Un nuovo mondo - Trentaquattresima Puntata (Ultima Puntata)


Prologo
Finalmente ci siamo, oggi sapremo cosa succederà fra i due protagonisti Fabrizio e Andrea, però vi dico sin da ora che questo non è un addio, ma solo un "ci rivediamo a gennaio". Con l'anno nuovo, infatti, arriverà la nuova serie ancora più ricca e ancora più articolata, ma non vi voglio anticipare nulla  e vi lascio alla trentaquattresima e ultima puntata.
Francesco Sansone


Nelle puntate precedenti
Fabrizio viene ammesso all’università mentre Andrea accetta la proposta di Luca di fare un colloquio presso il negozio in cui lavora, riuscendo a ottenere il lavoro dopo aver parlato con Matteo, il responsabile del negozio.

Fabrizio riceve la visita inaspettata di Daniel, suo ex compagno di squadra, che gli propone di andare a seguire le lezioni assieme e che gli rivela che in estate ha aver avuto il primo rapporto sessuale con un ragazzo di cui ha perso le tracce e a cui non riesce a non pensare. Anche Fabrizio gli racconta tutta la sua verità le sue recenti preoccupazioni nate dal comportamento del suo fidanzato.

Durante il primo giorno di lezione, Fabrizio tenta di chiamare Andrea, ma non ci riesce. In aula incontra un ragazzo che si rivela essere il suo insegnate e quando anche Daniel ritorna in classe riconosce nel professore Manu, il ragazzo conosciuto quella sera d’estate che lo tratta male. Il ragazzo infastidito da alcune sua parole, alla fine della lezione gli rivela di essere innamorato di lui e di non capire il suo atteggiamento. In realtà anche Manuele è innamorato di Daniel, ma essendo il suo insegnate non vuole cedere ai suoi sentimenti.

Intanto Fabrizio ha ricevuto un sms da Andrea in cui gli comunica che neppure quel giorno si sarebbero visti e decide di chiamare Alberto per parlare. Questi lo invita a cena e alle 20:30 lo raggiunge. Dopo pochi minuti arriva pure Luca, ma questi a causa di una telefonata, è costretto ad uscire immediatamente, lasciando Fabrizio a sfogarsi con Alberto. Luca incontra Andrea che gli confessa di aver scopato con Matteo e ora è disperato perché sa che questo potrebbe porre fine alla sua storia con Fabrizio.

Tornato a casa Fabrizio manda un sms al suo fidanzato al quale Andrea risponde con una telefonata, suggeritagli da Luca e insieme fissano un appuntamento per la sera dopo a cena. La mattina dopo lo comunica a Daniel il quale gioisce per l’amico.

Daniel va in discoteca e decide di bere qualcosa al bar. Qui è raggiunto da Manu che ubriaco gli confessa di amarlo e lo convince ad andare a casa sua, dove si ameranno per tutta la notte. Il risveglio però non sarà dolce per Daniel il quale verrà cacciato a malo modo da Manuele che ripresosi dall’ubriacatura si rende conto di aver fatto una sciocchezza nel farsi prendere dai suoi sentimenti. Mortificato Daniel sale in macchina e inizia a guidare senza meta.

Finalmente è arrivato il momento in cui Fabrizio e Andrea si vedono e...

Un nuovo mondo

Locandina realizzata da Giovanni Trapani.Tutti i diritti riservati

Trentaquattresima Puntata


Fabrizio
- Finalmente ci siamo, il tempo delle scale è rivedrò Andrea. Mi è mancato in questi giorni, non ci sono abituato più a non vederlo per 4 giorni di seguito… Che strano, la sua faccia non è serena, c’è davvero allora qualcosa che non va. Noooo, non devo essere il solito pessimista - mi dicevo in mente - Ciao amore – gli ho detto sorridendo non appena l'ho visto uscendo dal portone di casa.

- Ciao, come stai?

- Bene, tu? Sei stanco?

- Non tanto.

- Meno male – e ci siamo messi in moto. Arrivati al fast food, abbiamo ordinato e iniziato a mangiare - ero un in pensiero per te. Mi dicevi sempre che eri stanco e io…

- E tu?

- E io mi sentivo in colpa?

- E perché?

- Perché se ti avessi aiutato di più per l’esame o ti avessi passato delle risposte, adesso non ti troveresti a lavorare e avresti continuato a studiare. Ė solo colpa mia

- Non dire così, non è vero

- No, invece è proprio così. Non riesco a scordare la tua faccia quando hai letto la lettera. Era spezzata dal dolore. Ancora adesso c’è quella espressione. Ti chiedo scusa se non ti sono stato vicino.

- Ti prego smettila?

- Cosa?

- Sì, non dire altro. Non è colpa tua. Sono io che sono uno stupido egoista, me la sono presa con te quando l’unico ad avere colpa di tutto sono io. Ho rovinato tutto… sono un coglione.

- Ma che succede perché parli così?

- Perché è la verità. Ho rovinato tutto.

- Cosa hai rovinato? Non capisco, spiegati

- Fabrizio sono andato a letto con un altro!

- … - Ero rimasto in silenzio, immobile, spiazzato. Mi bruciava il petto, mi faceva male, non riuscivo a respirare. Non riuscivo a sentire più i rumori della strada. Sentivo solo il battito del mio cuore rallentare a causa di quelle parole avevano causato.

- Ti prego dirmi qualcosa. Fabrizio parla

- Scusa ma devo andare

- Aspetta ti prego

- No, ti prego io, sparisci – e non aggiungendo altro, me ne sono andato.

Per strada mi guardavo attorno, ma continuavo a non sentire nessun suono. Era mezzanotte ed essendo un giovedì le strade erano parzialmente piene. Non sapevo dove andare né cosa fare. Sapevo solo che avevo il cuore spezzato. Ad un tratto mi sono sentito afferrare il braccio

- Fabrizio, ti prego, farmi spiegare.

- Non c’è bisogno che spieghi nulla. Se sei finito a letto con un altro è perché fra noi qualcosa s’è spezzato. Ma non è solo colpa tua. Sono stato io a non capire il disagio che provavi. Dovevo starti accanto e invece ho preferito lasciarti spazio.

- Ma tu non hai sbagliato nulla.

- Non è vero, si sbaglia in due, sempre! Ora lasciami

- Ti prego, aspetta

- Non posso permettermi di continuare a sbagliare ancora. Ti prego non farlo pure tu. Lasciami andare – e ho sentito lasciarmi il braccio

- Fabri’ ti prego. – Quel “ti prego” è stata l’ultima cosa che ho sentito.

Sono arrivato a casa e sono andato in garage. Ho preso la moto. L’accendo e corro via. No so dove andare, ma corro perché voglio dimenticare, corro perché voglio che tutto diventi un brutto incubo. Il sole sta sorgendo e questo mi spinge a trovare una metà. Rimetto in moto e vado dritto verso la vecchia palestra.

Arrivato mi intrufolo dal retro, dove c’è una parte del recinto manomessa che permette l’accesso al cortile. Cammino tranquillamente, tanto so che non corro rischi a quell’ora. Sono appena le 5:30 e il guardiano di solito arriva alle 6:30. Salgo sul tetto della palestra e mi siedo. Io e i miei compagni di squadra lo facevamo sempre come rito scaramantico quando dovevamo affrontare una partita che ci preoccupava molto. Sono rimasto seduto fino a quando la stanchezza non ha avuto la meglio su di me e mi ha fatto cadere nel sonno.

- Fabrizio! Fabrizio svegliati.

- Chi è?

- Sono Daniel

- Daniel? E tu che ci fai qua?

- Potrei farti la stessa domanda.

- Ho avuto una brutta notte.

- Io invece un brutto risveglio.

- Bene. Quando si dice il mattino ha l’oro in bocca

- Già.

- Posso sedermi?

- Certo.

- Non pensavo ti avrei trovato qui

- Andrea mi ha tradito!

- Co – cosa?

- Mi ha tradito e io ho perso tutto il mio nuovo mondo

- Che vuoi dire?

- Con lui avevo dato vita ad una nuova vita, un nuovo mondo fatto di amore e complicità e adesso non mi rimane nulla.

- … Manu ieri sera mi ha detto che mi ama, abbiamo fatto l’amore e stamattina mi ha cacciato di casa dicendomi che sono un ragazzetto presuntuoso che crede di sapere tutto e mi ha invitato a dimenticare tutto perché è stato un errore.

- Capito… Almeno lo ha ammesso, no?

- Già. Sigaretta?

- Sì, grazie

- Ragazzi che ci fatte qui?

- Chi è?

- Alberto?

- E chi è?

- Il mio angelo

- Lo vorrei uno pure io

- Dai venite giù. – e non appena ce lo ha detto, lo abbiamo fatto.

- Alberto tu come sapevi che ero qui.

- Me lo ha detto Andrea

- Capisco – ho risposto chinando la testa verso il basso - Sai tutto, vero?

- Sì… Dai andiamo a fare colazione.

- Può venire pure Daniel?

- Ah tu sei Daniel? Piacere

- Piacere mio

- Ha pure lui bisogno di un angelo oggi.

- Allora sarò felice di esserlo pure per te - e aprendo le sue braccia, come fossero due paia di ali, ci ha avvolto a se’ e mentre il sole ormai era completamente sorto, noi stavamo per affrontare il primo giorno in un nuovo mondo a me sconosciuto e che mi faceva paura.

Continua a gennaio …