Un nuovo mondo - Nuova stagione. 2^ Puntata
Italian Gay Blogger Award ’14 è iniziato. Da questo momento è
possibile votare i vostri blog preferiti su igba.altervista.org
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica. Giovanni Trapani
Facciamo il punto…
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Fabrizio e Andrea sono compagni
di scuola, ma presto si rendono conto di amarsi. Fra alti e bassi i due
riescono a stare assieme, decidendo di lasciare la loro città per motivi di
lavoro. Torneranno, dopo anni, durante le feste natalizie. Qui troveranno tutti
i loro amici. Fra questi Daniel e il fidanzato Manu, un insegnante che Daniel e
Fabrizio hanno conosciuto all’università di psicologia, presso la quale
studiavano. Inoltre i due protagonisti ritroveranno anche il loro caro
amico Massimo, che proprio a Natale morirà a causa del tumore che da anni combatteva, e Biagio, un ex fiamma di
Fabrizio, che è stato lasciato dal fidanzato Samuele.
Spesso vengono nominati anche
Luca e Alberto, due amici dei protagonisti che non ci sono più, ma che erano
due punti di riferimento per tutti quanti.
In questa serie, Fabrizio, Daniel
e Biagio hanno terminato gli studi e sono diventati degli psicologi e insieme a Elia, un nuovo personaggio, gestiscono uno studio. Andrea continua a essere
il responsabile del negozio in cui ha iniziato la carriera lavorativa, mentre
Manuel continua a insegnare all’università.
Per finire, ritroveremo anche
Simone e Ale, amici dei protagonisti, che gestiscono il locale Marte Inverso.
Fabrizio
-
Arrivederci dottore. – Dice l’ultimo paziente
della giornata
-
Ci vediamo mercoledì prossimo alle 16. Non lo dimentichi. – Gli
ricordo prima di richiudere la porta.
Mi avvio verso lo studio e
camminando mi rendo conto che anche i miei soci hanno finito per oggi.
-
Allora come è andata? Stanco? – Mi domanda
Daniel, notandomi sul ciglio della porta.
-
No, tutto abbastanza liscio. A te. –
-
Uguale. Anche gli altri hanno finito? –
-
Credo di sì. Le loro porte sono aperte e non c’è
nessuno dentro. –
-
E dove sono andati? –
-
Non chiedermelo perché non saprei che dirti. –
Nemmeno il tempo di formulare questa frase che sentiamo chiudersi la porta
d’ingresso e le voci di Biagio ed Elia giungono alle nostre orecchie. – Dove
siete stati? – Domando incuriosito
-
A prendere qualcosa per festeggiare. Oggi è
giusto un mese da quando abbiamo iniziato e bisogna festeggiare. –
-
Voi siete matti. – Afferma seccamente Daniel. Ha
un’espressione stanca, quasi avvilita.
-
Dai, socio! Non essere il solito pesantone.
Rilassati – Lo rimbecca Elia con un sorriso.
-
Ma sì, hai ragione. Passami un bicchiere e
festeggiamo questo traguardo.
-
Così mi piaci! – Gli risponde riempiendogli il
calice di plastica comprato al supermercato dietro l’angolo.
Verso le 20 Biagio ed Elia
lasciano l’appartamento. Vado nel mio studio a prendere la mia ventiquattro ore
per potermene tornare a casa. Passando di nuovo dallo studio di Daniel, lo vedo
seduto sulla sua poltrona col capo intento a guardare il soffitto.
-
Un euro per un tuo pensiero. – Gli dico
sorridendo.
-
Come? – Mi risponde sorpreso di trovarmi ancora
lì. – Pensavo fossi andato via anche tu. –
-
Stavo per uscire. Tutto bene? – Gli domando
addentrandomi nella sua stanza. – Mi sembri preoccupato. Di nuovo problemi con
Manu? – Domando in fine sedendomi sulla sedia di fronte alla sua.
-
No, tranquillo. Con Manu va tutto bene. –
-
Allora che cosa è che ti agita? –
-
Si nota tanto? –
-
Io l’ho notato. –
-
Già, ma tu mi conosci come nessun altro. –
-
Allora, vuoi confidarti con il tuo vecchio
amico? –
-
No! – Disse seccamente.
-
Come vuoi.
-
Voglio parlare con te, ma non come amico, ma
come collega che è tenuto a tenere il segreto professionale. -
-
Ok! –
-
Quello che ti sto per dire deve restare fra di
noi. –
-
Ok! –
-
Si tratta di un mio paziente. –
-
Ok. –
-
Lo seguo da diverso tempo e ho provato in tutti
in modi ad aiutarlo. Credevo di esserci riuscito, ma oggi mi ha detto di
sentirsi nuovamente sopraffatto dalla sua ansia, dal suo tormento e mi ha detto
che non crede di farcela a vivere in questo modo. Ha detto di volersi uccidere.
–
-
Ma è terribile! –
-
Ha solo 17 anni e lo seguo da quasi un anno. Fra quattro giorni ne compirà 18. Quando è
arrivato qui, era sperduto. Non sapeva come affrontare la vita. A scuola veniva
deriso per i suoi modi… -
-
È gay?”
-
Sì. Comunque, ti dicevo che pensavo di essere
riuscito a fargli capire che essere gay non era qualcosa di male, che non gli
avrebbe pregiudicato una vita serena. Sembrava
riuscire a vedere il lato positivo della situazione, ma una settimana
fa, i suoi compagni di classe gli hanno fatto uno scherzo e lo hanno ripreso in
un video che hanno caricato sul web facendolo diventare lo zimbello di
internet. –
-
Di che tipo di scherzo si trattava? –
-
Un suo compagno gli ha fatto credere di avere
una cotta per lui. L’ha invitato a casa sua dicendogli che avrebbero fatto
l’amore, ma quando è arrivato lì, dopo averlo fatto spogliare, lo ha lasciato
un attimo da solo e quando è rientrato era in compagnia di altri compagni che
gli gridavano finocchio e intanto lo riprendevano. Lui ha raccolto i suoi abiti
ed è scappato via. Tornato a casa, s’è collegato su facebook e ha visto che nei
profili dei suoi compagni girava il video accompagnato dalla frase: Ecco le prove. Sandro è un frocio. –
-
Che figli di puttana… -
-
E non è tutto. I suoi genitori lo hanno scoperto
e lo hanno aggredito verbalmente dicendogli che era meglio per lui se tornava a
essere etero se non voleva ritrovarsi fuori casa.-
-
Come possono certi individui essere chiamati
genitori?
-
Possono essere chiamati tali solo perché sono
etero. Per finire oggi sono venuti da me dicendomi di aggiustarglielo e mentre
ascoltavo le loro parole, notavo Sandro e i suoi occhi erano tornati a essere
spenti come un anno fa. –
-
Hai paura che possa davvero compiere il gesto di
togliersi la vita? –
-
Sì. Lo conosco e so che potrebbe farlo. –
-
Allora dobbiamo trovare una soluzione, non
possiamo rischiare che … - ma mentre parlo, il telefono di Daniel squilla.
-
È lui. – Mi dice allarmato. Risponde e in meno
di trenta secondi, si alza gridando. - Sto
arrivando.
Continua…
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