Morire a 18 anni... Due vite spezzate dall'odio
La
scorsa settimana chi ha avuto modo di leggere le notizie non ha potuto non venire
a conoscenza della morte di due ragazzi avvenuta in varie parti del mondo. La
loro colpa? Essere froci. Sì, uso questo termine perché è una parola tanto cara
a tutti gli uomini di fede – qualunque essa sia – che si sentono in dovere di
porre fine alla vita di un altro essere umano con la facilità con cui si
sceglie di cambiare canale.
Dopo il salto
Shabaab
Aveva
solo diciotto anni il ragazzo ucciso con la lapidazione. La sua unica colpa era
quella di amare gli altri uomini. Un ragazzino - perché a quell’età si è poco
più che ragazzini – che aveva tutta la vita d’avanti. Una vita che però per
alcuni era così scandalosa che meritava di essere stroncata, ponendo così fine
ai sogni, alle passioni ai desiderio di un ragazzo che potrebbe essere il
figlio di ognuno di noi o semplicemente potrebbe essere stato ognuno di noi.
Londra
Si
chiamava Steven Simpson e anche lui aveva 18 anni che è stato ucciso da un
altro ragazzo di due anni più grande che dopo averlo preso in giro, ha deciso
di bruciarlo vivo. Ha così cosparso Steven con dell’olio abbronzante e poi gli
ha dato fuoco scappando come solo i vigliacchi sanno fare.
Due
omosessuali in due realtà mondiali così differenti eppure accomunate dall’odio
per i gay.
Ma
davvero si può arrivare a tanto?
Davvero
ci si può sentire delle brave persone nel fare questo?
Davvero
il male di questo mondo per la gente, per la chiesa, per i governi è l’omosessualità?
C’è
un bellissimo film dal titolo Children of
God in cui un ragazzo gay represso incontra nel bagno di una discoteca
gay un reverendo attivo nella lotta contro gli omosessuali e gli chiede il
perché, essendo anche lui lì a cercare cazzo (cito) odia così tanto i gay. L’uomo
di chiesa prima di iniziare un rapporto sessuale con il suo interlocutore risponde:
“Io
non odio i gay. Io li amo, ma alla gente bisogna dare qualcosa da odiare per
unirli."
Quindi il motivo per cui tutto il mondo si scaglia contro gli
omosessuali è unire i popoli? Ma con tutta la merda che c’è nel mondo
si deve per forza far odiare gli omosessuali?
Come
si può tornare a casa e dormire tranquillamente dopo aver avviato un odio verso una tipologia di persone?
Se essere considerati da tutti come una persona buona che si batte per la pace del
mondo ci si deve trasformare in assassini e violenti allora preferisco
continuare a essere considerato un pericolo per la pace.
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Foto: Web
http://ilmiomondoespanso.blogspot.it/p/oltre-levidenza-racconti-di-vita-gay.html |
Notizie come queste mi lasciano con un senso di vuoto e sfiducia verso l'umanità e la non speranza per il futuro, lo so che bisognerebbe lottare perchè cose del genere non accadano più.
RispondiEliminaPurtroppo l'uomo è in grado di fare certe brutalità che ne rovinano l'essenza e se a tutto ciò si considera che tali gesti sono figlie dell'ignoranza allora tutto diventa più triste e allo stesso tempo.
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