Una tipica giornata in famiglia



Direste mai che questa giornata sia contro natura? Direste mai che questa giornata è qualcosa di inconcepibile? Direste mai che questa realtà sia diversa da quelle ritenute normali?





Anche se si avvicina l'inverno, non smettere di essere fiero.  
I'm pride and you? Collezione inverno. 
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Mattina
La sveglia suona come ogni mattina alle 7:00, ma ormai è da cinque mesi che non mi serve il suo segnale per alzarmi dal letto, perché a svegliarmi ci pensa il pensiero di dare da mangiare ai miei due piccolini e se a volte il sonno prende il sopravento ci pensano loro con i loro bacetti a spingermi a lasciare le coperte. Lui dorme ancora, ha fatto tardi anche questa notte e quindi lo lascio dormire ancora un po’. Vado in cucina e con gli occhi ancora semi aperti, prendo tutto il necessario per preparare due pappe  super buone. Lascio che l’acqua venga assorbita ancora un po’ dai croccantini e intanto preparo il primo di una lunga serie di caffè. Chiudo la moca. La metto sul fuoco. Chiamo i miei piccolini. Mentre il loro gnam gnam riempiono la casa ancora silente, mi siedo a bere il mio caffè con un goccio di latte e subito dopo accendo una sigaretta anche questa la prima di una lunga serie.


Pranzo
Dopo aver pensato per tutta la mattinata a cosa preparare per il pranzo, finalmente decido di preparare una semplice pasta con pomodoro, olio e basilico. Mentre me ne sto in cucina, lui è al computer che legge delle notizie e i nostri cuccioli dormono dopo essersi scatenati fino a poco tempo prima.

-          Sto per scolare la pasta. Apparecchi tu?
-          Sì.

Lui fa avanti e indietro per la cucina con tovaglia, piatti, bicchieri e tutto ciò che serve per il pranzo. Ci mettiamo a tavola e i cuccioli, svegliati dall’odore del pomodoro nell’aria, si avvicinano al tavolo, ma un secco: NO! all’unisono li scoraggia e tornano a dormire mentre noi ci godiamo il pranzo guardando le notizie del TG.

-          Dai rassettiamo, che tra poco si inizia.
-          OK!

Pomeriggio
Un lungo pomeriggio di lavoro ha inizio.

Sera
Dopo aver sfamato i due cuccioli, adesso devo pensare a sfamare noi.

-          Che vuoi mangiare? –  anche se già so cosa voglio preparare, domando per sapere se lui vuole qualcosa di particolare.
-          Per me va bene tutto.
-          Ok! Ci penso io. Tu apparecchi?
-          Va bene.

Ci mettiamo a tavola e parliamo ancora un po’ di lavoro mentre le nostre menti sono stanche per via di tutti quei testi, tutte quelle formule, tutte quelle regole grammaticali di italiano, inglese e francese che abbiamo continuato a ripetere fino allo sfinimento durante il pomeriggio.
Finiamo di mangiare e ci regaliamo una sigaretta post cena. La mente si libera. Io lavo i piatti e lui sparacchia la tavola, spazza per terra e lava il pavimento. Io chiudo la spazzatura. 

-          Oggi che giorno è? - dico guardando la tabella della diferenziata appesa al muro - Martedì! Ok! Umido e plastica venite con me.

Apro la porta d’ingresso e vado per le scale con le mie buste in mano. Penso alla mia giornata e a quanta normalità c’è nella mia vita e mi dico che seppure sia stanco, seppur le borse sotto gli occhi stanno diventando due dirigibili, non cambierei una sola virgola di quella che è la mia quotidianità. Getto le buste nei contenitori e torno indietro. Penso che quando la porta si aprirà ci saranno 3 paia di occhi ad accogliermi con tutto l’amore che solo chi ti reputa importante sa dare. Salgo le scale e penso: “Come possono dire che
questa non è la normalità?”. Suono il campanello.
-          Chi è?
-          Giovy apri, sono Francesco.
-          Fa freddo fuori?
-          Abbastanza! Che c’è stasera in tv?




Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro