Contestazione al congresso del PD. Ecco tutto quello che è stato detto
Come
sapete sabato scorso, 14 luglio 2012, s’è tenuto il congresso del PD che si è
concluso nella bagarre a causa della decisione della presidenza di non inserire
i due ordini del giorno riguardanti le unioni omosessuali presentati da Anna
Paola Concia e Ivan Scalfarotto.
Da qui il putiferio. C’è chi ha strappato le
tessere del partito, chi s’è scagliato con la Bindi, ritenuta la vera artefice
di tale decisione, e chi ha gridato. Ma ecco tutto quello che è stato detto
durante la bagarre:
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tazze e scegli quello che fa per te e così potrai dire:
Ignazio
Marino:
“Mi rifiuto di credere che il
Partito democratico possa essere più arretrato di Gianfranco Fini in tema di
diritti. Insieme a Gianni Cuperlo, Barbara Pollastrini,
Paola Concia e altri abbiamo lavorato a un contributo integrativo del documento
sui diritti, poiché volevamo quei sì e quei no che si attendono da noi i nostri
elettori. Il documento messo ai voti da Rosy Bindi è assai colto e altrettanto
vago. Non può rappresentare il programma di un partito che si definisce
democratico”.
Anna
Paola Concia:
“Siccome
il documento sui diritti che è stato approvato dalla maggioranza non parla di
matrimoni gay, io ho presentato un ordine del giorno su questo punto. Questo
ordine del giorno firmato da 40 membri non è stato messo ai voti per scelta
della presidenza di assemblea. Io non ho minacciato di stracciare la tessera,
ma Benedino, Fusco e Mancuso hanno riconsegnato le tessere al
segretario. Ė stato surreale che non
si sia voluto far votare, molte persone hanno detto che avrebbero votato
contro, ma l'errore è non permettere il voto. Io avrei accettato qualsiasi voto
dell'assemblea” .
Pierluigi
Bersani:
“Siamo il primo partito del
Paese, che non è fatto delle beghe nostre. Per la prima
volta il partito si è impegnato a codificare le unioni gay e
sento dire: vado via dal Pd. Ma non
l'ho sentito dire quanto così non era. Il sistema dei diritti evolve e non può
essere affrontato se non si tiene conto dei passi fatti”.
Ovviamente
l’eco di quanto è successo, non s’è concluso con la chiusura della seduta e
domenica sono arrivate anche altre dichiarazioni provenienti principalmente da Grillo e Di Pietro.
Beppe
Grillo (dal suo blog):
“All'assemblea
del pdmenoelle, il partito che vorrebbe governare l'Italia (non ridete per
favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato,
pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. Io sono favorevole
al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede
e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge. […] La Bindi -
che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti,
ha negato persino la presentazione di un documento sull'unione civile tra gay.
Vade retro Satana. Niente sesso, siamo pidimenoellini. La Binetti sotto il
palco gridava "Devianza, devianza!", mentre indossava un cilicio osé
sulla coscia e si flagellava con un frustino di corda (questo pezzo sulla
Binetti è di fantasia, ma totalmente verosimile). Nessuno deve dimenticarsi che
durante il governo Prodi non venne approvata la legge sui Pacs. L'Italia non ha
una legislazione per le unioni di fatto. Ė una vergogna che va attribuita in
ugual misura al pdmenoelle, al pdl e a Santa Madre Chiesa, la convitata di
pietra. Questi farisei, sepolcri imbiancati spruzzati di un rosso antico ormai
stinto, pretendono di dettare le regole della morale. Una Bindi, un Bersani, un
Rutelli. Quanti sono gay nel pdmenoelle e non lo dichiarano? Fate outing (Beppe
si dice coming out) , vi farà bene. I vostri nomi sono già conosciuti. Non c'è
nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un
pugno di voti”.
Antonio
Di Pietro:
“Quella
sui diritti della persona è una battaglia che dovrebbe essere trasversale e
condivisa da tutti: laici e cattolici. Per questo, ci auguriamo che quei
deputati che hanno denunciato la chiusura del Pd in tema di diritti civili
sostengano e sottoscrivano la nostra proposta di legge (Pdl 5338) sul pieno
riconoscimento dei matrimoni gay anche in Italia, già depositata in Parlamento.
I diritti della persona sono l'elemento qualificante per ogni democrazia e
dovrebbero essere condivisi da tutto il centrosinistra, senza tentennamenti".
Tuttavia
le affermazioni di Di Pietro e di Grillo non sono piaciute alla Concia che ha
risposto al collega parlamentare di non fare propaganda sulla pelle altrui.
Anna
Paola Concia:
“Caro
Di Pietro, ti rispondo senza polemica ma per amore della verità. Il Pd ha una
proposta di legge sull'estensione del matrimonio agli omosessuali uguale alla
tua, che vede la sottoscritta come prima firmataria e depositata l'8 agosto del
2008. Quindi basterebbe che i deputati del Pd sostenessero, come è giusto che
sia, la proposta di legge della loro collega di partito, tra l'altro firmata
recentemente da Furio Colombo. Pregherei te come anche Grillo di non
strumentalizzare il seppur faticoso ma sacrosanto dibattito all'interno del Pd,
che rimane comunque l'unico partito che ne parla al suo interno e non fa
annunci roboanti sulla scia delle polemiche. Lo dico a Di Pietro e a tutte le
forze progressiste che con il Pd vogliono costruire un'alternativa vera e
credibile per le prossime elezioni del 2013: sui diritti delle coppie
omosessuali dobbiamo costruire una proposta comune che sia alla pari delle
grandi forze progressiste europee. Per questo vi chiedo con tutto il cuore di
non fare propaganda sulla pelle dei cittadini omosessuali”.
E a
fronte di tutto questo l’Arcigay cosa dice? Una dichiarazione non ha tardato ad
arrivare da parte di Paolo Patanè che plaude Grillo per esser stato deciso nel
dare il suo appoggio ai matrimoni gay e bachetta il PD.
Paolo
Patanè:
“Grillo dice sì ai matrimoni gay e il Pd che ne pensa? Beppe
Grillo finalmente dice un "sì" chiaro al matrimonio tra persone dello
stesso sesso. In questo modo si allarga il club dei sostenitori di una
fondamentale misura di giustizia che realizzi l'eguaglianza delle persone e
delle coppie gay e lesbiche, riconoscendogli la possibilità di contrarre
matrimonio civile. All'estero Cameron, Obama, Hollande, Castro. In Italia Di
Pietro, Vendola, Grillo, Virginio Merola. Renzi, Boeri... E Bersani che dice?
Che dice il Pd? Il Pd continua a pensare che saranno i piccoli passi a cambiare
il Paese e non si accorge che è proprio quello il metro mediocre che ci
schianta e ci isola mentre il mondo corre. I diritti caro Bersani non si
concedono a 'scagliè, o per elemosina, ma nella loro interezza per autentico
rispetto delle persone e delle loro vite. Bravo Grillo. E il cilicio lo tengano
altri. Noi vogliamo sposarci”.
Ecco così si così si conclude, almeno per ora, la questione
Matrimoni gay e PD (contro tutti anche con se stesso). Tuttavia prima di chiudere
questo pezzo, permettetemi di dire una cosa al PD e a tutti quelli che al suo interno continuano
a fare il doppio gioco: Se i gay dovessero stancarsi di voi (e sinceramente me
lo auguro visto lo scarso interesse che avete per loro), i dati dei sondaggi
potrebbero cambiare, perché non scodatevi che buona parte dei vostri elettori
sono proprio quegli omosessuali che, secondo alcuni di voi, dovrebbero
accontentarsi delle vostre elemosine pur dandovi un voto che vale un voto e non
mezzo durante le elezioni. Abbiate rispetto dunque di tutto coloro che vi votano, perché la fiducia va conquistata giorno dopo giorno e voi francamente, giorno dopo giorno, state facendo di tutto per spingere la comunità LGBTQ a cambiare le proprie preferenze.
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Autore: Francesco Sansone
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro
Sai che ti dico Francesco!?
RispondiEliminaE' tutto vergognoso, uno schifo. Questi politici ci sono o ci fanno!? Ma non si rendono conto di com'è messa l'Italia, per cui gli italiani, dall'economia alla questione del matrimonio omosessuale!?
Sembra che vivano in un altro mondo, non sanno quali siano le nostre esigenze.
Ormai dobbiamo elemosinare diritti, chiedere un qualcosa in più, come se non ci meritassimo una vita dignitosa.
Io sono senza parole, questo è il nostro destino, in un paese governato da vecchi bacucchi, arricchiti, gonfi come tacchini (di soldi rubati a noi) e vuoti di ideali.
Mi da rabbia sai perché!? Gli italiani non sono così, sono più avanti e aperti, me ne rendo conto ogni giorno. Il nostro paese e anche noi gay non ci meritiamo questi politici.
Buona settimana Francesco ^_^
Hai perfettamente ragione Amleto è quello che penso pure io soprattutto quando dici che la gente è più avanti della classe politica che sembra non voler vedere quale siano le esigenze della popolazione che li vota e permette loro di stare nella "casta".
EliminaBuona settimana a te ^_^
Caro Francesco mi dai sempre ragione, ahimè sei l'unico, di solito faccio arrabbiare pesantemente le persone.
EliminaMa non sapevo che fossi siciliano, io lo sono di origini, ma sono nato e vivo a Milano.
Ti saluto Ciuciuzzo ^_^
Allora mi sa che in questo siamo simili... il bello di avere delle proprie idee ^__^
EliminaSì! Nato e cresciuto a Palermo ^_^