Il PD dalla parte della comunità LGBTQ. Sarà vero questa volta?


"Non è possibile che non sia ancora stata introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali. […] Il partito democratico non intende sottrarsi: non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che conferisca agli omosessuali dignità sociale e presidio giuridico, così come è intollerabile che questo parlamento non sia riuscito a varare una legge contro l'omofobia e la transfobia. […] Sarà anche su questi temi, tra cui mi permetto di aggiungere il divorzio breve, l'introduzione del diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia e il testamento biologico, che nei mesi che verranno di qui alle prossime elezioni politiche, si giocherà la nostra capacità di parlare al paese".

I pride si avvicinano, meglio andarci vestiti come si deve...

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I'm pride and you?


Questo è un breve estratto della lunga lettera che il segretario del PD, Pierluigi Bersani, ha fatto recapitare agli organizzatori del Pride nazionale che si è svolto sabato scorso a Bologna. Sembra quindi che il principale partito di sinistra del paese sia tornato dalla parte della comunità LGBTQ . Tuttavia queste parole non possono far dimenticare tutte le affermazioni che negli ultimi anni, ma anche negli ultimi mesi, i principali esponenti del partito democratico hanno rilasciato in merito alla questione. Non è che voglia fare sempre prevenuto, però, dato che in questo paese si tende a dimenticare troppo in fretta ciò che avvenuto, credo sia opportuno rinfrescare la memoria, giusto per capire a 360° da chi è fatto il PD.

Rosy Bindi
"La famiglia fondata sul matrimonio ha la priorità, lo dice la costituzione. Ma il Pd non ignorerà i diritti di tutti. Il matrimonio però è solo eterosessuale, è un punto molto fermo. Non userei mai la parola matrimonio per le unioni gay."

Massimo D’Alema
Come è previsto dalla Costituzione del nostro Paese, se non la si cambia, è l'unione tra persone di sesso diverso finalizzata alla procreazione. Tra l'uomo e la donna, questo dice la Costituzione.

Giorgio Merlo
Giovanardi ha ragione. Senza se e senza ma. E il messaggio pubblicitario dell’Ikea va denunciato. Almeno per chi crede nel valore costituzionale della famiglia.
(in merito alla pubblicità in cui due uomini si tenevano la mano sotto la scritta: Siamo aperti a tutte le famiglie.)

Giusto per citare degli esempi recenti. Adesso io non voglio dire che il PD stia facendo tutto questo per tirare a se’ voti per le votazioni (anche perché dai sondaggi, non avrebbe bisogno), però, ma il dubbio è legittimo, è possibile mai che quando siamo lì lì alla partenza delle campagne elettorali, si tira fuori la questione diritti civili? Che poi a me mica dispiace, anzi spero veramente che questa volta sia quella buona e che non si trasformi, come sempre, in parole, parole, parole…
Troppe volte il PD (anche nelle sue precedenti denominazioni), ha saputo illudere i suoi elettori con promesse di questo tipo, che però non si sono trasformate in dati di fatto a causa delle diverse anime (le stesse da 20 anni per essere precisi) che compongono il partito. E dato che le premesse (le frasi riportate sopra), fanno sospettare che pure questa volta si rischia di cadere in qualcosa di già visto, ossia un nulla di fatto, mi auguro che i signori deputati capiscano che non stanno giocando e che le centinaia di persone LGBTQ  non sono giocatoli da tirare fuori dai bauli per trascorrere un po’ di tempo, per poi gettarli in soffitta fino a tempo indeterminato. Questa volta fate il vostro mestiere: LA SINISTRA!

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro