PD + Gay = Un matrimonio impossibile


Ora vi starete dicendo: “Un altro articolo sul PD? Che palle!” Non è che la cosa mi faccia impazzire, però non potevo non creare questo post dato che lunedì scorsovi avevo parlato, e commentato con voi, le parole di Bersani indirizzate al comitato del pride nazionale e in cui  ho espresso i miei dubbi, visti i precedenti, in merito a un eventuale e totale appoggio del principale partito di sinistra alla causa gay. Tuttavia i miei dubbi, col senno di poi, non erano così infondati, infatti, sono bastati appena alcuni giorni per far nascere le prime discussioni fra le anime del PD sulla questione. Proprio ieri, 12 giugno, il deputato Beppe Fioroni ha detto no all’ipotesi di appoggiare la causa dei diritti civili.

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C'é una vasta area del Pd pronta a dire no a derive eutanasiche e coppie gay. Un'area vasta, decisa a costruire una coalizione di governo nuova e capace di individuare priorità vere, che sono la crisi occupazionale, le famiglie che faticano a sopravvivere o i deboli. Mi auguro che i grandi temi siano raccolti da Bersani perché se non c'é lui, ci dovrà essere qualcun altro capace di mettere queste priorità in agenda. […] Su una cosa vorrei essere chiaro io sono a favore da sempre del riconoscimento dei diritti di coloro che convivono a qualunque titolo e dei loro figli ma ho espresso contrarietà a ritenere che il matrimonio gay sia una priorità o che lo sia l'eutanasia. Tutto il resto è polemica strumentale".

Ecco, se la volta scorsa, nel 2006 per la precisione, il caos nacque durante l’approvazione dei D.I.C.O., questa volta i malumori sono nati ancor prima che una vera e propria campagna elettorale venga allestita, permettendo a tutti, almeno questo lo si deve riconoscere, di valutare bene la situazione e ponderare con cautela su chi riporre la nostra fiducia in cabina elettorale. 

Ovviamente le parole di Fioroni non sono passate in sordina né fra i cittadini con quel pizzico di interesse verso queste questioni né ai compagni di partito, prima fra tutte a commentare tale dichiarazione è stata Anna Paola Concia:

"Caro Fioroni, sei tu il primo a strumentalizzare i diritti delle coppie gay per battaglie interne al Pd; e questo è a dir poco sconcertante. Il Pd lo abbiamo fatto tutti e tutti ci dobbiamo sentire a casa. […] Sai benissimo che i cittadini che guardano al centrosinistra sono infinitamente più avanti delle tue dichiarazioni, cattolici compresi, e ritengono che dare diritti di uguaglianza ai cittadini omosessuali sia una delle priorità del programma di centro-sinistra. Così come sai benissimo che da un anno stiamo lavorando in Commissione diritti del Pd per una posizione comune non sul 'se' ma sul 'come' fare una legge sulle unioni gay, così come sul testamento biologico. E tu ti sei sempre sottratto al confronto. Adesso basta con questa volgare disputa tra ciò che è prioritario e ciò che non lo è".

Riusciranno le infuocate parole della Concia a far terminare una volta per tutte queste lotte sui diritti civili e soprattutto riuscirano a non far considerare i membri del partico democratico sempre più patetici a chi li osserva e ascolta? 

Più passa il tempo, più il PD, e tutti i partiti in genere, non riesce a capire le reali necessità degli italiani, creando disagi enormi a coloro che, non bisogna dimenticarlo, hanno fatto sì che le sue anime vangano chiamate onorevoli.
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro