Un nuovo mondo 88^ Puntata (-6)


Settimana scorsa abbiamo detto addio ad Alberto, oggi invece iniziano i saluti ad un altro personaggio che ha contribuito alle storie di Un nuovo mondo: Daniel.




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Un nuovo mondo
87^ Puntata

Daniel
-          Pronto? Fabrizio sei tu?
-          Sì, scusa se ti ho svegliato.
-          Non mi hai svegliato, stavo studiando. Ma che succede? Come mai mi chiami a quest’ora?
-          Alberto… Alberto non c’è più.
-          C – cosa?
-          Si è gettato dalla finestra poco più di un’ora fa.
-          D- dove siete?
-          All’orbitorio.
-          Arrivo.

***
Quando arrivo mi sembra di rivivere le stesse immagini di un anno fa, quando morì Luca. Speravo che la morte sparisse dalla mia vita per molti anni, invece è tornata prepotentemente a pretendere di essere ricordata. Di fronte a me vedo tutti i miei amici. Mi avvicino.
-          Biagio – dice Fabrizio – non è colpa tua
-          Invece sì, se non gli avessi detto di sforzarsi, di andare oltre, forse non lo avrei ingrigito e forse…
-          Se Alberto ha fatto un gesto del genere non è stato per via delle tue parole, ma per il suo mal d’amore che non gli permetteva di continuare a stare in un mondo in cui il suo Luca non c’era.
-          Biagio – dico – non è colpa tua. A volte un amore non può finire con la vita. Lui aveva trovato il suo nuovo mondo con Luca e solo con lui poteva continuarlo a vivere.
-          Ma…
-          Cosa?
-          Hai usato le sue stesse parole. Prima di morire ha detto proprio queste parole. Poi mi ha chiesto se sentivo la canzone, ma non c’era nessuna canzone che risuonava nell’aria e poi…
-          E poi cosa?
-          Poi ha detto: “Amore, la senti?” e dopo di che ha detto: “Sì, non aspettavo altro. Ti amo”. Questo vuol dire che…
-          Ragazzi – dicono avvicinandosi Simone, Ale e Mattia – abbiamo fatto il prima possibile.
-          Ho chiamato Manu, sta arrivando.
-          Tu come stai? – mi chiede abbracciandomi Mattia.
-          Non lo so. So solo che in quest’ultimo anno ho perso fin troppi affetti. Sono stanco, non voglio parlare, ti spiace?
-          No, tranquillo. Vuoi andare a prendere un caffè al distributore?
-          Sì, forse è meglio. Ragazzi – dico rivolgendomi agli altri – volete un caffè?
-          Sì – risponde Fabrizio – Aspetta, ti do i soldi.
-          Ci penso io. Ne porto, 5 in caso ce li dividiamo.

***
-          Daniel, quanto zucchero vuoi?
-          Tre tacche sono sufficienti.
-          Perfetto.
-          Daniel, dove sono gli altri - mi chiede in evidente imbarazzo Manu, entrando all’orbitorio.
-          Sono in fondo.
-          Grazie – e per qualche istante i nostri occhi si incrocciano, ma l’imbarazzo è tanto e velocemente li abbassiamo. Lui si dirige verso gli altri, mentre io resto a guardare il pavimento.
-          Non deve essere facile per te incontrarlo.
-          Ma di certo non posso impedirgli di restare. In quest’ultimo anno lui e Alberto si erano uniti molto.


Un mese dopo.
-          E anche questi esami sono andati. Fabrizio ti va di andare a prendere un gelato?
-          Volentieri.
-          Quest’ultimo mese è stato davvero pesante. Ancora ho in mente la faccia dei genitori di Alberto.
-          Erano distrutti.
-          Già!  - e rimaniamo in silenzio, continuando a  camminare. Non ci accorgiamo nemmeno che siamo entrati nel bar.
-          Allora che vi do? – chiede il ragazzo del bar.
-          Come?
-          Cosa prendete?
-          Ah, scusa. Due coni gelato al limone. Puoi portaceli al tavolo?
-          Certamente.
-          Grazie

***
-          Come vanno le cose con Mattia?
-          Non ci vediamo da un po’ di giorni
-          Per quale motivo?
-          Ho preferito rimanere a casa per preparare l’esame
-          Il motivo è solo questo o c’è dell’altro?
-          E cosa ci dovrebbe essere?
-          Non lo so, dimmi tu.
-          Che vuoi dire?
-          Che quando stavi con Manu, niente e nessuno poteva privarti di vederlo.
-          Erano altri tempi e soprattutto era un altro tipo di rapporto rispetto a quello che ho con Mattia.
-          E che rapporto c’è fra voi due?
-          Diciamo che ci frequentiamo e basta.
-          E lui ne è consapevole
-          Sì … o almeno credo
-          Che?
-          Cioè mi trovo bene con lui, però non so se voglio fare un passo in avanti.
-          Pensi ancora a Manu?
-          Mi chiedi se penso ancora lui, come se non sapessi quale sia la risposta
-          Allora perché non cerchi di…
-          Cosa? Di tornare con lui? Sono ancora innamorato, mica scemo.

Continua…
 Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro