A volte ritornano

 Prologo
Prima di lasciarvi alla lettura di questo post scritto da Gianni che tenterà di mettermi in cattiva luce ai vostri occhi, voglio informare pubblicamente l'autore che è già pronta la querela che gli verrà recapitata fra qualche ora. Detto questo vi lascio alla lettura di questo post che narrerà del vio viaggio con Giovy verso Palermo, però dal punto di vista del  caro e vecchio P. 
Francesco Sansone
A volte ritornano

A volte ritornano…e come vengono se ne vanno!!
Non è un indovinello ve lo anticipo prima, bensì la mia versione del ritorno di due amici da un paese lontano…poco dopo lo stretto direi :D
Io, Desy e M ci incontrammo il pomeriggio del 28 dicembre per stare un po’ insieme prima di andare a prendere due nostri amici alla stazione che avrebbero passato qualche giorno con noi e la famiglia di origine di uno dei due(per la precisione il più acido e scaduto dei due!). immaginate già di chi sto parlando vero?
E cosi siamo arrivati alla stazione dei treni giusto in orario, secondo noi, per prendere i due passeggeri del treno che da Salerno li avrebbe portati sin da noi, di nuovo dopo tanto tempo!
Passarsi una sera alla stazione di Palermo non è proprio piacevole; vuoi perchè l’aria gelida che si respirava fuori, gelida almeno per noi che siamo abituati a temperature più miti, ci faceva tranquillamente restare in macchina ad aspettare quei due screanzati che tardavano ad arrivare :D: vuoi perche di gelidi, oltre l’aria, c’erano anche i volti dei passanti che non promettevano niente di buono e che ci inducevano a rimanere ancor di più seduti sui nostri sedili con le sicure dell’autovettura azionate.
Desy che era quella più palesemente emozionata dei tre ogni volta che vedeva due tizi mediamente alti avvicinarsi alla macchina saltava di gioia dicendo “eccoli! Sono loro!” e puntualmente M la fermava prima che aprisse lo sportello per correre incontro a questi individui che poi si rivelavano essere due perfetti estranei(avrei proprio voluto vedere come sarebbe andata a finire se M non la fermava XD).
Ad un certo punto M riesce a vederli, e a dir la verità non potevano certo essere confusi con due estranei qualunque perché prima di loro si vedevano ceste colme di tutto quello che esiste al mondo di commestibile, borsoni che solo Dio sa cosa potesse esserci dentro per cinque giorni di vacanza e un cappellino che andava su e giù scandendo i passi del possessore(vi lascio indovinare di chi fosse il preservativo per la testa XD).
Così avvenne l’incontro tanto agognato con Fra’ e Giovy dopo sette mesi di assenza dalle scene palermitane.
L’emozione era palpabile su tutti, era davvero da tanto tempo che non ci si vedeva, però stranamente non riuscivo ad avvertire il disciogliersi di una normale sensazione di nostalgia appagata dalla ricomparsa di una persona mancata per molto tempo. Ero felice di rivedere i miei amici, ma era una felicità paragonabile a quella che mi pervadeva quando li avevo qui e li vedevo dopo una settimana di lavoro o studio o altro. Era come se ci stavamo vedendo per un normale fine settimana.
Li ho trovati molto bene tutti e due, come li avevo lasciati più che altro(soprattutto il tasso acido di Fra era praticamente uguale XD) e forse anche quello ha contribuito a non rendere quell’incontro così strappalacrime.
Mentre eravamo intenti a parlare del viaggio, di come stavamo e di quello che avevamo fatto nei giorni precedenti una luce illumina il nostro campo d’azione come quando  a teatro si vede una scena con un’illuminazione soffusa e poi vengono sparati alla massima potenza i riflettori in un preciso punto per enfatizzare quel passaggio teatrale. Si mosse in me un vortice di paura; temevo che Fra’ venisse investito da un impeto di esibizionismo acuto (nulla di strano a dir la verità, il vecchio campanaccio è sempre pronto a sfavillare come prima donna ….hihihihi) e iniziasse a saltellare per strada cantando “All I Want For Christmas Is  You”(questa scena capii dopo di averla vissuta ricordandomi quell’impagabile video che lui stesso ha pubblicato qualche settimana fa e che consiglio di rivedere tanto per ridere un po’… delle disgrazie altrui!). Purtroppo non eravamo a teatro né tanto meno ci misero i riflettori per evidenziare la felicità nel ritrovarci, semmai capimmo subito dopo che Desy si era erroneamente posteggiata dove sostavano gli autobus, e uno di questi reclamava giustamente il suo posto.
Da felici per il fatto di rivederci, passammo ad uno stato emotivo di puro panico perché l’autista del bus si stava spazientendo e noi eravamo ancora fuori con i due nuovi arrivati carichi come i ciucchi(che uno dei due lo sia davvero un ciucco è un’altra storia XD).
Caricammo sulla macchina senza calcolare bene gli spazi tutto quello che Fra’ e Giovy avevano di sopra e ci incastrammo anche noi in quella macchina che diventò per un attimo un quadro di uno strano tetris umano.
Questo è il ricordo più divertente del ritorno di due amici che dopo nove mesi hanno posato nuovamente i piedi sul suolo palermitano ricomponendo la sestina vincente che avevano lasciato a marzo dello scorso anno. Il rivederci e trascorrere nuovamente qualche giorno insieme è stato molto bello con la certa speranza che li rivedremo prima o poi ma anche con l’incerta speranza che Desy stavolta sosti lontano dagli autobus.
Buon rientro amici miei!!

Rubrica: Gianni 

Grafica: Giovanni Trapani