La dolce melanconia del Natale



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Che il Natale  sia per me uno dei periodi più belli dell’anno penso che ormai lo sappiano anche le pietre, quello che in tanti non sanno è quel sentimento melanconico che mi prende altresì durante questo periodo invernale.

Sì è proprio così e penso sia anche un sentimento nato dalle luci che ci circondano. Quelle luci così colorate che mettono allegria e accrescono la magia del natale, ma che allo stesso tempo mi rattristano. Mi basta poco in questo periodo per chiudermi in me stesso e rattristarmi. Tuttavia non è uno di quei tristi momenti che rendono pesante tutto, si tratta semplicemente di una dolce melanconia che mi porta a pensare a chi non c’è più. Mi ritrovo così a ridere pensando ai momenti goliardici vissuti assieme proprio in questo periodo dell’anno, al benessere che vivevo in loro compagnia, per poi lasciare i bei ricordi per amareggiarmi per come si sono sviluppate le cose.

Basta poco per fare nascere questa melanconia. A volte guardando piccoli particolari, vivendo determinati giorni, penso che in un modo o nell’altro la mia vita s’è evoluta impedendomi di mantenere quelle abitudini che amavo tanto.

Non sono giù mentre vi scrivo, perché chiamo questa sensazione dolce melanconia. Dolce perché so che tutto si evolve e tutto cambia, l’importante è sapere che gli affetti veri, i legami forti e i sentimenti reali rimangono e quelli nessuno li cambia, però mi piace perdermi in questo delicato momento per rendermi conto di quanto sia stato fortunato a vivere così intensamente questi anni. 

Ecco se dovessi dare un nome diverso a questa sensazione, la chiamerei resoconto di fine anno; fare un viaggio lungo il tempo selezionando ogni singolo istante della mia vita e scartare ciò che è stato superfluo e quello che è stato, invece, importante, anche se per capire questo, mi basta guardare Giovy negli occhi.

E' così che si riescono ad apprezzare le piccole cose della vita e se molte cose che vorrei ancora non le ho, non mi lamento perché mi rendo conto che le cose che davvero contanto sono altre e poi riesco ancora a sognare e questo è già una bella fortuna.