Un mondo di notizie - rassegna stampa LGBTQ :Settimana dal 19 al 25 Settembre 2011


Prologo
La settimana che è appena passata ha riservato solo poche notizie all’inizio, ma da Giovedì fino a Sabato è stata fitta come in poche altre occasioni. Per questo motivo la struttura di questa settimana sarà un po’ diversa e si parte proprio dal 22 settembre con una triste notizia, per chi, almeno come me, non vorrebbe che certi episodi si ripresentassero nelle nostre giornate.
Francesco Sansone


 Rassegna stampa LGBTQ
Settimana dal 19 al 25 settembre 2011

Giovedì 22 Settembre 2011

Ciao Jamey


Con questo video postato su un canale youtube, l’Italia viene a conoscenza di un nuovo suicidio. Si tratta di un altro ragazzo gay di soli 14 anni. Il suo nome era Jamey Rodemy e viveva a Buffalo, NY.
Il suo corpo è stato ritrovato dal padre Domenica scorsa, poco dopo l’umo è rientrato a casa da un campeggio familiare. Jamey era continuamente deriso dai compagni di scuola che lo prendevano in giro dicendogli “Sei una ragazza, un gay o che cosa?
“A tutti quei bulli” – ha detto il padre, Tim Rodemeyer, – “voglio dire che si devono rendere conto che le parole sono molto potenti e quello che si pensa essere solo un gioco o un divertimento, in realtà non lo è per chi lo subisce e, il più delle volte, questo distrugge delle vite.
Jamey era molto presente sul web, curava infatti il blog Tumblr e aveva anche un canale youtube dove aveva attivato una vera e propria lotta contro il bullismo scolastico e dove si divertiva a parlare del suo idolo, Lady Gaga. Proprio il web è stato il posto che Jamey ha scelto per di addio. Infatti nella sua  pagina Facebook ha salutato tutti scrivendo:
"Non dimenticarmi quando piangendo arriverò alla porta del cielo".

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Dopo questa notizia è quasi difficile, e anche fastidioso permettetemelo, dover tornare a parlare dell’ennesima dimostrazione da parte dei politici italiani di non capire la necessità di mettere sullo stesso piano tutti i cittadini.
Il consiglio comunale di Grosseto ha deciso, dopo una votazione, di non istituire il registro delle unioni civili. E mentre la notizia sembra non interessare nessuno, c’è una voce che si fa sentire, purtroppo (ma per fortuna che almeno lei c’è) non è una voce nuova, ma è quella di Anna Paola Concia che ha così commentato la decisione dei colleghi di Grosseto rivolgendosi in particolar modo ai suoi compagni di partito.
«La scelta del consiglio comunale di Grosseto di votare contro l'istituzione del registro delle unioni civili rappresenta una posizione anacronistica e sbagliata, non degna certo di una terra, la Toscana, che si è sempre contraddistinta per il suo alto grado di apertura, civiltà e modernità. […] Fa ancora più impressione, però leggere che tre consiglieri su cinque del Partito democratico (Pd) e il sindaco democratico Emilio Bonifazi abbiano votato insieme al centrodestra, andando contro l'orientamento del Pd nazionale dove c'è una Commissione diritti presieduta da Rosy Bindi che, su mandato della segreteria nazionale, sta elaborando una proposta programmatica sul tema delle unioni tra persone delle stesso sesso. […] È evidente che la scelta del gruppo consiliare democratico di Grosseto appare in netto contrasto con il nostro lavoro e rischia addirittura di delegittimarlo davanti agli occhi dell'opinione pubblica e dei nostri elettori, che guardano sconcertati verso questo tipo di comportamenti”.

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L’ultima notizia di questo Giovedì  riguarda l’inizio del viaggio di Francesco Zanardi, Pellegrinaggio per la libertà, con il quale il presidente di Gay Italiani ha deciso di recarsi a piedi a Roma “per portare in ogni centro urbano che è sito lungo l’Aurelia la propria parola contro i preti  pedofili e chi li copre all’interno della Chiesa, per dare il coraggio a coloro che sono stati abusati da sacerdoti, come è successo a lui, ma non hanno voce per gridarlo, anche soltanto per portare il messaggio che non bisogna arrendersi”. 

Venerdì 23 settembre 2011
Era il giorno che in molti aspettavano, anche se con spirito differente, per scoprire la lista dei 10 politici italiani omofobi seppur gay, ma in realtà il tutto è apparso come un bel fumo senza l’arrosto. Per carità i nomi sono stati pubblicati e sono stati commentati sul web e quasi del tutto ignorati dalla tv, però quello che doveva essere un giorno importante, una sorta di wikileaks all’italiana, s’è rivelata una mossa che non ha portato a nulla, se non alla solita tarallucci e vino di cui noi italiani siamo maestri. Non farò i nomi qui, non perché voglia indicare che non sia d’accordo (anche perché nel gruppo facebook dei blog li ho pubblicati subito e poi, se devo dirla tutta, non sono proprio contrario alla cosa perché, sinceramente, dopo quello che mi sento dire in quanto gay ogni giorno dai politici  se qualche volta a loro viene “dato” del frocio non credo sia una cosa così deprecabile come in molti hanno sostenuto) semplicemente non li riporto perché scrivere di nuovo la lista qui non havrebbe senso dato che in molti lo hanno già fatto, chi mettendo le foto e chi no. Pertanto mi limito a darvi la notizia.

Sabato 24 gennaio 2011


Torno a parlarvi di Francesco Zanardi e lo faccio mostrandovi il video che lo stesso ha pubblicato sul suo canale youtube. Nel video avete ascoltato “la registrazione integrale dell’intervista, intervista che non uscirà MAI né sui giornali, ne sui TG, rimarrà intrappolata per sempre nelle bobine dei video che i mezzi di stampa non hanno potuto pubblicare e nei ricordi di tutti i presenti in quella chiesa” -  Scrive Zanardi in una nota a cui aggiunge ciò che segue:


 “Sabato 24-9-11, ore 18 Genova Sestri accade tutto nell’ex parrocchia di don Riccardo Seppia, testimoni le telecamere di diverse emittenti locali e nazionali, i giornalisti e i fedeli. C’ero anche io Francesco Zanardi al terzo giorno di pellegrinaggio per raggiungere Roma e per trovare altre testimonianze di casi di pedofilia clericale, prima di raggiungere il Pontefice. I fedeli presenti in quella chiesa, sicuramente guardando il TG della sera e leggendo i giornali di domani, si interrogheranno sul perché manca completamente una parte importante di quella messa. Molti di loro, attirati dalla maglietta che indossavo, la quale riportava sul davanti il logo utilizzato per il pellegrinaggio e sul retro la faccia del mio carnefice con la scritta PRETOFILO – TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI si sono avvicinati a me chiedendomi il motivo di quella maglietta, poi si sono lasciati andare commentando a ruota libera i crimini che la chiesa ha permesso, anche nella loro parrocchia. Ero seduto in prima fila, la scritta in rosso sul retro della maglia, fin troppo visibile, anche durante la messa, anche nel momento in cui ho fatto la comunione. I fedeli non erano turbati della mia presenza, anzi, erano molto cordiali e solidali, al punto tale che quando i giornalisti mi hanno chiesto di uscire per essere intervistato, prima della messa, rientrando mi avevano conservato il posto, quello in prima fila che avevo precedentemente occupato. Molto più turbati e agitati i due parroci presenti e il Cardinale Angelo Bagnasco, turbato al punto tale che durante l’omelia, parlando di Seppia si lascia sfuggire la frase “costretti a rimuoverlo” anche se si corregge subito dopo. La mia presenza, visibilmente ingombrante per la chiesa che purtroppo, dalle testimonianze raccolte lungo il mio cammino, sembrerebbe nascondere molti altri presunti casi di pedofilia, trova conferma che chi mi ha fermato sul mio percorso, molto probabilmente non ha affatto mentito. Credo che la mia presenza e la sinistra censura “imposta” ai mezzi di informazione abbia tutt’altro che rimarginato lo squarcio aperto dal caso di don Seppia.”

Domenica 25 Settembre 2011
Notizia tutta interna che ci riguarda un po’ tutti. Proprio poche ore fa è nato su Facebook il gruppo Italian Gay Bloggers: Glogger in cui molti dei blogger di questa piattaforma, fanno parte. E dato che è una nascita significativa non potevo non parlarne in questo spazio e festeggiarla come si deve.

Rubrica a cura di Francesco Sansone
Grafica a cura di Giovanni Trapani