Marte Inverso - 11^ Puntata



11^ Puntata


N.B. Da questa puntata in poi Pedro parlerà esclusivamente in italiano senza alcune cadenza della sua lingua madre. Il motivo? Semplice! Diventa coprotagonista della serie e per potergli far raccontare la sua storia ho preferito modificare il suo modo di esprimersi per permettere a tutti coloro che non conoscono lo spagnolo di capire meglio cosa dice.

Pedro

Quando sono arrivato in Italia dieci anni fa, non pensavo minimamente che sarebbe diventato il paese dove avrei vissuto per il resto della mia vita. Ero venuto per una semplice vacanza con degli amici, ma una volta aver respirato l’aria italiana, non è ho potuto fare a meno e così ho salutato i miei amici e io mi sono messo a cercare un lavoro e dopo pochi giorni ho iniziato a fare il barman in un bar. Negli anni ho cambiato diversi luoghi di lavoro, però quello che ha dato la svolta alla mia carriera, se così possiamo dire, è stato il pub dove ho conosciuto Simone. Lui era un cliente abituale e ogni volta che veniva ci parlavamo e di volta in volta siamo diventati amici. Iniziammo ad uscire assieme per caso. Era il mio giorno libero e decisi di passare dal pub per bere qualcosa e poi andare da qualche altra parte. Lì trovai Simone che mi salutò e mi chiese che ci facessi lì dato che ero di riposo. In effetti aveva ragione, è un controsenso andare a bere qualcosa nel giorno libero nel posto di lavoro,ma dato che il pub era sotto casa, non feci altro che attraversare la strada ed entrare pur sapendo che non vi sarei rimasto molto tempo.
-          Allora dove vai di bello questa sera?
-          Ad essere sinceri non lo so ancora.
-          Ti va di andare a fare un giro assieme? – mi propose
-          Volentieri. E dove mi porti?
-          In un posto dove so che ti divertirai
Nei giorni precedenti ,durante le nostre chiacchiere, entrambi confesso all’altro di essere gay trovando un’ottima intesa nel parlare di sesso e ragazzi. Io non mi sono mai tirato in dietro quando qualcuno ci provava con me, anzi in questi 10 anni in Italia, diciamo che ho collezionato un bel po’ di “trofei” e non mi passa per la testa di fidanzarmi con qualcuno. Non perché mi spaventino i rapporti stabili, semplicemente perché ancora non mi sento di privarmi della libertà di rimorchiare qualcuno che mi piace. So che se iniziassi una relazione seria adesso, non sarei fedele. E dato che i miei ormoni hanno ancora il sopravvento su di me, preferisco rimanere libero piuttosto che cornificare qualcuno. Il tradimento, di qualsiasi forma esso sia, non lo tollero, è la cosa più meschina che un essere umano possa fare ad un altro essere umano. Comunque tornando a quella prima volta che io e Simone uscimmo assieme, dopo aver lasciato il pub, andammo ad una festa privata. Non appena entrammo vedemmo ragazzi e uomini che scopavano senza vergognarsi di essere guardati. Giusto il tempo di ambientarci e anche io e Simone ci andammo sotto. Non ricordo bene con quanti scopai quella sera, so solo che quando uscimmo ero spompato e anche il mio amico non era da meno. Da quella volta, il nostro rapporto s’è rafforzato.  Quando Simone mi ha confessato di voler aprire il Marte Inverso fui felice per lui, perché stava tentando di realizzare il suo sogno di sempre e in questi casi gli amici non possono che gioire e sostenere chi sta cercando di affermarsi nella vita.
-          Allora che ne dici? – mi ha chiesto dopo avermelo comunicato
-          Che sono felicissimo per te
-          E se ti dicessi che vorrei che salissi sulla barca anche tu?
-          Cosa?
-          Sì, mi piacerebbe che fossi tu ad occuparti del bar. Non lo dico perché sei il mio migliore amico, oddio anche per quello, ma soprattutto perché sei davvero un professionista e con te dietro al bancone saprei di stare sicuro.
-          Se la metti così non posso che essere lusingato e accetto volentieri la tua proposta
-          Grande amico, grande.

Il giorno dell’inaugurazione Simone era un corda tesa pronta a spezzarsi al primo imprevisto, il quale ovviamente non tardò ad arrivare. Infatti un cameriere all’ultimo minuto non si presentò, ma per fortuna  il tutto si risolse grazie alla sorella, Sara, che decise di sostituirlo.

-          Pedro ti devo dire una cosa
-          Cosa
-          Mia sorella Sara… insomma le piaci
-          Ma gli hai detto che sono gay?
-          No, pensavo che non trattandosi di me, non sarebbe stato giusto dire qualcosa del tuo privato
-          Del mio privato. Oddio voi italiani siete sempre così… come dire “rispettosi della privacy altrui” quando si parla di omosessualità che riuscite ad apparire patetici. Mica gli dovevi dire che mi scopo a sera uno, a volte due, anche tre ragazzi,  dovevi dirgli semplicemente che sono gay. Comunque spero che non mi venga a corteggiare, mi spiacerebbe deluderla, visto che qualcuno ha alimentato le sue speranze
-          Mi dispiace
-          Ma smettila. Solo perché oggi è il giorno più importante della tua vita ti perdono. Forza beviamoci su. Offre il capo
-          Ma come è splendido ‘sto capo che offre bicchierini agli impiegati
-          Bello! Io non sono un impiegato. Io sono l’impiegato!
-          Ben detto amico.
-          Al Marte Inverso
Il debutto  fu un successone e per fortuna la gente è continuata a venire a massa anche nei seguenti giorni e fortunatamente anche il mio post lavoro a letto non è andato male. Ogni sera me ne tornavo a casa con qualcuno conosciuto durante il lavoro per la sana scopata pre –nanna.
Oggi è tempo per il pub di fare un altro salto di qualità. Da oggi il Marte inverso ospiterà anche delle band che suoneranno dal vivo e da quanto vedo Simone ha avuto un’altra intuizione azzeccata. C’è il pienone, tuttavia riesco a vedere che sta succedendo qualcosa fra Simone ed Ale per via di due ragazzi che si sono avvicinati a loro. Ad un tratto Ale esce dal locale e Simone lo insegue, anche gli altri due ragazzi escono. Però dopo un po’, penso che abbiano chiarito, stanno rientrando tutti assieme
-          Pedro, ci prepari 5 drink – mi chiede Simone
-          5? Ma siete in 4
-          E il quinto sei tu. Mica possiamo brindare al successo della serata senza di te
-          Allora li farò buonissimi
-          Che figlio di puttana che sei. Dimenticavo- dice dandosi uno schiaffetto in fronte -  ti presento Stefano e Cristian
-          Piacere – mi dicono i due e nei loro sguardi c’è quella luce che vedo ogni sera in tutti quei ragazzi che alla fine mi porto a casa.  Che abbia trovato anche per stasera  la compagnia giusta? Amo questo mestiere!
Continua…

Rubrica a cura di Francesco Sansone
Grafica a cura di GIovanni Trapani