Un nuovo mondo - Ventiquattresima Puntata


Nelle puntate precedenti

Dopo essere rientrati dalle vacanze Fabrizio e Andrea hanno sostenuto il test d’ammissione all’università. Mentre Fabrizio è riuscito ad entrare nel corso di laurea, Andrea non ce l’ha fatta. La sera parlandone con Luca, questo gli propone di andare a parlare con il suo responsabile del negozio per farsi assumere come commesso. Finita la cena i due fidanzati tornano a casa, ma Fabrizio avverte che in Andrea qualcosa non va. La mattina del colloquio Andrea riceve la visita a casa di Luca il quale gli fa notare il suo atteggiamento sbagliato nei confronti di Fabrizio avuto la sera precedente a tavola.

- Devi chiedere scusa a Fabrizio. Sei stato scortese con lui

- Lo so infatti gli ho mandato un sms con le mie scuse

- Forse un semplice sms non basta questa volta

Finita la conversazione i due vanno al negozio e Matteo, il capo di Luca vedendo Andrea lo assume subito e il ragazzo inizia a lavorare quel giorno stesso. In più dovrà restare anche dopo la chiusura per pulire il negozio.

- Ma Matteo non è meglio se inizia dalla settimana prossima? Il ragazzo aveva già degli impegni

- Se non gli sta bene non so se lunedì il posto sia ancora libero.

- Luca non ci sono problemi. Matteo conta su di me, sarò dei vostri. Fabrizio capirà. Magari a pranzo gli mando un sms

- Andrea, pensa bene a quello che fai.

Un nuovo mondo



Locandina realizzata da Giovanni Trapani

 
Ventiquattresima Puntata




Fabrizio

Ore 12:00

“Amore scusa se mi faccio sentire solo ora. Ho lavorato tutto la mattina. Hai capito bene, LA- VO-RA-TO. Mi hanno assunto. Stasera finisco a mezzanotte, ma credo che sarò stanco. Ti spiace se vado direttamente a casa mia? Ė più vicina al negozio. Ci vediamo direttamente domani mattina? Fammi sapere e sii felice per me. Ti amo.”

“ :)  Sono felice per te amore. Buon lavoro a domani. Ti amo”



Quando ho letto il messaggio ero davvero felice per Andrea e anche se non l’avrei visto per tutto il giorno la cosa non mi pesava perché sapevo che lui era felice.

- Tesoro, noi andiamo?

- Ok mamma. Divertitevi.

- Andrea a che ora arriva?

- Andrea … Andrea arriva tra mezz’ora.

- Bene! Allora buona giornata.

- Anche a te

- Ciao campione

- Ciao pa’



Ho chiuso la porta e sono rimasto lì, con le spalle appoggiate contro di essa, mentre quella brutta sensazione continuava a sovrastarmi. Mi sono messo a cucinare qualcosa, anche se l’idea di mangiare da solo non mi è mai andata a genio. Ho sempre trovato il mangiare da solo, la cosa più triste che una persona possa fare, eppure adesso mi ci trovavo costretto pure io. Ho acceso la tv e dopo un po’ di zapping, sono stato catturato da una discussione fra due contendenti. Mentre con le orecchie ascoltato la causa, continuavo a cucinare. Stavo per buttare la pasta nella pentola quando sento suonare il campanello di casa.

- Chi sarà? – mi sono domandato, sperando che si trattasse di Andrea.

- Ciao Fabrizio, posso?

- E tu che ci fai qui?

- Ma ti ho disturbato?

- No per niente, entra pure. Ė che non mi aspettavo fossi tu

- In effetti hai ragione è da un po’ che non ci si vede. Come va?

- Tutto bene, grazie.

- Ma stavi per mangiare? Dai allora vado

- No, aspetta … se non hai altri impegni, puoi restare qua e mangiare due penne con me.

- Ma non so se …

- Davvero mi farebbe piacere

- Se dici così .. allora accetto.

- Perfetto. Vieni accomodati. Allora come mai sei venuto a trovarmi?

- Perché ho saputo che sei entrato a psicologia.

- Sì è vero e tu come lo sai?

- Perché anch’io ci sono riuscito

- Davvero? Quindi hai fatto pure tu i test?

- Sì lo stesso giorno in cui lo avete fatto tu e Andrea?

- E perché non se venuto a salutarci?

- Lo sai con Andrea non ho mai avuto un gran rapporto e anche se facevamo parte della stessa squadra di pallavolo, non c’è mai stata confidenza. E anche con te ultimamente i rapporti s’erano un po’ freddati.

- Ma che dici?

- Sì, forse non te ne rendevi conto, però ormai parlavi poco e niente con tutti noi.

- Beh, forse hai un po’ ragione Daniel.

Daniel è stato il primo compagno con cui io e Andrea avevamo parlato il giorno in cui entrammo in squadra anche perché in quanto capitano, ci diede il benvenuto. Daniele è un bel ragazzo alto più o meno 1,80 carnagione scura con capelli neri come il carbone e occhi celesti, ma che diventano ghiaccio con le lentine colorate. In effetti dopo tutto quello che abbiamo passato io e Andrea, ci eravamo un po’ allontanati dal resto della squadra e a causa dell’incidente non partecipammo neppure alle ultime partite di campionato e alla maturità ci salutammo semplicemente dicendo quel “ci vediamo” ma che in realtà era un modo carino per dirsi “a mai più”.

- Ad ogni modo sono qui per chiederti una cosa

- Dimmi pure

- Considerando che settimana prossima iniziano le lezioni all’università, ti andrebbe di andarci assieme? Sai è per non sentirsi dei pesci fuori dall’acqua. Almeno in due dovrebbe essere più facile, non credi?

- Sì! Ci sto. Mi credi se ti dico che pure io avevo un po’ di timore.

- Beh adesso non avere più timore. Ci sono qui io pronto a difenderti dai male intenzionati – e detto questo è scoppiato a ridere e io con lui. Per qualche istante avevo dimenticato quell’angoscia che mi pesava. – Allora questa pasta è pronta?

- Sì! Dammi il piatto … - e me lo avvicinò - ecco, questa è per te!

- Che odore, sembra buona – dicendolo ha preso una penna e l’ha messa in bocca – rettifico: Ė buona per davvero.

- Grazie.

Mentre mangiavamo ci siamo messi a parlare della fine del campionato e delle vacanze.

- Io e Andrea siamo partiti con altri due amici, tu invece?

- Sono stato dai miei parenti

- Ti sei divertito?

- Sì e poi …

- E poi cosa?

- Ho fatto un’esperienza assurda?

- Ah, sì? E quale?

- Una di quelle che non ti aspetti di fare mai nella vita e che ti fanno capire molte cose.



Continua …