Racconti di vita... gay: Massi
Autore: Francesco Sansone
Prefazione: Paolo Vanacore
Copertina di e con Giovanni Trapani
Casa Editrice: Tempesta editore
Prezzo: 15,00 Euro
Prologo
Questa settimana vi presento la storia di Massi, un ragazzo lombardo che ha deciso di raccontare la sua esperienza e che sono certo vi potrà scuotere non poco. Sono, pertanto, curioso di leggere le vostre opinioni, ma anche le risposte di Massi.
Prima di lasciarvi alla storia di oggi, permettetemi di dedicare un saluto ad un ragazzo di soli tredicianni, Asher Brown, che stanco per gli atti di bullismo omofobo che riceveva quotidianamente a scuola, ha preferito uccidersi giovedì scorso. Oggi è per me un giorno triste.
Francesco Sansone
Se anche tu vuoi condivide la tua storia, mandala via e-mail a raccontidivitagay@hotmail.it e così potrai leggerla su il mio mondo espanso e far confrontare chi legge e perché no, confrontarti tu in prima persona.
Se anche tu vuoi condivide la tua storia, mandala via e-mail a raccontidivitagay@hotmail.it e così potrai leggerla su il mio mondo espanso e far confrontare chi legge e perché no, confrontarti tu in prima persona.
Racconti di vita... gay
Locandna realizzata da Giovanni Trapani.
Tutti i diritti riservati
Massi
Sono nato in un paesino di 2000 abitanti nella campagna lombarda. Quando i miei genitori, figli di contadini, si sono sposati, mia mamma era ancora minorenne e mio papà aveva solo qualche anno in più. Sono andati a vivere assieme ai miei nonni dove tutt’ora vivo anch’io con i miei fratelli. La mia famiglia, che vive da generazioni nello stesso paese, dove siamo quasi tutti parenti, è sempre stata profondamente religiosa e poco istruita. Mia mamma, che ha sempre fatto la casalinga, ha la licenza media e mio papà il diploma di scuola superiore, preso alle scuole serali.
Ho 28 anni e fino a 23 non ho mai avuto una fidanzata. Ho sempre vissuto per lo studio, per la mia famiglia e sono sempre stato attivo in parrocchia.
Mentre i miei compagni andavano in discoteca ed erano pieni di ragazze, io passavo i miei pomeriggi a casa a studiare o all’oratorio. Le mie poche amiche erano tutte femmine.
Guardavo le telenovelas brasiliane e messicane e leggevo “Il rosso e il nero”, “La certosa di Parma”, “Guerra e pace”, “Anna Karenina” e mi appassionavo alle vicende delle eroine romantiche. Mi chiedevo quando sarebbe giunto per me il grande amore. Come una fanciulla dell’Ottocento sognavo di sposarmi ed avere dei figli.
Ricordo di essermi innamorato per la prima volta a 18 anni, di una ragazza egiziana che aveva un anno meno di me. Era alta ed aveva gli occhi verde acqua. Ogni tanto ci incontravamo all’intervallo e parlavamo, l’aspettavo all’uscita per fare la strada con lei. Credo di non averle mai sfiorato neppure la mano. Si ritirò da scuola alcuni mesi prima della fine della scuola. Per me fu un duro colpo; non avevo mai trovato il coraggio di confessarle i miei sentimenti. Pregavo ogni giorno perché tornasse, perché la incontrassi anche per caso, ma non la rividi mai più.
Mi diplomai brillantemente, mi iscrissi all’università, ma pensavo sempre a lei. Dopo un anno dall’ultima volta che l’avevo vista le scrissi una lettera per riallacciare i rapporti, pur non confessandole i miei sentimenti. Pregavo ogni giorno perché rispondesse, ma lei non rispose mai.
Passò un altro anno. Imparai ad usare internet e su un forum conobbi una ragazza del Centro Italia che aveva molto in comune con me; sensibile ed appassionata, guardava le mie stesse telenovelas. Continuammo per 2 anni e mezzo a scriverci. La pensavo spesso ed ero in ansia se non rispondeva alle mie lettere. Quando ci incontrammo di persona, poco dopo la mia laurea, non scattò nulla. Non ci piacevamo.
Un anno dopo conobbi, tramite un’amica comune, colei che divenne la mia fidanzata, Angelica. A 23 anni baciai per la prima volta una ragazza; finalmente avevo una fidanzata da presentare ad amici e parenti. Il sogno della mia vita si stava realizzando. Dal punto di vista fisico mi piaceva molto, ma, essendo cattolici osservanti, avevamo deciso di restare vergini fino al matrimonio.
Essendo io giovane non ero comunque del tutto privo di vita sessuale. Mi masturbavo quasi tutti i giorni e, quando Angelica aveva casa libera, lo facevamo insieme e lei me lo succhiava. A me piaceva molto e lo facevamo per ore.
Quando ero con lei raggiungevo il massimo del piacere, ma quando lo facevo da solo pensavo ai ragazzi, a quelli che vedevo al parco a prendere il sole, ai muratori che costruivano le case ecc.
L’ho sempre fatto. Non mi sono mai posto il problema, non credevo che fosse una cosa grave. Qualche volta credevo di farlo per abitudine, perché fino a 23 anni non avevo mai toccato il corpo nudo di una ragazza, ma ora che l’avevo fatto queste fantasie non cessavano.
Per me il mondo omosessuale non esisteva, non l’avevo mai preso in considerazione. Non conoscevo nessun omosessuale e il pensiero di esserlo non mi sfiorava minimamente.
C’è stato chi mi ha detto che ero gay. Ero convinto che lo dicessero solo perché ho una voce acuta e lineamenti sottili. Mi hanno sempre dato meno anni di quelli che ho. Tutt’ora a 28 anni me ne danno 20 o anche meno.
***
Un giorno, per curiosità, decisi di rivelare su un blog le mie fantasie con i ragazzi, nonostante fossi fidanzato con una ragazza. Avevo 25 anni e mi si aprì un mondo sino ad allora sconosciuto. Leggevo di locali gay, gente che cercava sesso per una sola notte, che cambiava partner in continuazione, di attivi e passivi. Ne rimasi scandalizzato.
Molti risposero alle mie confessioni. Mi dissero che ero un omosessuale represso; alcuni mi consigliarono di provare. Per me il sesso senza amore non esisteva, non potevo concepire una cosa del genere. Era squallido, inoltre avrei tradito la mia fidanzata, il sogno della mia vita, a lungo vagheggiato.
Inoltre non potevo essere omosessuale. In vita mia mi ero sempre e solo innamorato di ragazze, pur provando attrazione per i ragazzi. Ho sempre sognato una famiglia con moglie e figli. La sola idea di non aver figli e di stare con un uomo per tutta la vita mi faceva schifo. Un uomo sopra i 40 anni non mi è mai piaciuto, inoltre quest’idea di famiglia mi aberrava oltre al fatto che sono sempre stato contrario a matrimoni ed adozioni gay.
Tergiversai per un anno finché a 26 anni, nel luglio del 2008, per curiosità, decisi di incontrare un ragazzo, particolarmente insistente. Pensavo che volesse solo parlare, anche se non ne ero sicuro.
Stefano aveva 35 anni, fidanzato con una ragazza. Mi volle incontrare in macchina. A me sembrava squallido; preferivo un bar. Mi chiese di portarlo in una strada isolata. Lo portai in una strada di campagna, dove iniziò a massaggiarmi le cosce e il membro. Nel frattempo mi leccava il collo e le orecchie. Ero molto eccitato e non mi opposi. Mi slacciò i pantaloni e lasciai che mi masturbasse.
Iniziai anch’io a toccarglielo, gli slacciai i pantaloni e glielo tirai fuori: era grosso e lungo almeno 22 o 23 cm. Mi prese la testa e mi chiese di succhiarglielo. Lo feci per molto tempo, poi gli chiesi di farlo a me, ma lui si rifiutò. Ci rimasi un po’ male, ma continuammo a masturbarci a vicenda. Poco dopo io venni e lui no. Glielo succhiai di nuovo, ma alla fine non venne.
Quando tornai a casa non provai assolutamente nulla. Credevo che mi sarei sentito un verme per aver tradito la mia fidanzata e per aver commesso un atto impuro contro natura, ma non sentivo nulla. Era stato un gesto meccanico, praticamente uguale ad una mia normalissima masturbazione. Il giorno dopo mi confessai in Duomo a Milano perché non volevo incontrare un prete che mi conoscesse. Ero imbarazzato, ma il sacerdote fu molto comprensivo. Mi disse semplicemente di non commettere più questo peccato. Ero io più preoccupato che sarei finito all’inferno, ma mi rincuorò.
Ciò che mi fece più male è che Stefano non mi scrisse nulla, non si fece sentire se non una volta che lo contattai su msn, ma mi chiese di cancellarlo dai miei contatti perché non voleva che la sua fidanzata scoprisse ciò che avevamo fatto.
Era estate e, come spesso mi accade, soprattutto in ufficio, dove mi connetto di frequente a internet, mi annoiavo. La noia mi porta spesso a liberare le mie fantasie sessuali. Tre settimane dopo Stefano, conobbi Sergio in chat. Aveva 21 anni, mi disse che era la prima volta in assoluto che stava con un ragazzo e non era neppure stato con una ragazza. Mi piaceva perché, a differenza d Stefano, non parlava per monosillabi; facevamo lunghe conversazioni in chat. Quando ci incontrammo andammo prima a prendere un drink in un locale, poi ci dirigemmo verso lo stesso posto dove avevo incontrato Stefano. Iniziai io dato che lui non aveva esperienza. Gli massaggiai le cosce e il membro, lo masturbai, mentre gli allungai le mani verso il mio, che era sempre più duro. Lasciai che lo maneggiasse a suo piacimento, poi mi avvicinai a lui, gli leccai i capezzoli e il torace e gli presi in bocca il membro. Eiaculò nel giro di poco e bevvi tutto il suo sperma. Si avvicinò al mio e fece lo stesso: anch’io venni nella sua bocca e continuammo a masturbarci finché lo baciai sulla bocca.
Ero stato veramente bene con lui quella sera. Tornai a casa felice, non vedevo l’ora di rivederlo. Fu per me difficile prendere sonno perché continuavo a pensare a lui, pensavo di dormire tra le sue braccia. Mi eccitava l’idea di un amico complice con cui fare sesso e parlare liberamente della mia complicata sessualità.
Io e Sergio ci sentimmo ancora in chat per lunghe ore finché, due giorni dopo, partii per le vacanze con la mia famiglia e la mia ragazza. In quei giorni litigammo spesso e per un momento ebbi il pensiero di lasciarla. Per un istante pensai di farlo per Sergio. Sergio però rispondeva a stento ai miei sms e non rispondeva proprio quando lo chiamavo.
Al mio ritorno a casa mi chiese di incontrarci, ma poi annullò quell’appuntamento e quello successivo. In chat si connetteva di rado ed io stavo sempre più male.
Mi resi conto che provavo dei sentimenti per una persona che non li ricambiava o che forse aveva paura di affrontare ciò che stava nascendo tra noi.
Interpretai il tutto come un segno di Dio che voleva indicarmi la retta via. La mia vocazione era il matrimonio e decisi di chiedere alla mia fidanzata di sposarmi.
Angelica era una ragazza immatura ed incline alle scenate. Era gelosa, oppressiva ed estremamente insicura. Quando le regalai l’anello di fidanzamento non si mostrò felice; era più che mai insicura e turbata. Mi chiese una pausa di riflessione.
Frattanto non cercavo nessuno. Io non cercavo mai nessuno, aspettavo solo che qualcuno si facesse vivo. Mi contattò Domenico, di 37 anni, dichiaratamente omosessuale. Lo feci attendere un mese e mezzo e alla fine lo incontrai. Mi riempì la testa delle sue idee omosessuali, della lotta per il matrimonio gay, della necessità di scoprire la propria identità sessuale, cose di cui non me ne è mai fregato nulla.
Mi portò in camera sua, mi spogliò, me lo succhiò, ma io non ebbi il coraggio di fare nulla con il suo corpo. Non mi piaceva, aveva le maniglie dell’amore, inoltre aveva un membro piccolo e scuro. Finii il tutto masturbandomi.
Decisi di non incontrare nessun gay convinto perché preferivo evitare discussioni imbarazzanti. Preferivo quelli come me dalla sessualità incerta, che non vogliono sapere e capire da che parte stanno.
Pochi giorni dopo Sergio si rifece vivo e mi contattò su Facebook. Lo perdonai subito, ma non ero più sicuro di incontrarlo. Angelica ripeteva che non era certa del nostro rapporto ed aveva dei dubbi su di noi. Interpretai la crisi come un castigo di Dio per le mie malefatte. Cancellai il mio profilo nell’unica chat a cui ero iscritto. Angelica mi lasciò alla fine di gennaio del 2009 per poi rimettersi con me, su mia insistenza, a marzo.
In un periodo di calma con Angelica trovai il coraggio di incontrare Sergio a luglio 2009.
***
Io e Sergio parlammo delle nostre vite ad un pub e, quando mi chiese di recarci in un posto isolato, feci resistenza, ma poi cedetti. Ci spogliammo completamente e ci masturbammo oltre a lasciarci andare a toccatine, sesso orale… Non sentii più però ciò che provavo un anno prima. Era un corpo come gli altri, destinato a darmi piacere.
Angelica decise di lasciarmi a settembre 2009. Avevo 27 anni e sprofondai nella tristezza più nera.
Diceva che non era fatta per il matrimonio, che non sapeva cosa provava per me ed io per lei. Nutriva dei dubbi sul mio conto, acuiti dal fatto che un suo amico omosessuale le aveva detto che, secondo lui, io ero omosessuale. A parte il fatto che costui mi conosceva solo di vista, in base a cosa poteva affermare ciò? In base al mio modo di vestirmi, muovermi, alla mia voce? Bah! Le ripetei fino allo sfinimento e per mesi che ciò non era vero, che sono eterosessuale e che gli omosessuali mi fanno schifo. Vedo il mio futuro solo con moglie e figli, che per me non c’è nulla di più deleterio per la società del matrimonio e dell’adozione ai gay. Io sono cattolico e politicamente di estrema destra e sono contrario a queste cose.
Nella mia depressione provai ancora più ribrezzo per il mondo omosessuale. Avevo avuto ancora una volta la conferma che Dio mi aveva punito. Rifiutai tutti i contatti anche con Sergio. Mi promisi di non incontrarlo più.
Su internet a gennaio 2010 conobbi Beatrice. La incontrai dopo 2 giorni, ci piacemmo e fidanzammo immediatamente. Continuavo a pensare ad Angelica, ma sapevo che non avrebbe avuto senso continuare a pensarla. Il mio amore per lei non aveva futuro. Dio mi aveva dato un’altra opportunità per realizzare il sogno della mia vita, il matrimonio, e mi aveva posto al fianco una ragazza meravigliosa. Non potevo rifiutarla. Accettai il suo amore e lo ricambiai. A differenza di Angelica, Beatrice era una moglie perfetta: sicura, precisa, ordinata, diligente, ottima cuoca e piaceva moltissimo alla mia famiglia.
Sergio mi ricontattò di nuovo. Questa volta non rifiutai. Lo incontrai, fui io a chiedergli di appartarci subito per avere più tempo a disposizione. Ancora una volta ci spogliammo completamente, ci baciammo, ci infilammo le mani lungo il petto, strizzandoci i capezzoli e massaggiandoci il torace sino a giungere ai nostri membri, sempre più duri ed eccitati. Per godere di più ci infilammo due dita nell’ano e ci succhiavamo reciprocamente, fermandoci quando stavamo per venire per prolungare il piacere. Passammo una serata di fuoco. Era il mio modo per festeggiare il periodo di felicità che si apriva nella mia vita. Forse il mio cervello ragiona al contrario: quando sono sentimentalmente impegnato e felice sento l’esigenza di un uomo, quasi per completarmi; quando, invece, sono depresso e solo rifiuto questo aspetto della mia sessualità perché lo vedo come un’impurità a cui segue un castigo.
Dopo quattro mesi di fidanzamento, Beatrice iniziò a parlare di matrimonio. Ero al settimo cielo. Il mio sogno si stava per realizzare: in quattro mesi riuscivo ad ottenere ciò che Angelica in quattro anni non aveva voluto.
Per festeggiare, dopo un anno e mezzo di assenza, mi riscrissi in chat. Conobbi Santo, bisessuale 32enne, che mi invitò a casa sua. Ci spogliammo, passammo mezz’ora a baciarci e a succhiarcelo. Fu dolce anche se non mi piaceva fisicamente come Sergio. Speravo di rivederlo, ma non si fece più sentire. Restai deluso perché speravo di diventare suo amico ed instaurare un rapporto duraturo di complicità e sesso, cosa che ho sempre sognato.
Mi contattò allora 2 settimane dopo un altro ragazzo, che disse di avere 28 anni ed essere bisessuale e passivo. Non seppi mai il suo nome. Andai a casa sua, ha fretta, mi fece spogliare velocemente. Si mise un profilattico, il primo che vidi in vita mia. Mi chiese di succhiarglielo salendogli sopra, poi inginocchiandomi, infine mi spruzzò in faccia. Andò in bagno a lavarsi. Tornò e mi chiese di rivestirmi. Gli domandai di succhiarmelo, di masturbarmi o di leccarmi un po’, ma si rifiutò. Mi disse che, se volevo, lo potevo fare in bagno. Meno male che era attivo… Me ne andai schifato. L’eccitazione mi scemò subito. Sentivo l’odore della plastica in bocca. Giurai a me stesso che mai più avrei incontrato un ragazzo. Ringrazio Dio di questa esperienza negativa. Lo ringrazio per avermi aperto gli occhi sullo schifo e la corruzione che mi ha dominato fino ad allora.
Continua sotto...
Qualche contatto via mail e i miei rifiuti ad altri incontri. Confessai per l’ultima volta questo peccato. Sperimentai l’infinito perdono di Dio e vidi tanta luce nella mia vita. Mi cancellai dalla chat.
Fervono i preparativi per il mio matrimonio. Io e Beatrice prendiamo contatti col parroco, fissiamo la data, troviamo la casa e la location per il ricevimento.
Sergio si rifece sentire su facebook. Gli comunicai che stavo per sposarmi e gli dissi che non voglio mai più incontrarlo. L’idea di un amico bisessuale complice che, tra alterne vicende e rifiuti miei e suoi, avevo tentato di realizzare con Sergio, sfuma per sempre, non mi interessa più.
Tra nove mesi mi sposo e sono convinto della mia scelta. Nella mia vita voglio solo mia moglie, tutto il resto sono stati incidenti di percorso.
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Prima di tutto voglio lasciare un commento a quel piccolo angelo che si è tolto la vita a causa della malvagità della gente! un sorriso cosi innocente non doveva finire la sua vita in questa giovane età!!
RispondiEliminaora posso scatenarsi l'indignazione che io per questa persona. Mi spiace, perchè mi reputo una persona molto tollerante, ma non ammetto l'ipocrisia. al di la del fatto che dopo Angelica e Beatrice, quasi mi aspettassi la comprasa di una Silvia o di una Laura per completare il panorama delle donne più amate dalla letteratura(questo era per essere ironico, anche se so che poco ci sta). Sarei stato più felice se avessi letto la storia di un uomo che si barcalenava nella sua bisessualità e poi avesse deciso dopo un'attenta autocritica di avere uno stimolo carnale e sentimentale più attivo per le donne. Già al solo leggere che è di destra ed è un cattolico rigido mi ha fattoraggelare il sangue, anche a causa di una esperienza con un essere simile, dal quale per fortuna mi sono liberato. quando però Massi mi vieni a dire che ti fanno schifo gli omosessuali, il loro mondo e tutte le porcate che hai scritto, avendo il coraggio di scrivere che te lo sei preso più di una volta in bocca, che ti sei bevuto lo sperma di un uomo, che ti sei fatto ficcare due dita in culo, non mi rimane che dirti che hai qualch problema di troppo con la tua personalità. Se poi finisci la porcata con "tutto il resto sono stati incidenti di percorso" beh non posso che provare pena per te! una domanda: ti masturbi ancora pensando agli uomini?? l'unica cosa che posso augurare alla tua futura moglie è che non venga mai a sapere ciò che sei veramente.(mi scuso con il blog per l'atteggiamento ostile, e e volgarità, non nascondo che a causa di un'esperienza personale questa storia abbia fatto uscire il peggio che c'è in me, ma IO posso dire di peccare di umanità)
RispondiEliminaGianni
dunque... ogniuno vive il proprio percorso, percorso che ci si auguraa porti sempre all'onesta con se stessi ma anche verso gli altri. C'e chi ha un percorso piu facile e chi e' continuamente ossessionato da dubbi e paure pero' il rispetto verso il prossimo non devemancare.
RispondiEliminaHai deci so di rinnegare le tue pulsioni omosessuali e crearti una famiglia? liberissimo ma parlare dei gay come persona schifose etc etc e' davvero fuori luogo e di cattivo gusto perche' come dice anche @rkady fino a prova contraria ti sei iscritto in chat gay e fatto sesso orale e non con altri gay o presunti bisessuali.
Al di la del rispetto verso i gay mi chiedo quali basi puo avere un matrimonio sorto sopra un cumulo di menzogne ma soprattuto quando una volta sposato di incontrerai con degli uomini con quale rispetto di guarderai allo specchio? uno puo avere tutti i dubbi che vuole e puo anche rovinarsi la vita ma rovinarla ad un altra persona e assai piu grave.
In genere io non giudico ,e per quanto io sia diffidente con le persone davanti ai problemi della vita,cerco sempre di mantenere una mente aperta.
RispondiEliminaSperavo che in questo blog tu potessi trovare persone che ti capivano ,e per quanto anche in questo momento stia cercando di essere tollerante per il fatto che ti sei esposto e per l fatto che hai avuto un duro peccorso interiore , non ci riesco,e bada bene che per uno che odia gia la semplice parola tollerare è difficile , mi sento come se fossi venuto a sputare a casa mia,mi dispiace dirti che aveva ragione l' amico della tua ragazza,pultroppo sei gay, e niente potra' cambiare questo tuo essere,Per quanto concerne il chiedere scusa all' Onnipotente "anche se spesso mi sento agnostico conosco benissimo la religione cristiana" e ti assicuro che Dio non ti odierebbe per essere andato con un' uomo , dopo tutto Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza e se è perfettoe non sbaglia mai , non penso abbia fatto errori con noi,sarebbe uno sbaglio troppo ripetuto fidati.
Poi ti farai notare che hai anche ilpalato fine e superfluo e non ti sei comportato meglio dei soggetti dei tuoi incontri casuali, visto che poi due maniglie dell' amore ti hanno fatto dare un giudizio cosi superficiale e maligno, con una persona che magari non era un' adone ma che ha cercato di condividere con te pensieri che magari non erano solo sessuali,tu invece indignato ci sei andato e ti sei anche skifato..
Per quello che sta per accadere tra 9 mesi, invece ti dico.beh...
Ti dico tranquillmaente che un matrimonio di copertura "perchè è questo che è" rovina più vite, se si ama davvero una persona non si puo volere il suo male così...Sappi che ci metto la mano sul fuoco che prima o poi ci ricadrai , è solo questione di tempo, con la differenza che un giorno dopo aver fatto sesso orale di ritorno a casa con labocca ancora sporca oltre che una povera donna bacerai anche dei bambini incoscenti di quello che sta succedendo...
Ti do un consiglio da poveroe sporco finocchio "felice" quale sono, hai tempo , pensaci, ripeto avrei voluto darti conforto, ma sonoindignato inkazzato e in primis skifato da cotanto disprezzo verso se stessi.
Devo dire che questa storia mi lascia molto perplesso!!! Le conclusioni a cui sei giunto massi per mè sono alquanto errate e per quanto tu possa prendertela con noi gay(e quando dico noi includo anche tè) le cose non cambieranno!!! Tu vivi nel timore di un dio che ti giudica e ti punisce così rinneghi te stesso,e questo non è certo un bene!!!
RispondiEliminaLe parole che hai usato nei confronti degli omosessuali sono gravissime, ti rifiuti di prendere coscienza della situazione e la verità ti innervosisce!!!!
"Decisi di non incontrare nessun gay convinto perché preferivo evitare discussioni imbarazzanti. Preferivo quelli come me dalla sessualità incerta, che non vogliono sapere e capire da che parte stanno"
RispondiEliminaCredo, Massi, che la chiave di tutto stia li.
Eppure questa storia non mi convince del tutto... troppi clichè...
Comunque ho rispetto per la tua esperienza, anche se tu non ne hai e hai molti giudizi. Ho rispetto perchè nasce dalle tue sofferenze. Ho rispetto per chi non sta bene. Ma non condivido.
Per @rkady:
RispondiEliminaChiedo scusa se le mie affermazioni ti hanno ferito.
Ho però usato tre volte la parola “schifo” nel mio racconto, MAI per riferirmi agli omosessuali in modo assoluto perché li rispetto. Vorrei che questo fosse chiaro. Forse mi sono espresso male nel racconto.
Comunque, la prima volta è riferita al fatto che provo schifo a pensare alla mia vita futura con un uomo ed è ciò che penso perché non mi piace, non mi piacciono gli uomini di una certa età e il fatto di pensare una vita senza moglie e figli mi fa star male. La seconda volta è riferita al modo fin troppo forte con cui volevo far presente alla mia prima fidanzata che non sono gay. Era il modo in cui parlavo con lei per convincerla che non era vero ciò che affermava perché l’amavo e volevo stare con lei. Non lo dicevo perché ero convinto che gli omosessuali mi fanno schifo. Non lo penso, lo facevo solo per convincerla. La terza volta è riferita al ribrezzo che provo quando ricordo gli incontri che ho avuto coi ragazzi. E’ ciò che sento.
Quanto alla mia futura moglie, non commetterò più questi errori, che fanno parte del passato.
Per SkraM:
Riguardo lo schifo, ti rimando a quanto specificato sopra a @rkady.
Quanto al rapporto con mia moglie, non la tradirò. Prometterò a Dio di esserle fedele sempre e rispetterò questa promessa per tutta la vita.
Per Giovy:
So che Dio non mi odia e mi ha perdonato i numerosi errori che ho commesso. Al perdono segue però un pentimento, che è sincero solo nel momento in cui non commetterò più questi errori. E’ ciò che mi sono impegnato a fare. Stai pur certo che non tradirò mia moglie. Mi ricorderò della promessa di fedeltà che farò a Dio col matrimonio.
Per Giuseppe:
Chiedo scusa nuovamente se le mie affermazioni ti hanno ferito. Ti rimando però a quanto scritto sopra a @rkady.
Dio, oltre ad essere misericordioso, può anche punire. Forse in passato sono stato punito, ma ho capito i miei errori e sono stato perdonato.
Non ho mai condiviso l’affermazione di chi dà agli altri dell’omosessuale senza conoscerlo realmente e senza capire le ragioni del suo percorso di vita e le sue intenzioni. E’ per questo che non voglio definirmi in nessuna della categorie tradizionali (eterosessuale, bisessuale, omosessuale) e tanto meno stabilire in quale categoria rientrino le altre persone.
Per (In)consapevole:
Ho detestato l’incontro con Domenico perché non amo chi cerca di inculcare le proprie idee e categorizzazioni agli altri. Ogni persona è diversa, fa il suo percorso e le sue scelte. Detesto chi mi vuole convincere o forzare a prendere una decisione. Preferisco restare nella mia incertezza e libertà.
Massi
Questa storia a mio avviso dimostra come una delle componenti che può "influenzare" la crescita, la persona, il suo modo di pensare è sicuramente l'ambiente familiare, l'ambiente sociale in genere.
RispondiEliminaMassi è probabilmente gay, ma la sua testa è così "imbrigliata" in stereotipi e ideologie medievali di origine ecclesiastica che non PUO' quasi liberarsene.
Insomma per farla breve è come se non abbia avuto libertà di pensiero sin da piccolo.. quello che dice è ciò che gli è stato insegnato come la verità assoluta e non riesce ad accettare le tante "sfumature della vita".
Un pò provo pena per lui, perchè se tutto ciò che ha raccontato è la pura verità, non potrà che ricadere in quello che dice essere un peccato, lo schifo del mondo omosessuale, facendo del male a sè e alla sua presunta famiglia (se così potrà definirsi!).
Ripeto che non ho schifo per gli omosessuali, ma per i ricordi degli incontri che ho avuto e per l'eventuale idea di passare il mio futuro con un uomo senza moglie e figli, che è, invece, ciò che ho sempre desiderato.
RispondiEliminaNon credo di essere imbrigliato in stereotipi o condizionato da verità assolute. Credo che lo sia più chi lascia che la propria vita sia condizionata dalle pulsioni sessuali di un momento. Penso, infatti, che il mio progetto di vita sia più grande e, per questo, ho scelto di sposarmi.
Massi
Massi sinceramente dalla storia che hai scritto si respirava aria di omofobia per questo la mia indignazione si è fatta strada rispetto alle altre emozioni, e ripeto senza vorgogna alcuna che alcune tue caratteristiche mi ricordano un essere che mi ha lasciato alcune cicatrici. Detto questo, che ti possa far ribrezzo pensare ad un uomo o pensarti come un uomo ci poteva stare, te lo dissi all'inizio del mio intervento, se avessi parlato della tua esperienza con i tuoi dubbi ma rispettandoci come persone non avrei detto niente, ognuno è libero di condurre la sua vita come vuole se non lede quella degli altri. Comunque perdonami se anche su queste affermazioni, in maniera più pacata, io nutra dei dubbi; è come se dopo aver mangiato chili di cioccolato, mi venga il diabete e scegliendo di sopravvivere io inizi a dire che il cioccolato mi fa schifo, sembra più la storia della volpe e l'uva. Ripeto contento tu delle tue scelte, contenti tutti, non voglio nemmeno impelagarmi in discorsi teologici perchè ognuno ha diritto di credere a ciò che vuole. a questo punto visto che il dibattito ha preso delle pieghe più tranquille ti chiedo di spiegarmi una frase del tuo ultimo intervento, te la cito "Non credo di essere imbrigliato in stereotipi o condizionato da verità assolute. Credo che lo sia più chi lascia che la propria vita sia condizionata dalle pulsioni sessuali di un momento. "
RispondiEliminain attesa di una tua risposta.
Gianni
rettifico questa frase
RispondiElimina"Detto questo, che ti possa far ribrezzo pensare ad un uomo o pensarti come un uomo ci poteva stare"
volevo dire "pensarti CON un uomo", scusate l'errore, ma il significato cambia di molto :D
Non credo di essere omofobo perchè non ho mai usato violenza verso nessun omosessuale e sono contrario a chi lo fa.
RispondiEliminaCon la frase che mi chiedi di spiegare intendo dire che, leggendo in questo blog e in altri, le vicende di persone che si dichiarano omosessuali, mi pare che siano un po' tutte preconfezionate. Si tratta di storie di persone che capiscono di essere attratte sessualmente da persone del loro stesso sesso e da allora iniziano a disconoscere la Chiesa e l'istituzione della famiglia fondata sul matrimonio. Non ne trovo uno che non attacchi la Chiesa. Non ne trovo uno che capisca che si è trattato di una fase della propria vita e che ha capito che c'è qualcosa di più grande, di più alto, che è formare una famiglia. Io l'ho capito perchè ho conosciuto sempre persone che mi hanno voluto usare sessualmente per reprimere i loro istinti, nessuno che mi abbia voluto ascoltare e comprendere. Questo è stato il mio confronto con i ragazzi che ho incontrato. Al contrario, dalle ragazze ho avuto tanto amore e con loro ho conosciuto la possibilità di realizzare il sogno che ho sempre avuto, il progetto che Dio ha su di me, la mia vocazione, cioè formare una famiglia. Questa è stata la mia scelta. Io ho saputo andare oltre le pulsioni sessuali di un momento e fermarmi per guardare avanti e costruire qualcosa di più bello.
Massi
Massi perdonami ma non puoi dire che hai sempre incontrato persone che hanno voluto usarti sessualmente per reprimere i loro istinti, e nessuno che t'abbia voluto ascoltare o comprendere, quando dal tuo racconto emerge che eri tu a volte a volerti appartare per avere un approccio fisico. Se avessi voluto realmente conoscere e condividere qualcosa con qualcuno avresti intrapreso un altro tipo di conoscenza.
RispondiEliminaCarissimo Massy
RispondiEliminaIo non capisco se quando parli dipersone in preda alle pulsioni sessuali ti riferisci all' omosessualità in genere o alle tue esperienze, cio nonostante mi sento di rispondere alla tua affermazione dicendoti che anche tu hai usato " gli uomini della tua vita" come oggetto sessuale , quindi penso sia inutile dire mi hanno solo usato...
Sarei contento per te se riuscissi ad avere il progetto di vita che ti sei prefissato, ma so anche che non si puo fuggire a lungo da quello che si è , e fidati lo so per esperienza visto che la storia precedente di vita è la mia...
Poi ho letto attentamente il racconto , e ti so dire che per come ti sei dilungato nei particolari dei tuoi inconri, tu sei ancora legato all' uomo ad un livello che magari non riesci a spiegare, anzi credo che ti sia anche eccitato magari nel descrivere così dettagliatamente ogni particolare dei tuoi amplessi...
Poi tornando al tuo incontro con l' ipotetico Domenico avrai detestato il suo incontro perchè ti voleva inculcare le sue idee, ma penso che se tu abbia tenuto con lui una discussione simile al tuo scritto , sia stata una bella lotta da entrambe le parti.
inoltre chiudo dicendodi che l' omofobo non è solo chi picchia un omoseesuale , tu descrivi quello che per noi non è solo sesso come peccato, come qualcosa dal quale redimersi, e ti impegni a non farlo più, be tu sei omofobo per me,tu provi vergogna per quello che sei e vergogna per quello che hai fatto,e se ti trovi in compagnia con degli etero sei di quelli che ci puntano il dito deridendo tutto quello per cui cerchiamo di lottare ogni giorno.
@ Massi
RispondiEliminaScusami ma non posso acconsentire che tu dica che le storie dei ragazzi che, con una fatica emotiva si sono aperti raccontanto la propria esperienza, siano preconfenzionate. O hai letto con distrazione i racconti di vita precedenti, o hai confuso blog.
Non mi sembra che mai nessuno in questo blog abbia mai palesato sia in racconti di vita.. gay sia in altri contesti, un parere esplicito su questioni ecclesiastiche, e se anche qualcuno l'avesse fatto, mi sembra assurdo ammonire il pensiero altrui.
Mi spiace che tu abbia avuto esperienze negative, che tu abbia trovato gente che non abbia mai voluto ascoltarti, ma non tutti si è uguali a questo mondo, è questo blog, nel suo piccolo, ne è dimostrazione. Qui il confronto, l'ascolto, il sostenersi a vicenda sono il fulcro di tutto.
Quindi io non mi permetto di giudicare una vita, perché la vita credo debba essere vissuta da ognuno come crede, però non posso accettare che per diffendersi, si manchi di rispetto all'esperienza altrui, o semplicemente all'opinione altrui. Io non ho mai censurato nulla in questo blog e tanto meno inizierò a farlo adesso, e credo che avendo pubblicato la tua esperienza te ne abbia dato atto.
In conclusione atteggiamenti omofobi non sono solo pugni o spintoni, sono anche parole e risatine che a volte portano chi ne è soggetto a compiere atti drammatici e il piccolo Asher è, purtroppo, l'ultimo testimone. Quindi ti sarei grato che non ti rivolgessi più con l'aggettivo "preconfezionate" per parlare delle vite altrui, perché dietro a ogni vita si nasconde il dolore, così come in quella tua.
Francesco Sansone
Il tuo commento mi è stato molto utile.(telecharger sonnerie iphone)
Eliminapremessa: sono in preda ad una crisi di nervi perchè per errore si è cancellata la mia risposta, mannaggia sarò quindi più sintetico(penso che per voi forse è stato meglio cosi :) )
RispondiEliminaMassy tu hai conosciuto solo quelli che io chiamo svuotacoglioni, dovresti solo incolpare te stesso di ciò e non i gay. se non avessi ceduto alle tue pulsioni sessuali(in pratica se non avessi ceduto allo sperma che ribolliva dentro i tuoi coglioni) e al primo svuotaoglioni avresti cercato altri che oltre un pene hanno desiderio anche di comunicare probabilmente ti saresti fatta diversa opinione di noi! siamo esseri umani, sia etero sia omo, decidono se cercare le avventure di una notte quelle in cui ci si lascia travolgere dalla calda fragranza che il corpo scatena in stato di eccitazione senza conoscere forse nemmeno il nome di chi gli sta di fronte, o cercare la persona che li completi carnalmente e spiritualmente. Da persona pragmatica, io non cerco l''amore come può essere quello di un amico, o di un fratello o di un genitore; cerco l'Amore quello cantato da moltissimi poeti, e questo è fatto anche dalla simbiosi della carne. Io ,come molti altri, sto cercando di conoscere gente non solo per una scopata rapida, il mio obiettivo è rintraciare tra la gente la mia anima gemella, farmi rintracciare da quest'anima ancora sconosciuta e formare con questo una famiglia, che, scusa la mancanza di modestia, credo non avrà niente da invidiare alla tua. Sapevi che due omosessuali uniti in un rapporto di reciproca fiducia e stretti dal legame dell'amore formano anche essi una "famiglia"? Tu dici tra l'altro che non hai mai incontrato un gay che non andasse contro la chiesa; io ti dico di contro che non ho mai incontrato un religioso che non andasse contro i gay, gaurda un po'!! Da questi mi sono sempre sentito dire frasi come le tue; "io vi rispetto, ma vivrete sempre all'ombra di Dio piuttosto che nella Sua luce se vivrete nel peccato della carne! La natura è stata burlona con voi, dovete solo sopravvivre" ecc. questa è semmai ipocrisia mascherata di santità, nemmeno si può parlare di tolleranza! i ferventi religiosi sono contro la lascività degli essere umani e contro i rapporti prematrimoniali. ben contento di essere pragmatico e meno ipocrita: ho visto tante coppie andare all'altare e magari la sposa sfoggiava il suo bel vestito di un bianco purissimo, ben conscia di aver scopazzato con il neo marito qualche ora prima. Tu stesso affermi che ti sei ravanato la mazza che ti ritrovi in mezzo alle gambe(pensando tra l'altro ad uomini) e quanti ancora lo fanno prima del matrimonio e magari se sono soli in casa si lasciano scappare anche qualche gemito godereccio in attesa dell'esploit finale!! questo non è contro i concetti dogmatici della chiesa? è proprio vero in chiesa ci si batte il petto, fuori la chiesa ci si sbatte tutto il resto!!
Gianni
Per Msl86:
RispondiEliminaCome ho precisato, quando ho incontrato il primo ragazzo, non sapevo cosa sarebbe successo dopo. Col secondo ragazzo mi è piaciuto di più perché si è instaurato un certo rapporto di amicizia ed era forse quello che io, inconsciamente, cercavo.
Sicuramente da parte mia ho sbagliato. Non ho cercato ragazzi nei posti migliori, come possono essere le chat e avrei dovuto chiarire sin dall’inizio che volevo solo parlare. Ho ceduto ed avrei potuto rifiutare. E’ ciò che più mi rammarico.
Per Giovy:
Mi sono dilungato nei particolari del racconto forse perché l’ho scritto di getto e l’ho spedito subito senza rileggerlo. Avevo trovato per caso questo blog e ho deciso impulsivamente di scrivere anch’io, forse influenzato dallo stile un po’ erotico di alcuni racconti e forse anche per far riaffiorare una parte di me che tengo sempre segreta e di cui mi chiedo se sono stato io o un’altra persona a commettere quelle cose. Quando ci ripenso non mi sembra vero di aver fatto quegli incontri, non mi riconosco.
Forse sono omofobo, nell’accezione che dici tu, ma io in tutta sincerità mi vergogno di ciò che ho fatto e lo considero distante da ciò che sogno per la mia vita.
Per FrAnCeScO:
Scusa se ho usato la parola “preconfezionate” che appare inappropriata. Intendevo dire che le storie che leggo qui e in altri blog non riportano mai il caso di chi capisce che si è trattato di un errore e trova la forza di cambiare vita.
@rkady:
So che quello che è successo è anche colpa mia. Ho incontrato persone poco aperte al dialogo, ma io non mi sono opposto e avrei potuto farlo. Tra i tanti sbagli e peccati che ho commesso in vita mia ho commesso anche questo. L’importante è però redimersi e non commetterli più.
D’altra parte oltre alla mia lussuria sono stato ignavo. Non ho voluto approfondire e indagare alcuni aspetti ambigui della mia personalità e non me la sento di farlo ancora. Sono troppo debole e ferito da ciò ch ho vissuto e per questo non vorrei che le mie certezze crollassero. Forse ho scelto la via più semplice ma voglio restare fedele a questa scelta. E‘ anche per questo che, a differenza di quanto ho fatto in passato, non ho ceduto a Sergio. L’ho rifiutato e non ho più voluto nessuno.
Quanto alla Chiesa, nonostante quello che si dice impropriamente, essa rispetta gli omosessuali ma chiede loro che siano casti.
Massi
Per massy.
RispondiEliminascusa ma mi sorge un quesito spontaneo , da quello che scrivi mi sembra di aver capito che leggi molte storie a tematica,e quindi se sai che le cose fatte in passate sono un errore, perchè ti interessi così tanto al mndo gay,e per le tue affermazioni sulla chiesa e il mondo omosessuale non penso che tu sappia di quello che stai parlando, visto che la chiesa ci ritiene uno dei mali del mondo, bada bene usi bei paroloni,ma nel modo sbagliato , forse è facile fare come fai tu , stare fuori e dare un parere leggero o molto soft dicendo che la chiesa non ci condanna ma ci vuole casti,e facile dirlo quando la chiesa si reputa casta ma poi si avventa su piccoli ed innocenti bambini, quando parla male dei testimoni di geova o delle altre religioni che vanno predicando e cercare nuovi adepti quando lei stessa fa lo stesso ben mascherandola,oppure quando piangono misera e basterebbe un solo anello del papa per sfamare per 5 giorni 100 persone dei paesi nonsviluppati,e vero siamo tutti finocchi col culo degli altri.
come ho scritto ieri avrei voluto cercare del buono nelle tue parole,nelle tue righe, ma con le tue argomentazioni hai solo dato forza ad un pensiero, per me sei un egoista perchè con il tuo comportamento stai prendendo in giro una povera ragazza,come hai scritto tu ,solo per non far cadere le tue certezze... beh, ti sei risposto da solo, se non ci fosse qualcosa di fondo , le tue certezze non sarebbero in pericolo...
Rispetto il tuo essere fragile o forte dipende dai punti di vista,ed il tuo aver scelto di avere una vita "etero" una vita a metà, magari fosse così facile anche per noi,io il giorno che ho preso la mia decisione ho avuto come unico pensiero: basta non avrò mai un figlio , sarà dura, e penso che questo pensiero sia balenato un po nella testa di tutti noi, forse è per questo che sembrano essere così distruttive le tue righe, vedi in due seconddi hai abbattuto il castello di quello per cui combattiamo costantemente.
sarò un caso molto speciale , ma io vivo felicemente con il mio fidanzato che ormai dopo 4 anni è quasi una sorta di marito, siamo felici , e ti dirò di più , conviviamo a casa dei suoi genitorei sessantenni...io sono l' eccezione , ma perchè ho deciso io in primis di essere felice.
@Massi
RispondiEliminain merito a questa risposta rivolta a FrAnCeScO:
"le storie che leggo qui e in altri blog non riportano mai il caso di chi capisce che si è trattato di un errore e trova la forza di cambiare vita."
Perche dovrebbe trattarsi di un errore? perche dovrei cambiare vita se non trovo nulla di male in cio che faccio? a me piace il concetto di famiglia cosi' come mi piacerebbe un giorno avere dei figli ma non per questo devo andare contro natura.
Per andare contronatura infatti io non intendo un uomo che va con un uomo o una donna con un altra donna quanto il fatto che nonostante uno sia consapevole della propria tendenza sessuale e affettiva la ignori andando cosi veramente contronatura pur di rappresentare il modello che la societa considera regolare.
Non so se hai letto la mia storia (la trovi nel mio blog e non qui nel blog di Francesco); ti dico pero' che io mi sono accettato come omosessuale a 26 anni (ora ne ho 29) senza aver mai commesso prima nessun tipo di rapporto con un altro uomo e che sono andato a letto solo con 2 persone in tutta la mia vita e di cui una di queste 2 persone e' il mio attuale ragazzo da quasi 3 anni.
Cosa c'e quindi che non va nel mio rapporto? dovrei forse trovare come dici tu la forza di cambiare vita seppellendo l'amore che provo per il mio ragazzo?
per concludere vorrei precisare una cosa per quanto riguarda la chiesa. io credo in Dio ma non nel Dio che dipinge la chiesa. Tu mi dirai , come mi e' capitato di sentire da altri ferventi credenti, che e' troppo comodo cosi, ma io ti rispondo che e' anche troppo comodo da parte di molti clericali riempirsi la bocca con il nome di Dio andando poi contro tutto cio che Dio stesso insegna: l'amore per il prossimo, la carita, il perdono etc etc
Forse Dio avrebbe voluto la santa inquisizione? i preti pedofili? e tante altre oscenita' che continuamente vengono insabbiate per poi puntualmente rispuntare fuori? sinceramente dovrebbe spaventare di piu come esercita' il potere la chiesa e su come giochi con l'immagine di Dio non rappresentandolo affatto piuttosto del fatto che uno uomo ami un altro uomo.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaU_U bravo skram
RispondiEliminacome direbbe luxuria: Auguri e figli trans...
RispondiEliminaPremessa: non ho letto tutti i commenti, anche se mi sembra che prevalga l'indignazione. Detto questo: ho letto 3/4 del racconto poi, devo ammetterlo, mi sono annoiato...scusami massi, perché ripetitiva...insomma, in finale fai quello che fanno centinaia di gay con la differenza che hai una morosa ogni volta...In questo blog, come nel mio, la libertà di espressione è garantita per cui perdonami se ti senti colpito, ma è la mia opinione: tiri fuori Dio per alimentare e dare una forma ai tuoi sensi di colpa, e vabbè, è una scelta lecita tua anche se fai solo male a te stesso secondo me...in ogni caso, lasciando perdere le polemiche, ti auguro di esserti capito e di fare la scelta - se mai lo fosse - più giusta davvero per te...non parlo del matrimonio, ma della tua ATTRAZIONE verso le donne. Ricalco le parole perché spero che tu rifletta attenatamente su quello che farai e davvero, credimi, non ti giudico. Solo una cosa però: cerca di fare in modo per il tuo futuro, di non fare del male (parlo a livello emotivo) ai Sergio che ti "potrebbero" capitare nella vita...perché non sarebbe colpa (chi siamo noi per incolparlo?) di Dio ma frutto del tuo libero arbitrio.
RispondiElimina*quello che fanno centinaia di gay: intendo dire andare nelle chat e conoscere ragazzi per sesso o per relazioni magari. Chi è senza peccato scagli la prima pietra rimanendo in tema...
RispondiEliminahttp://www.ibs.it/code/9788807810558/yourcenar-marguerite/alexis-trattato-della.html
RispondiEliminaIl mio è solo un consiglio poi vedi tu...leggilo se ti va...:)
Per Giovy:
RispondiEliminaPremesso che l’argomento principale non è la Chiesa, è tipico di chi vuole condannarla riferirsi al caso dei preti pedofili. Ti ricordo che i preti pedofili cattolici sono la metà di quelli protestanti e un decimo dei pedofili laici che commettono violenze sui propri familiari. Si tratta, quindi di errori, ma di casi isolati. Gli anelli del papa non sfamerebbero quasi nessuno e a chi dice che la Chiesa è troppo sfarzosa e potrebbe dare di più ai poveri rispondo che la fede passa anche attraverso riti alti, se vuoi sfarzosi, e, senza fede, non ci sarebbe la carità verso i poveri. Essa è necessaria.
Per tornare al mio caso, io ho fatto la mia scelta sulla base del mio vissuto, dei miei sogni e dei miei parametri di giudizio. Per me un uomo che vive con un uomo non è una famiglia; lo è marito, moglie e figli ed è ciò che ho sempre sognato ed è ciò che mi rende felice, non certo stare con un uomo solo perché mi è capitato di provare attrazione fisica per dei ragazzi.
Per SkrAm:
Il mio concetto di errore e di famiglia è diverso dal tuo. Rispetto le tue opinioni e sono contento che ti trovi bene con te stesso e con la vita che ti sei scelto. Io, al contrario, sulla base delle mie esperienze e dei sogni che ho per la mia vita, considero, nel mio caso, un errore stare con un uomo; inoltre considero “famiglia” solo quella fondata sul matrimonio con la ragazza che amo e so che è ciò che voglio ed ho sempre voluto. E’ l’unico progetto di vita che mi renderà felice ed è quello che ho scelto.
Quanto alla Chiesa, essa è fatta di uomini. Anche i preti sbagliano come me e te. Anche loro commettono peccati, come tutti noi; l’importante è pentirsi e sforzarsi di non commetterli più.
Per Federico:
Non tiro fuori Dio per alimentare i miei sensi di colpa. E’ ciò che mi è capitato senza volerlo. Se solo avessi voluto, avrei evitato di sentirmi in colpa, il che mi ha fatto tanto soffrire.
Detto ciò, sono convinto di amare la mia fidanzata e di formare una famiglia con lei. Non ci sarà più nessun Sergio nella mia vita (a differenza di quanto fanno quelli che si tengono l’amante fino al matrimonio o addirittura dopo; io ho già detto basta da tempo a questi incontri).
Grazie per il consiglio di lettura. Leggerò quel libro.
Massi
Mi fai ridere sempre di più, io non condanno la chiesa ma parlo con cndizione di causa,sei un represso e se ti fa piacere pesare il contr<ario tanto meglio per te, e sinceramente non capisco come tu ti permetta di dire che noi non siamo una famiglia, resta nelle tue convinzioni ,noncercare più cose gay in internet, perchè, ciò fa pensare solo a quanto tale attegiamento possa essere ipocrita, ti ripeto,se sei arrivato a questo blog avrai fatto una ricerca dettagliata, e si se google potesse parlare, resta ancorato elle tue convinzioni nessuno te le toglie e nessuno vuole ledere questa tua moralità tanto fragile , ammetto che mi sono infervorato parecchio ma non per questo mi sento di chiedere scusa, tu hai cominciato offendendo il mio mondo nel peggiore dei modi ed hai finendo nello stesso modo,comeho detto nel primo commento mi sento come se fossi venuto a sputare a casa mia ,hai detto che le storie precedenti sono solo clichè, e questo mi fa capire che non hai avuto la sensibilità di capirne il senso, ma questo nonmi stupisce visto che da quello che si evince dal tuo vissuto , è un semplice vivere la tua sessualità e dare sfogo solo a quest' ultima,come la maggior parte dei cristiani attaccati alla chiesa come società e non al suo vero spirito sei molto bravo a puntare il dito a far valere i tuoi ideali bigotti e privi di senso,continui a vivere nel medioevo e continui a pensare che l' essere omosessuale sia legato solo al impulso sessuale,sono contento di una cosa però che fortunatamente non tutti facciano come te, tu ti sei scelto la vita facile e va bene per te, sei bianco eterosessuale e cattolico , stai sicuro che sei lo stereotipo dell' italiano perfetto,camperai 100 anni trnquillamente , quindi non ti preoccupare!!!
RispondiEliminaPerò ora mi chiedose se è un errore o un incideten di pecorso , perchè non hai detto nulla alla tua lei, per te è una cosa importante dopotutto, e hai omesso una cosa alla tua compagna , tutto sta iniziando nella menzogna...
Ti sembra onesto, ragionevole e cattolico tutto questo???
Baci baci... xD
Come già ripetuto diverse volte, non ho nulla contro le persone che si definiscono omosessuali. Ti rimando alla prima risposta per spiegarti i casi specifici in cui ho accostato la parola "schifo" agli omosessuali. Si tratta di casi particolari riferiti agli incontri che ho avuto e NON alla totalità degli omosessuali.
RispondiEliminaNon credo di aver puntato il dito contro nessuno. Io rispetto le tue scelte. Se io scelgo di vivere la mia sessualità nel modo che reputo più opportuno e che mi porti alla felicità, come la intendo io, non mi pare corretto che tu giudichi negativamente il mio percorso. Io ho sofferto e ho riflettuto su una sessualità ambigua ed ho fatto le mie scelte.
Non ne parlo con la mia fidanzata perchè non capirebbe. Certe cose vanno vissute per essere comprese.
Massi
Tu non dividi bene significato e significante, penso di non essere il solo ad aver recepito un tono che nemmeno riesco a definire nelle tue parole e nelle tue varie risposte,e mi dispiace che nemmeno tu abbia recepito bene le mie risposte e ancor più ,il vero senso di quello che voleva fare Francesco con questa rubrica...
RispondiEliminaSe guardi bene prima della tua storia c' è una foto forse non hai letto di lui , e prima ci sono altre storie di vita,forse non hai letto nemmeno quelle, qui si trattava di imparare ad accettarsi...
hai ragione io giudico male il tuo percorso , ma solo perchè le tue risposte una dietro l' altra parlano più di ogni cosa,permettimelo tu sei il tipo di persona per la quale io non riesco a provare alcuna forma di rispetto.
Rileggile con attenzionele tuee risposte e rifletti bene...
Io so cosa vuol dire cercare di fuggire da se stessi, e per quanto si corra veoce, quello che siamo prima o poi ci raggiunge,e credo di aver reso bene il concetto nella storia precedente alla tuaa.
Finisco dicendoti che un etero non, e ripeto NON è attratto nemmeno un po dal sesso con un' altro uomo perchè non è una cosa scritta dentro di lui, la storia della nuova esperienza è solo una scusa che definirei obsoleta,un etero non andrebbe mai come un' uomo come un gay non andrebbe mai con una donna, cio' potrebbe accadere solo se uno è veramente un pervertito , e siccome tu non mi sembri unpervertito , perchè per me resti un' omosessuale e nient' altro mi piace pensare che sei uno soltanto con tanta confusione in testa.
E cmq una buona parte di noi è passata per un certo tipo di trafila ,io fino ai 22/23 anni sono stato con donne e se rileggi la storia precedente alla tua ti accorgi che è stato un bel percorso difficile, qui non è una gara a chi ha avuto la storia più dura , qui si tratta di dare una spalla a chi sta cominciando a capire chi è , si tratta di evitare che qualcun' altro, cerchi ancora di ammazzarsi perchè è diverso, oppure che si reprima diventando un falso etero che che parta con tutti i buoni propositi, ma che poi ....
Stai pur certo che io non tradirò mia moglie. A differenza di quanto fanno quelli che si tengono l'amante o cercano di "divertirsi" fino alla fine, io ho già smesso.
RispondiEliminaScrivendo la mia storia volevo semplicemente mostrare un diverso punto di vista e un percorso di vita che approda a scelte differenti, non intendevo offendere nessuno. Se l'avessi fatto, chiedo di nuovo scusa. Chiamami pure omosessuale, se così ti fa sentire meglio, continua a credere che io alla fine starò ancora con un uomo, ma io sono fermamente convinto che ciò non avverrà, così come sono ancor più fermamente convinto che sarò felice della mia scelta perchè riuscirò a realizzare ciò che ho sempre sognato nella vita, cioè avere moglie e figli. Auguro anche a te di essere tanto felice col tuo fidanzato.
Massi
con un pò di cattiveria direi che spero che un giorno sergio e gli altri ti incontrino mentre sei al parco con la famiglia... sarebbe quantomeno imbarazzante. forse è meglio se informi prima la tua lei del tuo passato. ti ricordo che uno dei comandamenti ti impone di essere sincero, e tu non ti stai comportando da bravo cristiano. questo cattolicesimo fai-da-te è troppo comodo!
RispondiEliminae se un domani tuo figlio si scoprirà gay, che gli dirai: di reprimere gli istinti e vivere tutta la vita nell'infelicità?
è vero, tutti sbagliamo nella vita e abbiamo diritto al perdono e a riparare l'errore. per questo ti auguro di tutto cuore che l'errore non sia quello che farai tra 9 mesi, perchè ripararlo sarà più complicato.
ti anticipo i miei auguri per il lieto evento e per la vita.
So di non essere sincero (del resto non mi sono mai considerato santo, ho ammeso le mie colpe, la mia lussuria, menzogna e ignavia) ad omettere alcuni particolari del mio passato. Ma chi è senza peccato, scagli la prima pietra! Tu o tutti quelli che mi accusano di non essere sincero, non hanno mai mentito per quieto vivere? Io credo sia il male minore quando si tratta di mantenere l'equilibrio e la serenità della coppia, visto che si tratta di fatti riferiti al passato. Questa è la mia personale opinione.
RispondiEliminaSe avessi un figlio gay sarà lui a decidere della sua felicità. Così come io mi reputo più felice sposandomi, perchè ho sempre sognato moglie e figli, e vedo in questo il mio progetto di vita, mentre voi vedete il vostro progetto di vita accanto ad un uomo e senza figli, il mio ipotetico figlio gay sceglierà cosa sarà meglio per il suo futuro.
Aggiungo che reprimere gli istinti non equivale a vivere nell'infelicità. Se tu sei innamorato di un uomo, scegli di stare con lui tutta la vita, reprimendo l'istinto di saltare addosso agli altri che ti piacciono e che vedi passare per la strada. Allo stesso modo, un eterosessuale sposato sceglie di stare tutta la vita con la moglie e di non saltare addosso alle donne che vede in giro. Entrambi reprimete i vostri istinti, ma non credo siate meno felici nello stare con la persona che amate e con la quale avete scelto di passare tutta la vostra vita. Anch'io, sposandomi, scelgo di stare tutta la vita con mia moglie, reprimendo l'istinto di andare con gli uomini o le donne che mi attraggono. E' il concetto di fedeltà, ma non per questo sono meno felice.
Massi
per quanto riguarda questa frase:
RispondiElimina"considero “famiglia” solo quella fondata sul matrimonio con la ragazza che amo"
Credo che questo sia un modo molto riduttivo di vedere le cose... e sai perche?
per me la famiglia non e' solo:
uomo+donna = matrimonio = procreazione
Ho una sorella che sta con il suo compagno da 15 anni e hanno un bambino che ha da poco compiuto 6 anni tuttavia non sono sposati; non sono forse anche loro una famiglia nonostante la chiesa e lo stato non li vogliono considerare come tali?
Ho due amici (tutti e due maschi) che stanno insieme e convivono monogamicamente da 7 anni, per ovvi motivi non hanno figli ma hanno 2 cani che hanno richiesto attenzioni e cure come se non piu di un figlio considerando anche che uno dei due ha subito una delicata operazione; non sono forse una famiglia anche se stato e chiesa non li riconoscono?
il matrimonio non dovrebbe essere visto come atto votato a poter procreare anche perche allora sempre secondo anche quello che dice la chiesa anche una volta sposati si dovrebbe fare sesso solo per procreare e poi non farlo piu mentre sappiamo bene che non e' cosi.
mi fa ridere il pensiero su cui basta essere sposati per essere una famiglia....
tutti pensano che essere gay significa essere promisqui, infedeli, votati solo al sesso e alla sodomia.... ora io voglio dire.... ma quanti etero ci sono infedeli, che commettono anche se con donne la sodomia e soprattuto che si danno alla promisquita'?
considerando anche le proporzioni in base alla percentuale mondiale che vuole gli etero in maggioranza rispetto ai gay devo dire che ci battono allegramente.
pensando invece a quest'altra tua frase:
"Quanto alla Chiesa, essa è fatta di uomini. Anche i preti sbagliano come me e te. Anche loro commettono peccati, come tutti noi; l’importante è pentirsi e sforzarsi di non commetterli più."
non posso fare a meno di dire che questi preti, seppur uomini come me e te, sbagliano un po troppo spesso considerando i ruoli che ricoprono... inoltre la cosa all'ucinante venuta alla luce anche in diverse imboscate con telecamere nascoste e che quando certi preti, per non dire vescovi e via discorrendo, vengono beccati con le mani nel sacco riguardo ai loro imperdonabili vizietti, liquidano tutto dicendo che hanno chiesto perdono a Dio... a loro basta chiedere perdono o confessarsi fra loro e sono assolti, noi altri veniamo messi alla gogna e tacciati di essere pure un abominio
@SkraM / Volevi dire vengono beccati con le mani nel pacco !!!
RispondiEliminaXD
io è una vita che mento, che non sono sincero con chi mi sta attorno. ma le mie menzogne riguardano solo me, non ho messo in mezzo nessun altro. e verranno scoperte solo se lo voglio io.
RispondiEliminatu hai sergio, che non puoi controllare a vita, e che un giorno per ripicca potrebbe dire tutto. come pensi che la prenderà beatrice? magari chiederà la separazione, e poi il divorzio, e uno separato o divorziato non può prendere la comunione (anche se abbiamo visto che anche qui il cristianesimo fai-da-te imperversa). che ne sarà della tua vita cattolica?
bada, il mio è solo un consiglio spensierato: se sei veramente convinto che il tuo passato sia stato un errore e che non capiterà più, non dovresti aver vergogna di raccontarlo. parlane con la persona che ami prima che lo venga a sapere per vie traverse.
Per SkrAm:
RispondiEliminaNon sto dicendo che tua sorella non ami il suo fidanzato e i tuoi amici non si amino, ma semplicemente che per la mia vita non sogno quel tipo di rapporto. Io sogno un matrimonio, sogno moglie e figli. E' ciò che mi fa sentire bene, che mi fa vedere tanta luce e tanta fede nella mia vita. Così come tua sorella è libera di vivere col suo fidanzato ed anche i tuoi amici perchè è ciò che preferiscono ed io rispetto le loro scelte, io sarò libero di sposarmi? Se poi non considero la loro una famiglia, è solo perchè io do al matrimonio un valore religioso, ma non per questo lo impongo agli altri o li considero meno meritevoli. E' una mia convinzione e scelta personale che non impongo a nessuno.
P.S: Mi ero dimenticato di risponderti ad una domanda che mi avevi fatto i giorni scorsi. Sì, ho letto la tua storia e mi ci sono anche appassionato. Nel tuo rapporto col primo ragazzo che hai baciato ho rivisto un po' quello che ho provato con Sergio, ma è acqua passata... Per la cronaca, ho anche scoperto che abitiamo abbastanza vicini e lavoriamo ancora più vicini.
Per Lavega:
Non credo che Sergio voglia rovinarmi. Non sa nemmeno chi sia la mia fidanzata e, dopo il matrimonio, andremo a vivere vicino ai miei suoceri, a circa 40 km da casa mia e di Sergio (che abita poco distante da me).
Per maggiore precisione, i divorziati possono benissimo fare la comunione purchè non siano risposati civilmente o conviventi.
Ripeto che non intendo parlare con la mia fidanzata del mio passato. Non capirebbe; ho già visto come è andata a finire con la mia ex fidanzata, che aveva semplicemente dei dubbi e, nonostante avessi giurato e spergiurato che non sono omosessuale, lei non mi credeva. Figuriamoci se le avessi detto che avevo avuto degli incontri con dei ragazzi! Sarà il mio segreto e me lo porterò nella tomba.
Massi
Massy ma sai che non si giura il falso
RispondiEliminaPer Massi- Io non capisco come fai a guardarti allo specchio,ma non ti vergogni di te stesso?
RispondiEliminaLeggendo il racconto ho trovato tante incongruenze,condivido il pensiero delle persone che nei commenti hanno detto di non riuscire a comprenderti,e che non riuscivano a non arrabbiarsi con te.
Non sono estraneo a quelli come te,sono stato a letto con molti bigotti fanatici religiosi,che dopo un po a fatto compiuto mi hanno detto che erano etero sposati e che era solo per provare,sai io a quel punto cosa ho fatto?
Propio perchè il modo gay e differente da come lo intendi tu,io ho girato l' angolo e me ne sono andato,vedi io ho rispettato le loro fidanzate o mogli molto più di loro, tu hai tradito la tua prima ragazza con Sergio,e hai promesso che non lo farai più, ti ricordo che siamo fatti di carne e che non puoi giurare che non ci cadrai più,si dice che l' unica cosa sicuradella vita è la morte,e che per il resto non si deve mai mettere la mano sul fuoco.
Puoi assicurare che negli ultimi giorni se hai visto un' uomo carino,il tuo pensiero non è andato nemmeno un pò a qualche apprezzamento?
Ma sei Massimo o il Luca di Povia?
RispondiEliminaNon ci posso credere,nonho mai letto una cosa così ipocrita in vita mia e alla mia età di cose ne ho viste,E' vero per ogni passo avanti se ne fanno due dietro nella realtà omosessuale.
Ti vorrei psicanalizare secondo me potrei farti trovare un po di cuiete interiore, e non ti presenterei nemmeno la parcella.
Massi... in tutta sincerità di dico che dovresti pensare bene a quello che stai facendo.
RispondiEliminaPrimo per la tua ragazza, perchè dubito che riuscirai a esserle fedele; visto il racconto mi sembri ancora in preda agli ormoni!
Secondo evita di tirare in ballo i segni di Dio, chiunque saprebbe rigirare tutte le coincidenze che hai elencato facendo sembrare che una forza superiore non voglia che tu ti sposi.
Terzo, in quando persona che ha sempre cercato solo lo "svuotamento di coglioni", ti dico che in futuro è molto probabilme che ti capiti una persona che ti prende talmente tanto a livello mentale da mettere in discussione il tuo rapporto...questo perchè in fondo non hai mai affrontato in maniera seria la tua sessualità e non hai saputo accettarti, a prescindere dal tuo credo, dalle relazioni del momento, e dai sogni di famiglia che dici di avere, che probabilmente sono solo figli del retaggio culturale....
Mettiti in discussione, perchè no magari con un professionista....è quello che in fondo vuoi, altrimenti non avresti scritto la tua storia qui.
A sposarti fai sempre in tempo, ma almeno sarai sicuro di aver fatto una scelta consapevole.
Per Giovy:
RispondiEliminaEra un mdo di dire. Non ho giurato su Dio. Semplicemente ho detto ripetutamente e in tutti i modi alla mia ex fidanzata che non sono omosessuale.
Per Anonimo:
No, non sono quel Luca. Forse, però, la conclusione è la stessa. Ho scoperto che non sono il solo ad aver fatto un percorso del genere leggendo le storie del forum del blog omosessualitaeidentita.blogspot.com
Per Summ3rw1nd:
Sarò fedele a mia moglie. Ne è la prova il fatto che ho trovato la forza di rifiutare Sergio negli ultimi 3 mesi a difefrenza di quanto avessi fatto in passato. Se sono riuscito a rifiutare l'unico ragazzo che mi abbia veramente coinvolto, non solo a livello sessuale, so che ce la farò anche in futuro.
I segni di Dio sono quelli che sento forse per la mia educazione e coscienza. E' ciò che mi viene più spontaneo pensare.
Mi sono già messo in discussione negli ultimi 3 anni. Ho sofferto, ho fatto le mie esperienze e le mie riflessioni. Ho capito che la mia sessualità è un po' ambigua e non è come quella di tutti gli eterosessuali, ma, al tempo stesso so che sarei felice solo con moglie e figli. Vedo la mia vita solo così. Altri possono essere felici in modo diverso, io no. Vedo un futuro limpido, con tanta fede e luce solo con la mia fidanzata. E' ciò che naturalmnte più si adatta alla mia personalità e a ciò che ho sempre desiderato.
Massi
Non so Massi....ciò che hai sempre desiderato negli ultimi 3 anni ha subito molte variazioni.
RispondiEliminaTi sei posto la domanda di essere sincero in tutto e per tutto con lei, raccontandole i tuoi trascorsi degli ultimi anni? Non sto dicendo che "dovresti" farlo, ma sono curioso di capire come la pensi.
Io ti auguro che la scelta che farai si riveli quella giusta per te....però, ti assicuro che non te la voglio gufare, fedele per 3 mesi è una cosa, il resto della vita è un'altra.
Negli ultimi tre anni non sono sempre stato fedele e coerente. Del resto ho voluto provare, sono stato ingenuo, ma non mi sono tirato indietro. Mi sono tirato indietro, invece, dal voler capire tutto di me stesso. Di questo ne sono consapevole e sono stato accusato da molti. Mi chiedo però, chi, nel momento della felicità e della realizzazione dei propri sogni non eviti di indagare o di lasciarsi andare a dubbi che possono minare la propria serenità? Chi, felice con una persona con la quale condivide un progetto di vita, non ha remore ad evitare le tentazioni?
RispondiEliminaSo di non essere sincero al 100% omettendo alcuni fatti del mio passato, ma penso che nascondere queste cose sia il male minore per la nostra serenità e il nostro equilibrio di coppia e, egoisticamente, per me per essere felice col progetto di vita che ho sempre sognato.
Massi
Mi piace come hai risposto, posso non condividere a pieno alcuni punti, ma mi sembra la risposta di una persona con un po' di sale in zucca.
RispondiEliminaL'ultima cosa che mi sento di dirti è che non necessariamente il "capire te stesso" NON significa rinunciare a qualsiasi principio e diventare una macchina da sesso senza etica.
Per portarti un esempio io, da bisex, che probabilmente siamo nella hit parade degli incapaci di essere fedeli, sono convinto che nel momento in cui mi innamorassi di una persona non la tradirei....figurati che sono single ma dato che mi sono innamorato non mi sto nemmeno cimentando nel canonico "sesso per svuotamento di palle" perchè non mi soddisferebbe...
L'essere un uomo che vive nel giusto non dipende dall'orientamento sessuale, ma da come siamo veramente.
Sorvoliamo sull'italiano del mio ultimo commento pls ;-)
RispondiEliminaIl mio "capire me stesso" non mi avrebbe portato a diventare una macchina del sesso, ma ad abbandonare le mie certezze, cosa che, in questo momento della mia vita, non voglio fare (e probabilmente non lo vorrò mai fare). Ciò che reputo come miei sogni, che mi fanno vedere tanta luce nella mia vita non vale la pena di essere distrutto per le pulsioni sessuali di un momento.
RispondiEliminaIl concetto di "giusto" è molto soggettivo...
Massi
@Summ3rw1nd: ma non hai scritto tu "cuiete"! In ogni caso...sorvogliamo!! :D
RispondiEliminaBischero ;-) L'avevo notato anche io ma date le castronerie che scrivo non ho avuto le palle di farlo notare.
RispondiElimina12. Il macho, piuttosto che una puntata di "Amici della DeFilippi",sceglie la differita di uno spareggio-salvezza per la permanenza nel campionato
RispondiEliminaUISP, perché l'uomo vero vive di calcio e per il calcio.
13. Mai adoperare termini tipo "scemo", "stupido" o addirittura "sciocco". Il macho ha l'obbligo morale di utilizzare ogni qualvolta possibile la
parola "Minchia" e, non appena si presenta l'occasione, la frase "Vai a fare in culo, stronzo!".
Adatta a tutte le occasioni mondane, resta l'intramontabile "Ehi, testa di cazzo"
14. Evitare accuratamente gli analcolici fuori dai pasti. Chi si limita a bere un po' di vino o di birra a pasto, rischia la perdita della propria
identità maschile. Mentre il vero uomo beve solo alcolici, beve fino a che
e' in grado di ruttare senza sboccare e ripiega sugli analcolici solo all'ottavo giorno di permanenza forzata in un area desertica.
15. Fare il ruttino interno e' cosa da finocchione frustrato! Il rutto e'un'innocente espressione di salute e benessere da liberare in tutta la sua
potenza monsonica.
Se invece di leggere, imparare e farti i fatti tuoi, hai notato che le regole sono 15 anziché 16 come dichiarato, allora il tuo e' un caso
disperato di tipica "Curiosità femminile".
La mia prima impressione dopo aver letto il racconto (e prima ancora di aver iniziato a leggere i commenti) è stata di grande incertezza. E' surreale, mi sono detto. Ci sono così tanti stereotipi concentrati in così poche pagine da non apparire reale. C'è inoltre uno stile ed un'esprimersi che mi suona già noto, già incontrato altrove qui nel web. Quasi fosse un “volto familiare” per così dire. Una sorta di banale e forzato re-mix alla “Luca era gay”. E anche considerando le storture causate da questa nostra bimillenaria cultura sessuofoba, dove l'assurdo la fa da padrone e dove al peggio non c'è mai fine, non sta in piedi.
RispondiEliminaNon sta in piedi non solo per passaggi come questo:
“disse di avere 28 anni ed essere bisessuale e passivo. Non seppi mai il suo nome. Andai a casa sua, ha fretta, mi fece spogliare velocemente. Si mise un profilattico, il primo che vidi in vita mia. Mi chiese di succhiarglielo salendogli sopra, poi inginocchiandomi, infine mi spruzzò in faccia. Andò in bagno a lavarsi. Tornò e mi chiese di rivestirmi. Gli domandai di succhiarmelo, di masturbarmi o di leccarmi un po’, ma si rifiutò. Mi disse che, se volevo, lo potevo fare in bagno. Meno male che era attivo…”
dove la descrizione oltre che incongruente indugia in gratuiti e forzati dettagli da “racconto erotico” di bassissimo livello, ma anche e soprattutto per quello che scrivi poi qui nella discussione.
[... segue ...]
Omofobo non è solo chi le violenze fisiche le fa, ma anche e soprattutto chi fa quelle verbali, istigando e legittimando così gli autori di quelle fisiche.
RispondiEliminaOmofobo è soprattutto chi fa violenza a se stesso (e ai suoi simili) non accettando la propria omosessualità (omofobia interiorizzata) e violenta il suo prossimo (es. moglie e figli) coinvolgendola/i nei suoi personali problemi di non accettazione.
Omofobo è chi prevarica agli altri cose che invece per se stesso pretende (es. affetto, relazioni, matrimonio e prole).
Omofobo è chi afferma che tutti gli omosessuali disconoscono la chiesa (come se non sapessi l'enorme quantità di omosessuali credenti che ci sono).
Omofobo è chi sostiene che gli omosessuali disconoscono la famiglia fondata sul matrimonio (tutti, orfani a parte, abbiamo una famiglia alle spalle).
Omofobo è chi la religione la vuole imporre.
Omofobo è chi crede che l'omosessualità sia solo una fase della vita e disconosce una delle caratteristiche fondanti della persona umana quale l'orientamento sessuale.
Omofobo è chi pensa che solo lui abbia “grandi e alti” valori e disconosce quelli degli altri.
Omofobo è altresì chi crede che è solo lui a volere una vita “normale”.
Omofobo è chi addossa sempre, e solo, agli altri – colpe – che di fatto anche lui commette (“persone che mi hanno voluto usare”). Il tuo racconto documenta anche sin – troppo dettagliatamente – che anche, e soprattutto, tu hai usato quelle persone per il tuo piacere e per i tuoi scopi, pur sapendo di volere altro.
Omofobo è chi accusa gli altri di non aver “voluto ascoltare e comprendere” quando per sua stessa ammissione ha poco innanzi raccontato che: “Mi riempì la testa delle sue idee omosessuali, della lotta per il matrimonio gay, della necessità di scoprire la propria identità sessuale, cose di cui non me ne è mai fregato nulla.”.
Omofobo è chi preconfeziona finte storie di vita gay per screditare quelle reali.
Omofobo è chi si nasconde dietro Dio per legittimare lo stupro di sentimenti e vite umane necessarie a dare un senso alla propria esistenza.
Tutte queste tue scelte per “guardare avanti e costruire qualcosa di bello” per te stesso, incurante di tutte quelle persone che usi e che ti lasci dietro.
Tuo malgrado, le tue “pulsioni sessuali” ti accompagneranno in questo eccidio!
Adrian Gay
Magari fosse tutta un'invenzione. Eviterei tanti problemi e tanta sofferenza...
RispondiEliminaMassi
Hai 9 mesi di tempo per rifletterci su...
RispondiEliminagiusto giusto il tempo che occore ad una nuova vita per formarsi.
Adrian
Il mio problema è che alterno fasi in cui ci rifletto ed altre in cui ricaccio questa mia ambiguità nell'angolino più riposto della mia coscienza e riprendo la mia vita normalmente. E' ciò che mi viene più spontaneo quando sto con gli altri. Se mi balena il ricordo degli incontri con questi ragazzi e rifletto un po' più a fondo sulle mie preferenze sessuali ne provo vergogna e mi domando se non sia stata un'altra persona a viverle. E' come se si trattasse di uno sdoppiamento di personalità. Sono bravo ad illudermi e a nascondere a me stesso tante cose. Nei rari momenti in cui sono solo, specie se sono annoiato, i pensieri però riaffiorano per poi allontanarsi.
RispondiEliminaA queste fasi corrispondono anche gli incontri che ho avuto coi ragazzi. Non ho mai cercato, mi sono solo fatto cercare e solo nelle fasi positive della mia vita, ho sempre tergiversato ed accettato solo quelli che non rinunciavano, anche se non mi sono mai iscritto a chat gay (solo a Libero e Badoo) e non ho mai frequentato locali gay, quasi per restarne fuori, cosciente o non cosciente...
P.S. Mi sono accorto dela svista relativa all'ultimo incontro che ho avuto. Volevo dire che quel ragazzo si diceva passivo, non attivo, come ho scritto nella foga di raccontare.
Massi
Massi,
RispondiEliminaquesti due nuovi paragrafi che aggiungi alla storia della tua vita, finalmente lasciano trasparire una persona umana dietro a cotanti “tragici” eventi.
Scusami se sono così diffidente, ma da un po' di tempo a questa parte internet si sta popolando di ambigue figure che cercano in tutti i modi di gettare discredito sulle persone omosessuali, in un una specie di perverso gioco fatto di continui scambi di personalità.
Sempre più spesso mi imbatto in biografie tanto ambigue quanto surreali.
E la tua storia così come l'hai formulata mi appare surreale.
Tanta dovizia di dettagli “erotici” che avrebbero solo senso in un racconto porno.
Un “fuoco” religioso che ti fa apparire quantomeno come un fanatico settarista.
Personaggi sfuocati e senza carattere che popolano la tua vita e che tu liquidi con sommari giudizi.
Insomma, anche se la tua è una storia vera, purtroppo cambierebbe solo poco o niente quello che ho scritto sopra. Anzi, rileggendole tutte mi accorgo che non toglierei proprio niente.
Se sei veramente una persona reale che ha tutti questi problemi, considerata anche la relativamente giovane età che hai, mi verrebbe voglia di scriverti una risposta da padre a figlio. La risposta di un padre gay al proprio figlio. La risposta di un padre che curiosando nel web scopre inaspettatamente il dramma che sta vivendo suo figlio di cui non sospettava niente. Anzi... se avrai pazienza lo farò. Mi sembra un buono spunto... affrontare la tua storia di vita vista da un'ottica differenze.
[... segue ...]
Per il momento ti lascio con alcune considerazioni su cui, se vorrai potrai iniziare a riflettere:
RispondiElimina- intanto le persone non sono solo tutte etero o gay. Non solo esiste anche la bisessualità e l'asessualità ma anche una infinita serie di sfaccettature che fanno di ogni individuo una persona veramente unica e, oserei anche aggiungere, irripetibile.
Da quello che ci è dato leggere, tu nelle tue relazioni etero sinora non sei mai andato oltre il bacio e l'affetto. Quindi anche questo tuo aspetto è per te ancora tutto da scoprire. E non dimenticare di considerare anche quello che tu puoi dare all'altra e non solo quello che tu puoi avere.
Amare è volere il bene della persona amata sopra ogni altra cosa. Anche sopra il proprio personale bene ed interesse. Un paradosso: se realizzassi che la felicità della donna da te amata sia con un'altro uomo, tu amandola sinceramente la lasceresti libera per il suo bene?
. le esperienze omosessuali sinora avute, erano ancora tutte condizionate da bisogni erotico-fisiologici dove gli aspetti conoscenza, amicizia, sentimenti ed amore sono totalmente assenti. Fatto salvo solo il tuo Sergio per cui accennavi il tiepido nascere di un sentimento a cui tu non hai mai voluto dare una effettiva chance. Lavora anche sull'amicizia che dopo l'amore è il bene più prezioso.
Anche se dici di non voler più far sesso con gli uomini, nulla vieta che tu e Sergio siate buoni amici.
E se come tu stesso spesso ripeti, è proprio nelle fasi positive della tua vita che “ti fai cercare”... allora perché non investire quelle fasi in rapporti più umani, più sinceri... che non nuociano ne alla tua autostima ne a quella del tuo prossimo? Spendili con Sergio e non con il primo ignoto. Dai una chance anche a te stesso.
- ho letto alcuni passaggi in cui distingui i giuramenti fatti a Dio e quelli fatti alle persone, come se quelli fatti a quest'ultime siano di minor valore. Tu da buon credente dovresti sapere che Dio, in quanto Padre di noi tutti, non può che considerare un torto fatto ad uno dei suoi figli, che come un torto fatto a lui personalmente. E anche lasciando fuori la fede, questo lede oltre che le persone soprattutto a te stesso, la tua dignità, la tua credibilità, la tua stessa intima persona.
- se vuoi rendere serene e felici le persone che un giorno dipenderanno da te, compagna/o o figli che siano dovrai prima essere sereno e felice tu stesso. Ma se hai solo problemi, che cosa potresti dare a loro che non siano i tuoi problemi?
Avrei ancora moltissime cose da dirti e su cui faresti bene a riflettere... spero di poterti scrivere presto quella lettera a cui accennavo.
Adrian Gay
PS – Si, anche. Ma anche pure: “Mi chiese di succhiarglielo salendogli sopra,...” .
RispondiEliminaE anche “... infine mi spruzzo in faccia. Andò in bagno a lavarsi.” ha sporcato te e va a lavarsi lui?
Infine a uno che è appena venuto, andato a bagno e ripulito gli chiedi di farti quelle cose?
E leccarti... non saprei che dire... sono certo cose che nell'atto del rapporto sessuale si fanno... ma suona così male: dai leccami!
E nell'insieme è un eccesso di dettagli per una storia di vita. Poi fai tu... infondo siamo tutti in qualche modo diversi. Non è un giudizio morale. E' che non mi è mai capitata una persona simile.
Ne tanto meno io mai mi sentirei di chiedere. E ancor meno di raccontare anche se lo facessi.
(Autoironia: gratta gratta, sotto ogni gay c'è sempre un po' di cattolico!).
Il ragazzo del mio ultimo incontro andò a lavarsi. Anche lui era sporco, aveva eiaculato, poi mi portò un fazzoletto perchè mi pulissi. Nel frattempo mi ero eccitato e volevo concludere anch'io, ma non me ne diede a possibilità.
RispondiEliminaL'eccesso di dettagli: ripeto che l'ho scritto di getto, volevo sfogarmi in qualche modo. Rileggendo ciò che ho scritto, forse spiegherei meglio alcune parti relative al mio carattere e ai miei pensieri, che sono emerse nelle mie risposte, e toglierei alcuni particolari.
So che amare significa volere il bene dell'altra persona e, quindi, se sta meglio con un altro, è meglio lasciarla andare, ma credo che io non ne sarei capace. Forse non amo abbastanza e amo troppo me stesso e le mie certezze per lasciare che una persona se ne vada dalla mia vita. E' quello che ho fatto con la mia ex fidanzata per cui ho fatto di tutto, perdendo la mia dignità, perchè restasse con me ed è ciò che vorrei fare, probabilmente, con la mia attuale fidanzata, sposandola.
Quanto a Sergio, io provavo dei sentimenti per lui. E' stato lui a smorzare i toni quando io sono andato in vacanza e non rispondeva al telefono. Poi mi cancellò da facebook per poi ricontattarmi 4 mesi dopo, quando i rapporti tra noi ripresero. Io, prima e subito dopo le vacanze, ero disposto a iniziare qualcosa con lui, forse una relazione, volevo prendermelo come amante, il mio coinvolgimento non era solo sessuale, come con tutti gli altri, ma anche sentimentale, ma 4 mesi dopo era troppo tardi. Tutto era cambiato. La storia con la mia ex ragazza entrò in crisi e, come sempre mi accade nei periodi bui della mia vita, mi sentivo in colpa, lo considerai una punizione di Dio e allora allentai i rapporti con Lui. Era troppo tardi, non aveva saputo approfittare del periodo positivo della mia vita. Purtroppo è così, la mia psiche è troppo altalenante. E' anche per questo che apparivo e scomparivo nel mondo gay e comunque non volevo mai cercare direttamente dei ragazzi. La mia vita è dominata dalla paura e dai sensi di colpa.
Ieri ho iniziato a leggere il libro "Alexis o il trattato della lotta vana", sopra consigliatomi. E' terribile, mi rispecchia completamente.
Scrive "Il silenzio è la più grave delle mie colpe". L'ho commessa verso me stesso." Io non ho mai voluto indagare me stesso. arrivato ad un certo punto mi sono sempre fermato per non perdere le mie certezze.
"E' pericoloso per un adolescente sensibilissimo imparare a vedere l'amore attraverso i sogni delle fanciulle, anche quand'esse sembrano pure e lui stesso crede di esserlo". E' ciò che scrivevo sopra: mi sono sempre immedesimato nelle fanciulle dei romanzi ottocenteschi.
"Non si desidera ciò a cui si somiglia"
"La gente tesse l'elogio della purezza. Non sa quanto di torbido può contenere la purezza; e soprattutto ignora il candore della colpa". La mia vita è sempre stata dominata dai sensi di colpa e dalla paura.
Ieri mi son chiesto: Dio vuole per me una vita con moglie e figli perchè è quello che ho sempre sognato e la Chiesa vuole, ma la fantasia (e spero solo quella) va altrove, o una vita da omosessuale ma convinto e sincero?
Ancor più terribile chiedermi il perchè di quella domanda. Forse me la sono fatta per paura di andare all'inferno. Allora anche la mia fede non è sincera ed è solo paura?
Massi
Ciao Anonimo.. capisco la tua scelta e non ti preoccupare non ti scusare, non ne hai motivo.
RispondiEliminaSe per te non è un problema, preferisco cancellare i tuoi commenti che di volta in volta pubblicherai, per darti la possibilità di confrontarti pienamente in una pagina totalmente tua, che possa attirare l'attenzione dei lettori e anche le loro opinioni.
Quindi se li vedrai cancellati, sappi solo che li sto raccogliendo e non censurando, solo per darti la possibilità di confrontarti come hanno fatto tutti. ok?
Grazie per i complimenti al blog e non ti preoccupare se non ti sentirai di rispondere, se ti aiuterà solo leggere i commenti altrui, sarò contento di darti la possibilità. La tua storia verrà pubblicata come si deve il 22 ottobre. Grazie per la tua testimonianza, spero che presto tu possa tornare a sorridere
Francesco Sansone
Sono oltraggiato. Schifato. È ripugnante questa rubrica. È un porcaio! Non ho mai voluto leggere le storie di questa rubrica perché sono estremamente sensibile in questo periodo e temevo un crollo emotivo visto la mia empatia cronica. Ma dal momento che mi è stato proposto di scrivere la mia storia di vita gay, mi sono detto che forse sarebbe il caso di darci un'occhiatina e vedere un po' cosa e come hanno fatto gli altri.
RispondiEliminaQuesta di Massi è la prima storia che ho letto e i commenti -ad esclusione di quello di (In)consapevole- che sono seguiti mi hanno fatto venire il voltastomaco.
Un trucidamento in massa.
Dico io: solo perché Massi è lombardo? È cattolico? È bisex? L'omofobia e l'intolleranza partono proprio da quei commenti: se non sei monosessualmente gay ti massacriamo, se non stai con un uomo ti facciamo la pelle... se non sei ateo o comunista come noi ti facciamo nero! Ma che mi è toccato leggere?!
Ma vi rendete conto dello sforzo che è necessario per mettere su carta parte della propria biografia? Il lavorio di introspezione, di analisi? È doloroso. Ci sto provando e non è per niente facile!
Per poi cosa? Subire una denigrazione virtuale?
Me lo ripeto: ma che mi è toccato leggere?!
NB
Metto i puntini sulle I: per intolleranza intendo quella rivolta ai bisex, discriminati sia dagli etero che dai gay. Basta con queste idee obsolete di considerare i bisessuali come gay repressi o gay amorfi che codardamente rinnegano la loro omosessualità solo perché non la vivono pienamente.
Il vero bisessuale è già penalizzato di per sè dalla natura: privo di una chiara preferenza monosessuale, costretto a una condizione di perenne precarietà in bilico tra i due orientamenti sessuali di intensità fluttuante.
Se c'è un posto dove discriminazioni di RAZZA, SESSO, ETNIA, O ALTRO ANCORA non ve ne sono di certo è questo. e posso parlare pure per i MIEI LETTORI.
RispondiEliminaNon ho mai CENSURATO I COMMENTI e tanto meno CENSURERo' questo messaggio, perché finché potrò non priverò nessuno della possibilità di esprimere il proprio pensiero in virtà della libertà di parola o più semplicemente della LIBERTA'.
Cordiamente
Francesco Sansone
Racconti di vita... gay
Il mio mondo espanso.
la storia di massi era alquanto complessa, e per questo facilmente soggetta a pareri discordanti. non tutti la pensiamo allo stesso modo e non tutti ci esprimiamo pacatamente. per cui mi pare un pò esagerata la reazione di toby
RispondiEliminaE' nello spirito di una community, specie tra persone spesso poco comprese e considerate diverse, come gli omosessuali, farsi forza. Una storia in cui si cerca di vivere il messaggio proposto dalla Chiesa (spesso considerato dagli omosessuali un'imposizione insensata e l'ennesimo esempio di omofobia) e in cui un ragazzo che ha fatto esperienze omosessuali decide di sposarsi perchè ritiene il matrimonio la sua vocazione e il percorso verso la sua felicità, si presta facilmente ad attacchi in una community omosessuale in cui il coming-out e la voglia di vivere liberamente la propria omoesessualità è una conquista sofferta. Il mio intervento appare quindi discordante se non addirittura offensivo. Consapevole di ciò ho capito lo spirito anche dei commenti meno gentili. Accetto, comunque, ogni punto di vista, consapevole che ognuno fa il suo percorso ed ha il diritto di decidere autonomamente della propria vita.
RispondiEliminaMassi
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RispondiElimina