Un nuovo mondo - Venticinquesima Puntata

Nelle puntate precedenti
   Dopo essere rientrati dalle vacanze Fabrizio e Andrea hanno sostenuto il test d’ammissione all’università. Mentre Fabrizio è riuscito ad entrare nel corso di laurea, Andrea non ce l’ha fatta.
   La sera parlandone con Luca, questo gli propone di andare a parlare con il suo responsabile del negozio per farsi assumere come commesso. Finita la cena i due fidanzati tornano a casa, ma Fabrizio avverte che in Andrea qualcosa non va.
   La mattina del colloquio Andrea riceve la visita a casa di Luca il quale gli fa notare il suo atteggiamento sbagliato nei confronti di Fabrizio avuto la sera precedente a tavola. Finita la conversazione i due vanno al negozio e Matteo, il capo di Luca vedendo Andrea lo assume subito e il ragazzo inizia a lavorare quel giorno stesso. In più dovrà restare anche dopo la chiusura per pulire il negozio.
   Intanto Fabrizio ritrovatosi solo in casa dopo la partenza dei suoi, riceve la visita inaspettata di Daniel, suo ex compagno di squadra, che gli comunica di esser entrato pure lui nella facoltà di psicologia

- Sono qui per chiederti una cosa, considerando che settimana prossima iniziano le lezioni all’università, ti andrebbe di andarci assieme?

- Sì! Ci sto.

   Continuando a parlare Daniel gli rivela che durante la sua estate ha avuto un’esperienza del tutta nuova …

- Una di quelle che non ti aspetti di fare mai nella vita e che ti fanno capire molte cose.


Un nuovo Mondo
Locandina realizzata da Giovanni Trapani, tutti i diritti riservati

Venticinquesima Puntata




Fabrizio

- E che mai avrai potuto fare di così sconvolgente che ti ha sconvolto la vita? – Gli ho domandato con un po’ di curiosità

- Non so se posso dirtela … non so come potresti prenderla

- Se non me lo dici non lo saprai mai, poi se non te la senti è un altro discorso.

- No, no. Devo dirlo a qualcuno altrimenti scoppio. Infondo tu per qualche tempo sei stato il mio confidente di fiducia. – Ė vero, su questo Daniel aveva ragione. In passato io e lui eravamo stati molti amici e spesso restavamo ad allenarci anche oltre la fine degli allenamenti. Ci divertivamo davvero un sacco, poi da un giorno all’altro, la mia amicizia con Andrea e Massimo, ha fatto sì che mi allontanassi da lui e mi dedicassi completamente ad alimentare il rapporto con i miei amici.

- Se non puoi tenertelo più dentro, allora perché non lo dici?

- Sicuro che non penserai male di me?

- Io non penso male di nessuno. So che a volte non è un bene, ma è così. Forza, dimmi!

- Come ti dicevo ero in vacanza dai miei parenti. Una sera venni portato ad una festa chiamata “Festa d’Estate”. Non sapevo di cosa si trattasse e di quello che vi avrei trovato. Arrivai lì con un mio cugino che avevo da poco scoperto fosse gay, ma quando oltrepassammo il cancello, lo persi di vista. Non sapevo dove cercalo e mentre mi giravo, mi resi conto che si trattava di una festa per soli uomini dove tutto era permesso e così vidi che c’erano ragazzi ovunque che si lasciavano andare a rapporti sessuali senza preoccuparsi di farsi osservare dagli altri. Andai al bar e lì venni adescato dal barman che poi scoprii era uno degli organizzatori. Chiesi un 4 bianchi e mi lasciai corteggiare, anche se per me era tutto strano. Era la prima volta che un ragazzo ci provava così spudoratamente con me e che io ricambiassi senza scompormi, ma flirtando. Era un bel ragazzo, alto più o meno quanto me, sul metro e settantotto, con i capelli castani, un bel sorriso bianco e occhi castani a tratti verdi. Quel suo modo di fare, mi fece perdere il controllo e così mandai giù il drink e iniziai a non capire niente. Ad un certo punto un tizio si avvicinò a me e mi disse qualcosa all’orecchio. Non lo capii, so solo che all’improvviso si mise in ginocchio e iniziò a farmi a lavorare di bocca. Mentre mi trovavo in quella situazione, il ragazzo del bar venne e mi guardò con aria di rimprovero, mi disse una frase che mi offese e andò via. Dopo un po’ tornai al bancone del bar ma lui quasi mi mandò via. Così presi un altro 4 bianchi e andai a ballare. Ma ormai era entrato nella mia mente e così ritornai da lui per parlagli, ma questa volta non c’era. Parlai con un suo amico che mi disse che si era allontanato e così iniziai a cercalo. Quando lo trovai, lo beccai mentre stava facendosi fare la stessa cosa per cui mi rimproverò da un altro e così andai da lui e lo mandai al diavolo. Iniziai a bere non so quanti bicchieri, so solo che non mi reggevo più in piedi e così cercai un posto dove sedermi. Dopo un arco di tempo che non so ben definire, mi si sedette accanto. Io non capivo più nulla. Era tutto così confuso. Ero offeso a causa di un ragazzo che mi aveva rimorchiato e scaricato e la cosa era assurda. Non mi sono mai interessato ai ragazzi e non capisco come tutto quello fosse possibile, però sta di fatto che finii a letto con lui, facendo il sesso più bello di tutta la mia vita.
Quando finimmo, restammo abbracciati e gli dissi che per me era la prima volta. Lui reagì in una maniera strana. Prima disse “Oh cazzo! Non è possibile un verginello” mettendosi una mano fra i capelli e lasciandosi andare ad un sorrisino incredulo, ma poi mi strinse a se’ e mi disse “spero non ti sia fatto male. Dai vieni qui” e la mia faccia si appoggiò al suo petto. Quando la serata finì ci salutammo, io ritrovai mio cucino, più fuori di me, e andammo via. Il giorno dopo tornai in quella villa a cercarlo, ma mi dissero che non c’era più, che dovette partire d’urgenza per un qualche problema in famiglia. Rimasi deluso e gli ultimi giorni li passai pensando a lui e allo stesso tempo con la voglia di andare via. Non sapevo come cercarlo, come rintracciarlo e così restare lì era davvero dura.

- Non hai provato su Facebook?

- Il fatto è che so solo il suo nome, Manuele, e niente più.

- Ci pensi ancora?

- Sì. Ė diventato una vera ossessione per me. Non riesco a non pensarlo.

- Vedrai Daniel se è destino vi ritroverete

- Tu dici?

- Sì! Ne sono certo.

- Ti ringrazio per essere stato così comprensivo con me

- Ma non dirlo neppure per scherzo. Anch’io devo dirti una cosa che riguarda me e Andrea. - E così ho iniziato a raccontargli tutto quello che ci era successo dal nostro primo ti amo a tutto il resto fino agli ultimi episodi successi. – Non è riuscito ad entrare a psicologia e da oggi lavora come commesso in un negozio di abbigliamento. Sono felice per lui, però avverto una strana sensazione.

- Di che tipo?

- Non so spiegartela, so solo che qualcosa sta cambiando e io non so che fare per evitare tutto ciò.

- Vedrai si sistemerà tutto. Dopo tutto quello che mi ha raccontato, vedrai che si sistemerà tutto.

- Lo spero.

Continua …


P.S. VI invito a leggere la pagina "Le Rubriche" per vedere le novità che da ottobre riguarderanno il blog.