Un nuovo mondo - Ventiduesima Puntata


Locandina realizzata da Giovanni Trapani, tutti i diritti riservati

N.B Vi invito a leggere il nuovo articolo dedicato a "Io: Nella gioia e nel dolore"Francesco Sansone si racconta  di Armando Fusco

Un nuovo mondo
Nelle puntate precedenti

   Fabrizio e Andrea rientrati dalle vacanze con Albero e Luca, hanno sostenuto il test per l’ammissione all’università di psicologia. Dopo due settimane Fabrizio riceve una lettera in cui gli viene comunicato di essere entrato al corso di laurea. Chiama subito Andrea e insieme decidono di festeggiare la bella notizia, però quando i due si incontrano Andrea mostra al suo fidanzato una lettera. Ė la comunicazione dell’università.

- Guarda?

- Ė quello che penso?

- Sì! Andiamo al vecchio capannone. Voglio aprirla lì assieme a te.

   Arrivati al capannone, dove si sono detti “ti amo” per la prima volta, Andrea apre la busta

- Andrea? Perché non parli? Che cosa c’è scritto?



Ventiduesima Puntata



- Forza Andrea che aspetti? Dimmi che c’è scritto!

- Non ce l’ho fatta!

- Co - cosa?

- Non ce l’ho fatta.

- Ma come è possibile?

- “Siamo spiacenti di comunicarle che il suo testa d’ammissione non è stato superato con successo. Se vuole può ritentare di accedere al corso di laurea l’anno prossimo.”

- Ma non è possibile! Ci deve essere un errore.

- Fabrizio non c’è nessun errore.

- Mi spiace, non so che dire.

- Non dire nulla. Dai! Andiamo a festeggiare, non devi rovinarti la felicità per colpa mia.

- Ma io … veramente… non mi sembra opportuno festeggiare …

- Non dire sciocchezze. Forza, andiamo.



   Rientrato a casa verso le sei, non potevo non pensare alla brutta notizia che aveva ricevuto Andrea e anche quando eravamo assieme, nell’aria non c’era quella spensieratezza con cui si dovrebbe passare una giornata di questo tipo. Mentre facevo la doccia, non riuscivo a togliere dalla mente la sua espressione durante la lettura. I suoi occhi, prima felici, lentamente lasciarono spazio prima allo stupore e poi alla delusione. Quando poi la sera ci rincontrammo per andare a cenare assieme ad Alberto e Luca, benché facesse di tutto per non far trasparire la sua amarezza, gliela si leggeva chiaramente.

- Ciao ragazzi. Aspettate da tanto tempo?

- No Luca, tranquillo. Siamo appena arrivati - gli ha risposto Andrea apparentemente sereno. I due durante le vacanze si sono affiatati molto. Hanno molti punti caratteriali in comune e questo gli permetteva di confidassi. Se dico che Andrea in Luca ha trovato quel fratello maggiore che non ha mai avuto, non direi una stupidaggine.

- Andrea sai che non mi inganni. Che è successo?

- Beh veramente …

- Non ha superato il test all’università. – Non appena ho finito di dirlo, Andrea mi ha fulminato con lo sguardo. Era da tempo che non lo faceva e la cosa mi lasciò perplesso. Alberto che si era accolto di questo, prese la situazione in mano e disse che era meglio prendere posto al tavolo. Seduti come facciamo sempre, io di fronte Alberto e Andrea di fronte Luca, siamo rimasti un attimo in silenzio.

- E che pensi di fare adesso? – Gli ha chiesto Luca

- Non lo so, penso che mi metterò a cercare un lavoro.

- E sai già in che campo?

- Beh .. veramente … non ci avevo pensato fino a questo momento. Era una cosa che non rientrava nei miei piani.

- Lo capisco, però adesso devi andare avanti. Lo so è stata dura per te non avercela fatta, però non ti abbattere. Scoraggiandosi non fa bene.

- Lo so ..

- Bene! Se vuoi nel mio reparto cerchiamo un commesso, se per te va bene posso parlare io con il responsabile e già da lunedì potresti iniziare.

- Dici sul serio?

- Certo. Tu domani verso le dieci vieni a trovarmi al negozio, porta un curriculum e andiamo a parlargli.

- Mi sembra una buona idea Luca. Avete visto ragazzi che tutto si risolve? Certo non è quello che avresti voluto fare, però potresti metterti i soldi da parte e avere un’indipendenza tutta tua – ha detto Alberto inserendosi nella discussione fra il suo ragazzo e il mio.

- Io speravo che Andrea si iscrivesse in un corso a numero aperto, sostenere degli esami e poi l’anno prossimo risostenere il test e una volta entrato farsi convalidare le materie.

- Non ho intenzione di studiare inutilmente materie che non mi interessano. Preferisco fare come ha detto Luca, e poi un po’ di soldi in più mi servirebbero.

- Ok, fai quello che meglio credi, lo sia che ti appoggio sempre.

- Lo so. Comunque ti spiace se domani vado da solo da Luca? Dovresti aspettare fuori e con questo caldo è meglio evitare.

- Ma veramente può entrare pure lui. Certo magari non durante la chiacchierata con il responsabile, ma può dare un’occhiata in giro nel negozio intanto.

- No è meglio così, non lo pensi pure tu Fabrizio?

- Sì, sì. E poi domani devo andare a fare delle commissioni per l’università. Quindi non potrei.

- Infatti . Lui ormai deve pensare all’università. Dai ordiniamo?

 
   Non avrei mai pensato che Andrea dicesse di non volermi lì con lui. In passato non lo avrebbe mai fatto e la cosa mi ha dispiaciuto molto, ma per non darglielo a vedere, ho inventato la storia delle commissioni. Sotto casa ci siamo fermati per salutarci e ho avuto l’impressione che volesse scappare.

- Beh, allora domani fammi sapere come è andata, ok?

- Tranquillo Fabri’ sarà la prima cosa che farò una volta uscito da lì.

- Ok. Allora buona notte. Ah domani sera dormi da me, vero?

- Certo! Come mai sta domanda? Ė ovvio che dormo da te

- No, è tanto per essere sicuri.

- Dai scappo. Un bacio. Ti amo

- Ti amo anch’io – se ne è andato senza nemmeno aspettare che finissi la frase. Non sapevo che fare e tanto meno riuscivo a capire cosa stesse succedendo dentro Andrea. Sono salito in a casa e mettendomi sul letto, ho soffocato le lacrime per non far sentire ai miei che stavo piangendo. Avevo dentro la sensazione che qualcosa stesse cambiando e io non potevo fare nulla per evitarlo.



Continua …