Racconti di vita... gay: Vincenzo

Se anche tu vuoi condivide la tua storia, mandala via e-mail a raccontidivitagay@hotmail.it e così potrai leggerla su il mio mondo espanso e far confrontare chi legge e perché no, confrontarti tu in prima persona.  

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Vincenzo
 Ciao mi chiamo Vincenzo, e come tanti ragazzi che vivono a pieno questo mondo fatto di delusioni di ogni genere, voglio farvi conoscere alcune cose che hanno fatto parte di un percorso un po’ tormentato ma portato a buon fine....

   Nessuno è perfetto, ognuno è ciò che vuole essere e non è un genitore che può impedirti di vivere la vita per come vuoi (o come sei), ma solo noi possiamo essere ciò che vogliamo. La nostra “diversità” ci porta ad essere sensibili, il che a volte è un male a volte un bene.

   Nella mia vita, dai miei 12 fino ai 23 anni, ho avuto tante delusioni, dalla morte di mio padre fino alla confessione a mia madre sul mio essere “diverso”, alla perdita dei miei amori. Ė vero ognuno ha le proprie esperienze nella vita, ed io vi posso assicurare che nonostante tutte le cose brutte che mi sono capitate, solo una mi è rimasta impressa e riguarda il mio coming out. Quando dissi a mia madre che ero gay, le sue uniche parole per un annetto sono state "MI FAI SCHIFO". Il nostro mondo, in fondo, visto dagli occhi di un genitore è completamente diverso da come lo vediamo noi e molto spesso una crisi è tutt'altro che pura follia. Sono stato per molto tempo fuori da casa e i rapporti con mia madre erano quasi del tutto rotti. Prima della confessione era mia sorella quella che diceva "se avessi un fratello gay lo butterei dal balcone e poi mi ci butterei io” , mentre mia madre era quella che affermava che “se avessi un figlio gay l'ho accetterei", beh alla fine posso solo dirvi che tali parole si sono capovolte. Mia sorella, infatti, mi accettò subito mentre mia madre no. Il vero motivo per cui non mi accettava era dovuto alla visione che lei aveva del nostro mondo. Ai suoi occhi appariva schifoso, e molto spesso anch’io ho pensato la stessa cosa, perché sotto determinati punti di vista è così ed è inutile negarlo o far finta di niente, ma tutti noi siamo diversi ed è la nostra diversità che da un contributo al nostro mondo ed al nostro futuro. Alla fine mia madre ha capito che non tutto il male viene per nuocere e che nessuno è perfetto nel suo essere. Ha anche capito che non tutto questo mondo è da buttare, perché se ci sono io, ci saranno altri che sono uguali o simili a me. C’è da dire che mia madre è un tipo molto religioso ed un giorno, per capire la sua fissazione su determinati punti, mi sono messo a leggere un suo libro e, sfogliando pagina per pagina, ho scovato una lettera, scritta in prima persona, che racchiudeva molte parole e di cui vi riporto qualche riga:
Continua sotto...
   “Ricordi quando eri piccolo? Ricordi quando cascavi sempre a terra e ti facevi male? Beh, in quel periodo pensavo che solo io potevo tirarti su... ma mi sono sbagliata. Hai cominciato ad alzarti da solo e lì ho capito che eri diverso...che nessuno mai poteva riuscire a farti del male. Non piangevi mai, non chiedevi mai ed anche se non hai chiesto mai, io sono riuscita a darti quello di qui avevi bisogno. Ho fatto anche da padre, ma mai nessuno è venuto da me e mi ha detto posso aiutarti? L'unico che mi aiutava eri tu con i tuoi sorrisi che riuscivano a farmi capire che l'unica cosa per cui contava andare avanti eri tu. Anche quando mi hai detto di essere diverso, non lo pensavo minimamente, ma ringrazio Dio per avermi dato te. Non pensavo potessi riempirmi la vita in questo modo, e se prima ero vuota, ora, dopo mezzo secolo, ho capito che la vita mi ha riservato la creatura più bella di cui avessi mai avuto bisogno.

Quando eri piccolo riuscivo a guardare solo nei tuoi occhi e dentro di me dicevo chissà cosa starà pensando? Adesso che riesco a guardare nella tua anima e nel tuo cuore, non mi faccio più questa domanda perché sono sicura che quello che pensi tu non potrà mai essere paragonato a quello che ho io per la testa...

Nella mia vita ci sei tu ,ma nella tua vita manchi solo tu...

Ti voglio bene piccolo mio”

   Per finire voglio dirvi una cosa che spero possa esservi di aiuto:
   Solo io riuscirò a sentire il vento che sfiora il mio viso mentre cammino, perché io sono “diverso”, perché io valgo, e perché mai nessuno riuscirà ad eliminare la mia anima, il mio modo di essere. Solo io posso smontarmi e rimontarmi in un respiro, perché solo io ne sono capace.


Continua sotto...
Puoi limitarti a guardare e a sorridere perché solo questo sai fare. Solo le persone forti non sorridono mai. Non potrai mai avere le mie ali, perché questa volta non le donerò più a nessuno, perché se voli, voli da solo per l'eternità, perché guardando la luce che sfiora il tuo viso, non potrai mai vedere realmente chi ti trovi davanti, perché sei solo abbagliato dalla superficialità. Puoi darmi tanto, ma io riuscirò sempre a darti di più, perché solo io ne sono capace … e se solo pensi di potermi guarire dalle mie ferite, beh ti sbagli, perché solo io saprò quando saranno guarite non tu, perché tu non sai niente di me. Solo io posso.

Superate l’erronea convinzione che qualcuno possa capirvi, solo voi vi conoscete bene ed è da voi che dipende la vostra vita e il vostro modo di vivere.

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