Un miracolo di Natale

Premessa dello scrittore

Eccomi qua, non potevo mancare per fare gli auguri a tutti voi e ovviamente non posso che non farli alla mia maniera, tramite un racconto. Un racconto tipicamente natalizio, scritto per l'occasione e che può sembrare banale, ma in fondo a Natale siamo tutti un po' banali e felici di esserlo. Augurandovi un Felice e Magico Natale, vi saluto e spero che la gioia del Natale invada tutti voi.
Francesco Sansone

Ė arrivato quel periodo dell’anno in cui tutti si promettono di essere più buoni, sperano di avere più fortuna e desiderano più serenità. Ma se tutti se lo augurano, non è detto che tutti ne possano usufruire. Fra tutti coloro che sperano di avere una buona stella, ci sono due ragazzi che, nonostante tutti i loro sforzi , sembrano destinati a non ricevere mai un colpo di fortuna. Ma a Natale, si sa, tutto è possibile e prima o poi la fortuna gira e quando meno ce lo aspettiamo la vita cambia senza rendersene conto.
Federico e Giorgia, sono due ragazzi che si amano ormai da tre anni e in questi anni ne hanno passate e superate di ogni tipo, ma ancora la loro strada è lunga e tormentata.
Federico è una ragazzo figlio del tempo in cui viviamo, cerca ancora un lavoro, benché la laurea sia nel suo cassetto ormai da un anno, non ha trovato il lavoro che gratifichi i suoi studi, ma ciò non significa che non si sia messo in gioco con la vita, ma la vita s’è presa gioco di lui. Ha fatto tanti di quei lavori offerti dai Mangiafuoco del caso, che dopo averlo sfruttato gli hanno dato un calcio nel culo e neppure un soldo per la fatica fatta. Federico, però continua il suo sogno, continua a realizzare disegni, continua a dipingere e a fare tutto ciò che la sua la sua arte in lui innata, sa creare.
Giorgia è pure lei laureata e come Federico si arrangia, sperando prima o poi di mettere in pratica i suoi studi.
I due, che dopo un’estate passata lavorando fuori dalla loro città, per portare a casa un po’ di sordi per l’inverno, sotto queste feste però i soldi sono finiti, e nessuna risposta è arrivata dalle aziende a cui hanno inviato i numerosi curricula.
Sono scoraggiati, pensano all’affitto della casa da pagare, al frigo vuoto , alle bollette e pensano che il Natale quest’anno non arriverà mai. In più Giorgia non sta bene, ha problemi a respirare a causa della sua asma, che negli ultimi giorni non le da tregua, ma non vuole dire nulla a Federico, per non farlo preoccupare, anche perché nei suoi occhi legge il suo senso di fallimento. Giorgia aspetta che lui esca a prendere un po’ d'aria, per buttarsi a letto per cercare un po’ di benessere, ma oggi succede qualcosa che la stessa ragazza, non poteva immaginare. Ad un certo punto, la ragazza ha una crisi asmatica che non riesce a controllare, si alza da letto per arrivare alla macchinetta per l’aerosol, ma non ce la fa e crolla sul pavimento. Dalla porta, intanto, qualcuno bussa intimando di aprire. E' il padrone di casa venuto per prendere i soldi dell’affitto che già troppi giorni i ragazzi hanno rinviato di pagare. Continua a bussare, la ragazza cerca di farsi sentire, ma la voce non riesce ad uscire e decide di far cadere il vaso accanto a lei. Sentendo il rumore, il proprietario di casa, grida ancora più forte di aprire e quando nessuno risponde, prende le chiavi dell’appartamento e apre la porta. Quando entra trova Giorgia senza sensi e chiama l’auto ambulanza.
Intanto Federico è per strada senza sapere nulla che continua a entrare e ad uscire dai negozi lasciando il suo curriculum. Già perché mentre fa credere a Giorgia che esce per respirare, in realtà cammina per le strade lasciando i suoi dati nei vari negozi, ma la risposta è sempre no a causa di una crisi mondiale che ha bloccato tutto. Ė l’ora di ornare a casa, e lo sconforto lo assilla come sempre, ma prima di avviarsi decide di provare in un altro negozio.
Intanto Giorgia viene portata sull’autoambulanza che parte a sirene spianate. Federico tornando a casa, vede l’ambulanza svolazzare a tutta velocità sotto i suoi occhi e si chiede cosa mai fosse successo, chi ci sia sopra quella vettura. Si ferma al panificio, compre due pani, un po’ di biscotti per il the, bevanda che i due ragazzi amano bere la sera davanti alla tv. Va a pagare e dice al proprietario del negozio di voler saldare il conto aperto qualche tempo fa. Il panettiere chiude se ci fossero delle novità e il ragazzo risponde – Ė Natale e non si soffre più- e pagando saluta e si avvia verso casa e pensa a quando Giorgia gli dirà - sei tornato? Mi sei mancato – come fa sempre quando rientra a casa.
Davanti al portone di casa, vede la gente che parla della ragazza portata in ospedale, ma Federico, benché fosse interessato a scoprire chi fosse, non presta attenzione, voleva solo rientrare e gridare a Giorgia è Natale. Sale le scale e vede i suoi vicini che parlano, e quando questi lo vedono, gli vanno incontro e gli dicono di correre subito all’ospedale. Il ragazzo, lascia cadere i pani e i biscotti e dicendo – adesso no- scende le scale e corre dalla sua Giorgia.
Quando entra al pronto soccorso, incontra il proprietario di casa che, raggiungendolo, gli dice di farsi forza.
- Perché devo farmi forza? Che succede, dov’è Giorgia, me lo dica, mi risponda? - chiede in lacrime il ragazzo
- Giorgia adesso è dentro, la stanno visitando, ma quando è arrivata qui era in critiche condizioni, non respirava più.
Mentre l’uomo da una pacca sulla spalla di Federico, esce il medico, dicendo che Giorgia, è stata ricoverata in terapia intensiva e che bisogna sperare in un miracolo, perché i suoi polmoni erano completamente chiusi al suo arrivo.
- Ma lei non s’è accorto di nulla? Dalle analisi, si vede benissimo che ha avuto diversi attacchi negli ultimi quattro giorni - chiede il dottore
- No veramente non mi sono accolto di nulla, quando ero in casa.. mi sembrava .. era serena.. insomma stava bene, non mi ha mai detto nulla.
- Strano.. comunque dobbiamo solo sperare – detto questo il medico se ne va, lasciano Federico con il proprietario di casa.
- Guarda Federico.. per quanto riguarda l’affitto … Be’ puoi..
- No ha ragione, oggi stesso sarei venuto a parlarle per chiederle ancora un mese di pazienza, perché oggi ho trovato un lavoro e avrei pagato tutti gli arretrati.
- Stefano, io volevo dirti.. che potevi prenderti tutto il tempo che ti serve, però stando così le cose, ok tra un mese ne riparliamo. Adesso devo andare, però se per te non è un problema, domani io e mia moglie possiamo venire qui a farvi compagnia, infondo domani è Natale, no?.
- Ve ne sarei grato. Non vorrei disturbarvi però …
- Non dire più nulla, ci fa piacere
- Grazie mille – dice il ragazzo. – Adesso vado da Giorgia.
- Sì,vai pure.
Federico si dirige, verso la camera di Giorgia e la vede nel letto, con tanti fili che la legano alle macchine con le quali può respirare. Si avvicina a lei, si mette in ginocchio davanti al suo letto e le stringe la mano. Da una finestra arriva il canto di un coro che intona le note di una canzone di Natale, mentre l’orologio segna la mezzanotte e gli infermieri nella loro saletta, stappano una bottiglia di spumante e si scambiano gli auguri. Intanto Federico è ancora seduto al fianco di Giorgia e inizia a parlare.
- Amore, è proprio vero, noi non ci meritiamo nulla. Non so perché ma non riusciamo ad esser felici. Adesso che ho trovato un lavoro e potremo esser felici, tu stai in queste condizioni. Abbiamo fatto di tutto per riuscire a vivere serenamente, ci siamo fatti un culo quanto una casa, per cosa? Babbo Natale se è vero che esisti, aiutaci a vivere sereni, aiuta Giorgia a tornare da me ti prego.
Due infermieri si avvicinano a lui. Uno tiene in mano la bottiglia di spumante e l’altra i bicchieri da riempire.
- Signore, vuole un po’ di spumante? – chiede l’infermiera avvicinandosi a Federico
- No, grazie, siete molto gentili, ma non ho niente da festeggiare oggi.
- Non dica così, non si scoraggi, abbia fede. Lo sa che a Natale tutto è possibile?
- Sarà, ma ormai non ci credo più.
- Su non dica queste cose, continui a sperare.. in fondo la magia del Natale è imprevvedibile. Non smetta di crederci. Su! Beva un bicchiere con noi.
Federico segue i due infermieri e si unisce a tutti i parenti dei pazienti ricoverati e brinda con loro. Quando questi iniziano a cantare, il ragazzo preferisce ritornare da Giorgia e scoppia in lacrime. Una di queste scende lungo la guancia di Federico, per cadere poi sulla mano di Giorgia. Federico, per stare ancora più vicino a Giorgia decide di appoggiare la tua testa sul petto della sua amata e chiude gli occhi, quando uno scintillio proveniente da fuori, lo fa sobbalzare, e inizia a fissare la finestra.
- Federico, amore mio non piangere più, sono qui con te – Federico si gira e vede che la sua Giorgia è sveglia e gli sta parlando, l’abbraccia stretta stretta a se’.
- Amore mio.. sei tornata.. sai ho trovato un lavoro, potremo stare tranquilli, senza più problemi. Sono così contento.
- Amore hai visto, quest’anno Babbo natale non s’è scordato di noi. Buon Natale Stefano.
- Buon Natale amore mio.