Marco Profeta: «"Sono il cattivo" è uno sguardo profondo sul mio passato»


Durante la settimana lo vediamo per le strade a raccogliere i “fox populi” per il programma di Tv8

“Ogni Mattina”, condotto da Adriana Volpe e Alessio Viola, ma Marco Profeta è principalmente un cantautore di talento, dalla spiccata sensibilità.


Il suo ultimo singolo “Sono il cattivo” è un viaggio introspettivo, in cui Profeta si interroga che fine abbia fatto quel suo io bambino, bisognoso di essere “salvato”,  dimenticato durante la crescita. Il brano, però, è anche uno sguardo alla società di oggi che ci vuole sempre più concentrati sul fare e meno nell’essere.


Un brano intenso e intimista che la voce delicata di Marco entra dentro al primo ascolto, così come i suoi brani precedenti, fra cui la dolcissima “Ninnannanna”.


L'intervista

D. Marco, da pochi mesi è uscito il tuo ultimo singolo “Sono il cattivo”. Un brano in cui racconti quanto si è sempre più concentrati sul fare e meno nell’essere.  Una riflessione, questa, che ti ha spinto a definirti “il cattivo”. Perché?

R. Sono il cattivo è uno sguardo molto profondo sul mio passato...è stato difficile per me cantarla perché tocca le mie “corde deboli”. Siamo sempre concentrati sul futuro ed affannati a raggiungere obiettivi, spesso dimenticandoci di vivere pienamente il presente e collezioniamo “errori”. Mi sono guardato sotto una prospettiva diversa e nel mio passato ho trovato un bambino ferito che per difendersi, crescendo, spesso è diventato “il cattivo”. Saperci amare è fondamentale per amare anche gli altri.


D. Questo viaggio interiore, hai affermato in precedenza, ti ha permesso di ritrovare quel bimbo fragile che chiedeva di essere “salvato” e che avevi dimenticato crescendo. Ci spieghi che bambino eri e da cosa dovevi essere “salvato”?

R. Ricordo di essere stato un bambino molto sensibile, attento ai dettagli emotivi degli altri, osservatore e curioso. Le figure adulte  che avevo attorno non sempre interpretavano nella maniera corretta la mia sensibilità. Ma io ero troppo piccolo per comprendere di non essere nel torto e spesso mi sentivo sbagliato. A volte vorrei una macchina del tempo per tornare indietro e dire a quel cucciolo di uomo che era nel giusto… salvarlo.


D. In quale  degli aspetti di quel bimbo, oggi, non ti riconosci più?

R. Posso definirmi una persona coerente. Sono rimasto come ero, solo senza capelli e con la barba! (ride, ndb)



D. La situazione che stiamo vivendo non è certo facile. Il coronavirus ha cambiato la nostra quotidianità  e ha penalizzato tanti settori. Fra questi il mondo della musica, e dello spettacolo in generale, è quello che più sta soffrendo anche in questa seconda ondata di contagi.  Ci spieghi cosa significa tutto ciò per un artista?


R. Io ho la fortuna di  essere avvocato e di svolgere anche altro oltre la musica, che rimane la mia più grande passione, quindi non sto, ad oggi, patendo l’inferno che gli artisti ed i lavoratori del mondo dello spettacolo stanno attraversando. Leggo negli occhi di chi conosco e lavora nell’ambito del mondo dello spettacolo paura, frustrazione, impotenza, preoccupazione.

D. Molti tuoi colleghi hanno espresso il malumore per la mancata incisione con cui il governo si sta occupando dello spettacolo. Tu di che avviso sei?

R. Mi piacerebbe che i nostri governanti potessero leggere negli occhi di questi artisti quello che vedo io. Magari potrebbe essere lo spunto per dare un segnale forte.


D. Se ci stai, vorrei spostare un attimo l’attenzione su un altro aspetto della tua carriera: la tv. Durante la settimana, infatti,  ti vediamo nei “fox populi”,  all’interno di “Ogni Mattina, il programma  di Tv8 condotto da Adriana Volpe e Alessio Viola. Durante i servizi in cui chiedi alle gente comune cosa pensa di un determinato argomento. Ci racconti questa esperienza?

R. Adriana è la mia migliore amica e da vent’anni condividiamo tantissimo. Mi ha voluto a bordo in questo meraviglioso progetto, dove ho conosciuto un team pazzesco. Un giorno gli autori mi hanno chiesto se fossi interessato a realizzare qualche intervento in esterna… ed io ho accettato con tutto il mio entusiasmo questa nuova avventura. Mi diverto un mondo e resterà sempre una delle mie più belle pagine lavorative… Tv8 nel cuore…



D. Che ti diverta appare pienamente anche a chi ti guarda da casa, fidati. Cosa, tuttavia, ti piace maggiormente durante la realizzazione dei contribuiti?

R. Poter guardare negli occhi le persone, scoprire cosa pensano, non ha prezzo..


D. In questi giorni sta facendo discutere il DDL Zan, legge con cui si vuole inserire l’aggravante omofoba nelle aggressioni ai danni della comunità LGBTQ. Dato che, in un tuo recente servizio, hai chiesto alla gente cosa ne pensasse dell’omosessualità ti chiedo: il pensiero della gente che hai ascoltato, rispecchia quello della politica?

R. In quell’occasione ho trovato tantissima empatia da parte delle persone che non percepiscono più come “diversa” una persona per i suoi gusti sessuali, anzi apprezzano la diversità come valore aggiunto.



D. Ma torniamo alla musica. “Sono il cattivo”, lo abbiamo detto, è il tuo ultimo singolo, ma la tua discografia è piena di brani. Basti citare “Meccaniche dell’esitare”, “E va bene così”, “Come respiri” e “Ninnananna”, nel cui video  appare anche Adriana Volpe.  So che è una domanda difficile, per non dire “antipatica”, ma a quale canzone sei più legato e perché?

R. Ogni singolo pezzo che scrivo mi appartiene, perché parla di me, delle mie sensazioni, dei miei pensieri. Scegliere sarebbe impossibile. Però posso dirti che l’ultimo pezzo mi rappresenta per come sono adesso. Quindi, diciamo, è in superclassifica nei miei pensieri .


D. Fermo restando che al momento tutto è in stallo,  dopo “Sono il cattivo”,  cosa dobbiamo aspettarci?

R. Ho scritto due nuovi pezzi che , cataclismi e pandemie permettendo, non vedo l’ora di condividere con Voi! 

Fonte foto: Instagram


Il videoclip di "Sono il cattivo"


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