Altri mondi - G&T - Intervista a Francesco D'Alessio e Matteo Rocchi
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
I protagonisti di oggi sono due vecchie conoscenze del blog,
Francesco D’Alessio e Matteo Rocchi, autori, registi e protagonisti di G&T
che tornano a trovarci per parlare della seconda stagione della loro fortunata
web series.
Da poco è
ripresa la messa on line della seconda stagione di G&T, e anche questa
volta ha ottenuto un successo di visualizzazioni. Vi aspettavate anche per
questa nuova serie di episodi un riscontro così positivo?
Sembra banale dirlo, ma no. Non ci aspettavamo nulla. Persino per la
seconda stagione, quando ormai avevamo già ottenuto molti riscontri positivi,
c’era sempre molto timore. Con la stagione 2 eravamo preoccupati che la storia
non “prendesse” come per la prima. Per fortuna è andata bene, e di questo non
smetteremo mai di ringraziare chi ci segue.
I fattori che nella prima stagione hanno fatto sì che la serie divenisse un successo sono
presenti anche in questa, tuttavia voglio chiedervi quale sia secondo voi, il
motivo per cui G&T è così apprezzata dal popolo del web?
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Parlare di
omosessualità non è mai facile, e soprattutto non è facile che il tema venga
affrontato senza cliché di alcun tipo. Voi, però, ci stare riuscendo e questa è
la dimostrazione che fare un prodotto di qualità è possibile anche se si parla
di un amore gay. Da esperti del settore, perché è impossibile confezionare un
tale prodotto anche per la tv?
In effetti questo è stato uno dei punti di partenza della nostra serie,
ci chiedevamo come fosse possibile che in Italia non esistesse un racconto
realistico della realtà omosessuale. Ma la domanda è molto più ampia: in Italia
ci sono davvero tanti problemi di scrittura a livello televisivo. Gli autori si
nascondono dietro “il pubblico vuole questo”, affermazione del tutto sbagliata.
Il pubblico guarda quello che metti in tv, sta a te, autore televisivo, provare
a cambiare linguaggio. Gli autori hanno una forte responsabilità. Noi non siamo
dei geni, e di certo non abbiamo inventato l’acqua calda, raccontiamo
semplicemente delle storie di ragazzi cercando di non prendere in giro nessuno
e puntando sui sogni di ognuno: in fondo, tutti vogliamo che le cose vadano
bene, ed è questo che auspichiamo anche per Giulio e Tommaso.
Sempre a
proposito di televisione, alcune delle web serie di successo sono poi arrivate
in tv sia sui canali generalisti che su quelli tematici. A voi è stato proposto
il passaggio dal web al tubo catodico?
Il freno maggiore credo sia dettato proprio dalla “tematica”. Il web ci
dà la possibilità di esprimerci senza censure, nei limiti della decenza, ci
mancherebbe. In tv un prodotto come G&T non potrebbero mandarlo in onda
senza tagliare delle scene nemmeno alle 3 di notte su un canale privato.
Mancano,
ormai, tre episodi alla conclusione di questa seconda serie e la domanda non
può non nascere spontanea: ce ne sarà anche una terza? E se sì, quando
inizieranno le riprese?
È ancora presto per dirlo. Da parte nostra ci sono tutte le intenzioni
di andare avanti; quest’anno abbiamo avuto la possibilità di continuare a
raccontare le vicende di Juls e Tommy, e speriamo di averne ancora
l’opportunità perché ci sono ancora tante cose da dire.
Per
concludere, facendo un bilancio di queste due stagioni e di tutto ciò che vi è
girato attorno, che cosa ricorderete sempre e perché?
G&T è un progetto che ci sta molto a cuore. Vi possiamo assicurare
che tutto quello che gravita intorno alla macchina produttiva è fatto con
estremo impegno e dedizione. Considerate che solo per realizzare la seconda
stagione hanno lavorato gratis con noi tantissime persone. Siamo a quota 27
episodi in totale, mesi e mesi di lavorazione e fatica. Ma appena leggiamo il
primo commento su Youtube o su Facebook, appena ci arriva una mail di
ringraziamento, la fatica svanisce e capiamo che stiamo andando nella giusta
direzione.
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