Diritti Gay: Passi indietro e litigi
E
sì, c’è proprio bisogno di dirlo anche questa volta: Manco il tempo di affermare
che questa volta si farà qualcosa per i diritti gay che già nascono i primi
litigi e si fanno i giusti distinguo.
Scontri che sorgono ovunque: fra membri dello stesso partito, fra
politici e presidenti di associazioni LGBTQ e, perfino, fra Cassazione e Stato
Vaticano. Una situazione che ci pone sempre più in basso soprattutto se si
considera l’ultima dichiarazione rilasciata dal Presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, in cui afferma: “Il nostro
viaggio verso la libertà non potrà dirsi completo fin quando i nostri fratelli
e le nostre sorelle omosessuali non saranno trattati come tutti davanti alla
legge: se è vero che tutti siamo creati uguali, allora l’amore tra ciascuno di
noi dev’essere trattato allo stesso modo".
Dopo il salto
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Ma addentriamoci nel dettaglio di ciò che accade a casa nostra, prendendo in considerazione tre fra gli “scontri” che in questi giorni stanno richiamando l’attenzione di tutti quanti.
Primo Match:
Finocchiaro VS Fusco
“Per
quanto riguarda le unioni civili, ci rifacciamo al modello tedesco. È un
modello nel quale non si evoca il matrimonio. Nella nostra Costituzione, il
matrimonio e la famiglia sono quelle eterosessuali.”
Anna Finocchiaro, PD
“È
falso. Il fatto di essere in campagna elettorale non può fare tacere il mio
sdegno. La mia capolista (al Senato) non deve dire imprecisioni così grosse.
Dall'ex ministro delle Pari opportunità, mi aspetto di meglio. Le persone unite
civilmente sono famiglia a tutti gli effetti [...] C'è una sentenza della Corte
costituzionale di due anni fa, secondo cui le unioni omosessuali devono essere
regolate dal Parlamento con il matrimonio o con un istituto analogo che ne
garantisca la parità giuridica e formale.”
Enrico Fusco, PD
Secondo Match:
Monti VS Romani
“Il
mio pensiero -ha dichiarato- è che la famiglia sia costituita da un uomo e da
una donna. Credo che la famiglia sia fondata sul matrimonio e che i figli siano
cresciuti da un padre e una madre. Il parlamento può trovare le forme per
disciplinare altre forme di convivenza.”
Mario Monti, Lista Civica Monti
“L'uscita
di Monti di oggi, esattamente come quelle di Berlusconi, Casini, e altri su
questi temi, rappresentano perfettamente chi vuole tener ancorato questo paese
ad un medioevo economico e sociale, per fare i privilegi di pochi.”
Flavio
Romani, presidente nazionale Arcigay
Terzo Match:
Cassazione
VS Stato Vaticano
“Non ci sono certezze scientifiche o dati di
esperienza», scrive la Cassazione, ma solo «il mero pregiudizio che sia dannoso
vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale.”
Corte
di Cassazione
“L'adozione dei bambini da parte degli omosessuali,
porta il bambino ad essere una sorta di merce, cioè: come ho diritto a questo,
ho diritto anche a quell'altro.”
Vincenzo
Paglia, presidente del Pontificio consiglio della famiglia
Insomma, siamo solo all’inizio di questa campagna
elettorale che già tutti sono pronti a ritrattare quanto detto poco prima. Ma
se nella politica l’aria che tira sembra essere questa, al di fuori, invece, e
mi riferisco alla sentenza della Cassazione, le cose hanno un altro sapore che
però viene appesantito dallo Stato Vaticano, quello stesso Stato che sembra
aver più importanza fra nostri politici della dignità e del benessere dei
cittadini da cui loro percepiscono gli onorari. Ma a questo punto, se per
questi signori il parere di uno stato straniero è più importate di qualsiasi
altra cosa, perché non lasciano lo spazio a chi crede nell’ugualianza dei diritti civili e vanno a sentir messa evitando così la costante paura della scomunica papale?
Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Fonte: GayBurg, L’Unità
http://ilmiomondoespanso.blogspot.it/p/oltre-levidenza-racconti-di-vita-gay.html |
Il riconoscimento delle unioni civile sono obbligati a farlo, anche il medesimo Berlusconi. Dubito il matrimonio. Nessuno pero deve portarsi gli onori.
RispondiEliminaMA qui la questione sembra anche più complicata di come sia. Sono troppo preoccupati a offendere la morale cattolica - perdere il voto della chiesa - per parlare in maniera coerente di riconoscimento di unioni civili senza poi ritrattare.
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