Un nuovo mondo - Quarantatreesima Puntata

Prologo
Mai mi sarei aspettato, viste le visite e visti i commenti, che la cosa che vi piace meno nel blog attualmente, secondo il sondaggio che resta aperto ancora per 7 giorni, fosse proprio Un nuovo mondo. Che questa debba essere l'ultima stagione del racconto a puntate? E pensare che avevo iniziato a scrivere già le puntate di settembre...
Cmq intanto oggi c'è la 43^ puntata di questa serie che FINALMENTE vi farà scoprire cosa si sono detti Daniel e Manuel dopo l'esame e le reazioni che ne sono seguite, senza dimenticare Fabrizio che...
Buona lettura a tutti (?) ^_^
Fra'

Nelle puntate precedenti

Sono passati diversi mesi dalla sera in cui Andrea ha confessato di aver tradito Fabrizio, ma quest’ultimo non riesce a dimenticarlo, lo ama ancora. Intanto ha deciso di dedicarsi completamente al primo esame all’università. L’esame in questione è quello di Psicologia della salute, la materia insegnata da Manu che continua ad essere il principale motivo del malessere di Daniel.

Fabrizio incontra Simone e quest’ultimo lo invita a passare la sera dal suo pub e dopo un po’ di titubanza, accetta. Qui Simone risulta essere un po’ pesante nell’atteggiamento, tanto da spingere Fabrizio ad andarsene, ma bloccato da Simone scoppia tirando fuori tutto il suo dolore.

La mattina dopo i Fabrizio e Daniel si all’università e in aula Manu fa un discorso a tutti gli studenti che si sono assentati, anche se era rivolto nelle intenzioni a Daniel. Finita la lezione, i due amici vanno a prendere un caffè e incontrano Manu e il suo amico Ale. Qui nasce una discussione generata da una battuta dei due insegnati e quando i ragazzi si avviano all’uscita, vengono fermati da Manu che chiede a Daniel due minuti per parlare. L’insegnate si scusa con il ragazzo e gli confessa nuovamente il suo amore chiedendogli di aspettare fino al giorno dell’esame per poter così stare finalmente assieme, ma Daniel prende in malo modo le parole di Manu e va via, lasciando il ragazzo in asso. Questi torna a sedere accanto ad Ale, i lquale si scusa per l’accaduto e gli propone di uscire assieme dato che nel pomeriggio sarebbero arrivati gli amici Carlo e Giorgio. La sera Fabrizio convince Daniel ad uscire e insieme vanno al pub di Simone e una volta arrivati Pedro corteggia Daniel,il quale sembra intenzionato a tutti i costi a dimenticare gli ultimi mesi e così, dopo esser andato via e aver lasciato Fabrizio a casa, torna al locale e passa la notte con Pedro, ma se ne pente subito dopo, inoltre non sa che Manu l’ho visto. Infatti il professore e i suoi amici erano al pub di Simone, per cui sembra avere un debole Ale, ma vedendolo arrivare Manu supplica gli amici di andare a via e vanno a ballare, ma quando la serata finisce, il professore passa di nuovo dal pub vedendo Daniel salire sulla moto di Pedro.

Passano alcuni giorni e arriva puntuale il giorno dell’esame che va bene e alla fine Manu chiede due minuti per parlare con il ragazzo di cui è innamorato.




Quarantatreesima puntata

Daniel

- Che cos’hai, perché sei così nervoso? – mi chiede Manu non appena rimasti soli.

- Niente, sono ancora incredulo per il voto

- Te lo sei meritato. Sei stato eccellente. Comunque ti ho chiesto di restare due minuti qui, perché ci tengo a passare tutti i miei giorni accanto a te. Da quando sei entrato nella mia quotidianità, hai portato una ventata di gioia, di serenità, di benessere che non provavo da tempo. Solo il pensarti mi fa provare un’energia nel corpo che mi fa sentire vivo.

- Ma… io…

- Lo so, lo so. Non mi sono comportato bene con te, anzi diciamo la verità sono stato un verme, un vigliacco che s’è fatto prendere dal panico e per paura di crearti problemi con l’università, con i colleghi, ha pensato di evitarti, anche se alla fine non ci sono riuscito. Quando ti ho visto in discoteca quella sera non riuscivo a crederci. Eri bellissimo. Avevi la stessa aria smarrita che avevi l’estate scorsa. I tuoi occhi, curiosi di scoprire chissà che cosa, mostravano però una paura dettata dal non conoscere completamente l’ambiente che ti circondava. Avevo bevuto e ho perso il controllo che mi auto impongo solitamente e sono venuto da te. Come quella sera in cui ho scoperto la tua bellezza, il tuo corpo, la tua anima pura e dolce, mi sono lanciato per possederti di nuovo fra le mie braccia. Gridare che ti amavo è stato così naturale e spontaneo perché lo penso davvero. Io ti amo, ti ho sempre amato sin da quella notte d’estate, ma quando la mattina mi sono svegliato e mi sono reso conto di aver perso il controllo. Il cacciarti mi sembrava la cosa giusta da fare. Lo so! Potevo reagire diversamente come tu stesso mi hai detto tempo fa al bar, ma io sono così! Quando mi prende il panico non riesco a ragionare come si dovrebbe. Mi sono sentito morire…

- Basta, non continuare…

- Perché? Ė giusto che tu sappia che non ho voluto mai prenderti in giro…

- SONO ANDATO A LETTO CON UN ALTRO!

- Lo so!

- Co- cosa?

- Ti ho visto. Quella sera ero pure io lì. Quando sei arrivato al pub con Fabrizio, mi sono fatto prendere dal panico e sono andato via, ma a tarda notte sono passato di nuovo dal pub e ti ho visto salire sulla moto di quel ragazzo e…

- Mi dispiace…

- No, non ti scusare. Se hai fatto un gesto del genere è perché io in qualche modo ti ci ho portato. Ti ho stressato negli ultimi tempi con i miei modi di fare e sfiderei anche il più forte a non farsi prendere dallo sconforto. Non ti scusare, non c’è l’ho con te.

- No, mi hai frainteso. Quello che volevo dire è che…

- So benissimo cosa vuoi dire, non c’è bisogno che continui ad aggiungere altro…

- STAI ZITTO!

- Co-cosa?

- Ė tardi non lo capisci? Questi ultimi mesi sono stati davvero difficili. Ogni giorno venivo a lezione per incontrarti, sperando in un tuo gesto, in un tuo cenno e invece ogni volta tornavo a casa sconfitto più che mai. Poi mi hai detto che mi ami, poi mi hai cacciato, poi di nuovo a giurarmi il tuo amore. Adesso mi dici che mi hai visto mentre andavo a casa di Pedro e te ne prendi le colpe.

- Sì, perché…

- Così non ce la faccio, mi dispiace. Io ti amo, ma adesso è troppo tardi. Mi sono accorto l’altra sera di aver toccato il fondo e per colpa tua. L’amore per me è gioia e serenità. Ė svegliarsi la mattina e incrociare lo sguardo di chi si ama, con te invece ho imparato che l’amore, così come lo intendevo io, non esiste.

- Invece sì che esiste!

- Se è così, allora ho bisogno di capirlo da me, ma non adesso. Mi dispiace Manu, ma ora è tardi.

- Ma… ma perché?

- Perché credo sia giusto per entrambi capire bene quello che abbiamo fatto e risanare le ferite che ci hanno lacerato dentro. Ora scusami, Fabrizio mi aspetta. Ciao

- Daniel ti prego… Non voglio perderti e farò di tutto per riconquistarti - e sentendo queste sue parole mi avvio in silenzio alla porta, dove ad aspettarmi c’è Fabrizio che vedendo la mia faccia, non chiede nulla. Mi mette un braccio sulla spalla e insieme andiamo verso le scale.

- Voglio andare via.

- E dove vuoi andare? – chiede Fabrizio

- Non lo so, ma lontano… almeno per qualche giorno.

- Credi sia la soluzione giusta?

- Non lo so, ma lo sai, quando sono sotto stress ho bisogno di allontanarmi.

- E come farai con le lezioni? Settimana prossima partono quelle del secondo semestre.

- Se per te non è un problema, potrei usare i tuoi appunti.

- Lo sai che non ci sono problemi. E quando vorresti partire?

- Domani farò tutto e così dopodomani sarà già in viaggio

- Questa è una vera e propria fuga. – e resta in silenzio guardando il pavimento della facoltà. – Comunque dato che parti, domani sera dobbiamo andare a festeggiare questo 30 e lode.

- Su questo ci puoi giurare.

- Bene.


 
Fabrizio

- Ciao Daniel, allora ci sentiamo per domani e cerca di stare tranquillo e chissà se domani non mi faccio prendere dalla follia e parto con te.

- Sarebbe bellissimo.

- Ci penserò. Dai vado, Carla non vede l’ora di strapazzarmi.

- D’accordo. A domani.

- Ciao – e raggiungo il cancello d’entrata.

- Fabrizio.

- E tu cosa ci fai qui?

Continua…


 


Poco più di un anno fa -
Diario di un porno divo