Un mondo di notizie - settimana dal 13 al 20 Marzo 2011 - e uno sguardo alla guerra in Libia

Prologo
Torna questa settimana la versione classica di Un mondo di notizie e lo fa dedicando anche uno sguardo a quello che sta succedendo nel mondo, inclusa la nostra Italia. Avendo scritto per più di un anno e mezzo per un giornale per me era impossibile non dedicare l’attenzione verso quella che di fatto è una guerra dal carattere mondiale e che per alcune regioni del nostro paese è più vicina di quanto sembri da quello che si dice in tv.
Francesco Sansone






Settimana dal 13 al 20 Marzo 2011 –
e uno sguardo alla guerra in Libia


 Domenica 13 marzo 2011
“Insegnano ai loro alunni di sperimentare diversi modi di fare sesso, in particolar modo difendendo l’aborto e l’omosessualità, inserendo le loro lezioni in una cornice di politicamente corretto. Nelle scuole i posti sono assegnati ai docenti di sinistra, perché essi influenzino con il loro lavoro gli studenti”, queste le parole con cui Chuck Norris, l’attore americano che per anni è stato il protagonista del telefilm Walker: Texas Renger - serie che ancora oggi viene propinata in tv ogni giorno su rete4-, ha espresso la sua opinione nell’editoriale del World Net Daily. Ora per carità ognuno è libero di pensarla come meglio crede, però non si può interpretare un ruolo, come quello del texas renger, che è il simbolo di giustizia e uguaglianza per anni, se poi si pensano queste cose. Qui la coerenza dove sta?


 Lunedì 14 Marzo 2011
Che nel PD ormai vige una vera e propria incapacità di ascoltare le esigenze dei loro votanti è già chiaro da tempo, però ogni giorno questa realtà ci viene sbattuta in faccia dagli stessi esponenti del partito. In questo caso abbiamo da un lato Rosy Bindi, che Vendola vedrebbe bene come leader del PD nell’eventualità di elezioni, e dall’altra parte Anna Paola Concia. Le due deputate erano riunite in una seduta della Commissione Diritti del PD, ma ad un certo punto le cose so degenerate, motivo? Il riconoscimento delle coppie gay. La Concia aveva presentato un’idea in cui era presente un modello simile a quello adottato in Francia e in Germania, lasciando da parte il modello dei DICO (proposto nella vecchia registratura dalla Bindi), ma questa idea non deve essere piaciuta alla presidente della commissione che irritandosi, dopo un’accesa discussione con la collega, le ha detto di essere una rompicoglioni estremista, e che dovrebbe farsi vedere da uno psicologo. La Concia subito ha preteso le scuse dalla presidente e nella sua pagina Facebook ha comunicato l’accaduto, suscitando a chi s’è trovato a leggere un certo disgusto. Alla fine, come sempre avviene nel nostro Paese, tutto s’è risolto a tarallucci e vino e le due si sono scusate a vicenda e, sempre dalla pagina Facebook, la Concia informa gli italiani che i lavori continuano.

Ma è mai possibile che ogni volta che nel PD si parla della questione sui diritti gay, si debba arrivare a questi scontri? Come ho scritto sotto il post della Concia, in queste condizione, oggi come oggi, nessuno dei due schieramenti politici merita la fiducia dei cittadini. Sbaglierò? Forse, ma credo che il voto uno debba darlo quando approva in toto un programma elettorale e per ora nessuno sembra potermelo fornire.


 Martedì 15 Marzo 2011
Torna nelle cronache l’isola di Santa Lucia, questa volta non per parlare di case e casini, ma perché è stata lo scenario di un’aggressione ai danni di tre gay americani.
I tre turisti, raccontano, che sono stati sorpresi all’interno del cottage, affittato per le loro vacanze, da dei banditi mascherati che li hanno picchiati e poi legati, rubando un bottino di circa 1.800 dollari. Inoltre questi li hanno minacciati di ucciderli se avessero deciso di rimanere nell’isola. Il sindaco s’è scusato con i tre malcapitati, mentre la polizia ha fermato i due ladri.


 Mercoledì 16 Marzo 2011
Ci risiamo dopo le passate e inutili polemiche suscitate dalla Lega su alcuni prodotti televisivi della Rai, adesso è il momento di ascoltarne un’altra. Partendo dalla richiesta (condivisa) di abbassare i toni sui casi di cronaca e smettere l’accanimento su alcune notizie cui protagoniste sono ragazzine private della loro esistenza, la Lega, tramite l’intervento alla Camera di Massimo Polledri, ha voluto dire basta ai baci gay e etero in tv. "Credo che noi dobbiamo ribadire, come genitori e come parlamentari, un punto solo: basta con lo sciacallaggio dei minori e dei bambini. Basta con lo sciacallaggio informatico dei bambini e dei minori, ci vuole anche in parte una parola 'terribile': 'decenza. Io invoco decenza dalle 8.30 alle 21.30, quando ci sediamo a tavola, nei programmi televisivi. È forse pudore? Non lo so, ma non mi sembra che scene esplicite, trasmesse alle 20 o alle 21, di sesso eterosessuale o anche omosessuali siano una dimostrazione di decenza. E' così! E faccio un esempio: baci esagerati in quell'orario li abbiamo visti e ricordo Santoro che introdusse, in una bella trasmissione delle 20.30, un bel bacio prolungato tra due uomini. Non sarebbe andato bene tra un uomo e una donna e non va bene tra due uomini, in quell'orario. Dobbiamo rispettare i minori, dobbiamo rispettare e tutelare anche un minimo di senso del pudore, proponiamo, accogliamo e ragioniamo - sia opposizione, sia maggioranza - non già il ritorno alla censura più becera, ma il ritorno a un minimo di decenza" in "difesa dei nostri figli".

Dopo queste parole, nessuno potrebbe e dovrebbe dire nulla, però dato io sono un nessuno, mi permetto di dire che sentire certe affermazioni da un membro che fa parte di un partito legato ad una maggioranza a cui fa capo un capo del governo padrone di una delle maggiori tv italiane che fra tette e culi ci ha fatto la sua fortuna, mi sembra, non dico ridicolo, ma semplicemente una maniera edulcorata per attaccare l’omosessualità in tv prendendola alla larga e se poi si prende l’esempio del bacio gay trasmesso da Santoro, ne sono ancora più convinto.


 Giovedì 17 Marzo 2011
Festa per i 150 dell’Italia. La giornata ha visto diverse iniziative organizzate dalle associazioni gay del paese e di cui vi ho già parlato lunedì scorso.




 Venerdì 18 Marzo 2011
Per la prima votla la maggior parte degli statunitensi si dice favorevole al riconoscimento dei matrimoni fra persone omosessuali. A dichiararlo è un sondaggio della ABC NEWS e del Washington Post cheh a visto vincere con il 53% il sì, un aumento del 21% rispetto il sondaggio indetto nel 2004.


 Sabato 19 Marzo 2011
Ė iniziata ieri alle 17:45, ora italiana, quella che a tutti gli effetti è una guerra contro la Libia. Benché nelle tv generaliste la notizia è stata quasi del tutto snobbata, la realtà continuava ad entrare nella vita degli italiani coscienti che quello che stava succedendo era qualcosa di più importante di qualche dilettante allo sbaraglio o di un ballo con la stella del momento. I primi missili sono stati lanciati dagli aerei francesi, seguiti da quelli americani che, a loro volta, sono stati seguiti da quelli inglesi. L’Italia, che pur fa parte delle forze alleate contro la terra di Gheddafi, per tutto il primo giorno di guerriglia ha precisato che non attaccherà con aerei italiani i territori libici. Intanto sui cieli della Sicilia, della Puglia, della Campania e della Sardegna, i primi aerei si vedono volare. Ero fuori dalla finestra per riprendere la luna, che ieri appariva ai nostri occhi più grande per via del perigeo lunale, quando sono stato sopraffatto dal rumore di un elicottero militare che volava a bassa quota nei cieli di Palermo. Vi confesso che aver visto tutto ciò mi ha impaurito perché, benché durante tutto il giorno guardassi le immagini di Rai News24, ancora non avevo presente come il nostro paese  fosse così dentro a questo inferno. Nella notte, per l’esattezza alle 2 di notte italiane, gli inglesi bombardano, mentre gli aerei spagnoli arrivano in Sardegna e la tv libica continua a trasmettere a ripetizione il messaggio audio di Gheddafi che minaccia l’occidente. Poco dopo le 2 e mezza tutto tace, giunge la notte.


 Domenica 20 Marzo 2011
A Napoli arrivano gli aerei pronti per partire verso la Libia. L’Italia decide di entrare in guerra alla pari dei suoi alleati e di attaccare. Su Trapani non circolano più voli civili, che vengono indirizzati verso nuovi scali. Secondo giorno di battaglia. Noi ci siamo completamente dentro.



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