Un mondo di notizie - settimana dal 6 al 12 Febbraio.


Domenica 6 febbraio 2011

Era il 2007 quando un trentaduenne iraniano si era rifugiato nel nostro paese per scampare alla persecuzione a cui ero soggetto a causa della sua omosessualità. Vahid Kiani Motlagh, però è arretasto in Francia nel 2009 durante un viaggio verso il Belgio per unirsi in matrimonio con il suo compagno, rischiando di essere rimpatriato in Iran. Un tempestivo intervento dell’associazione Anyone, che ha informato sia la Francia che in nostro paese della situazione dell’ uomo, riuscendo a convincere il nostor governo ad accoglierlo nuovamente in Italia e oggi finalmente ha ottenuto la cittadinanza italiana ed evitando ogni pericolo.
"Ci eravamo subito appellati al presidente della Camera Gianfranco Fini per scongiurare che Vahid venisse condotto, una volta sbarcato a Fiumicino, in un CIE o addirittura deportato in Iran, dove con forte probabilità sarebbe stato messo a morte. Il Consigliere diplomatico di Fini ci aveva informato subito dopo che il Presidente della Camera aveva immediatamente provveduto a sensibilizzare la Farnesina e il Ministero dell'Interno, e dopo qualche ora Vahid era stato rilasciato dalla Questura di Roma, potendo riabbracciare il proprio compagno e presentare, assistito da un legale, una regolare richiesta di asilo. Oggi finalmente possiamo affermare che è stata portata a termine una battaglia di civiltà, che ha restituito la vita e la libertà a un innocente perseguitato.”
Queste le parole dei co-presidenti di EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau nel comunicato con cui viene resa nota la notizia, ringraziando anche tutti i politici che si sono mobilitati per questo esito positivo.



Lunedì 7 Febbraio 2011

L’ennesimo scontro tra i deputati del PD. L’occasione è stata la presentazione del programma elettorale con cui dovrebbero scendere in campo, in caso di elezioni anticipate. Nel programma sono stati stilati sei punti : Sanità, cultura, Sud, sicurezza, famiglia e pubblica istruzione. Fuori dal programma della sinistra italiana ancora una volta i diritti gay a causa delle divergenze di opinione dei membri del partito. Adesso si cercherà di fare qualcosa tramite una commissione guidata da Rosy Bindi che avrà il compito non solo di stilare un progetto che stia bene a tutti, ma anche quello di dare tempo a Bersani che spera così di far calmare le acque fra i suoi uomini.



Martedì 8 febbraio 2011

Condannati a Pordenone i tre aggressori, 2 ventenni e 1 quarantenne, che hanno inseguito e picchiato un disabile trentaduenne a causa della sua omosessualità lo scorso 23 gennaio alle 21:30. Benché si trattasse di un venerdì sera, nessuna delle persone che si trovavano per strada è intervenuta per soccorrere la vittima che già nel 2002 aveva subito un altro pestaggio. L’artefice di quel primo attacco fu il compagno del trentaduenne, all’epoca era un militare in ferma breve volontaria, che a causa delle percosse subite subì gravi problemi che lo hanno reso invalido al 100%, mentre l’aggressore fu condannato per tentato omicidio.
Oggi arriva anche la condanna per i tre che dovranno scontare un anno e due mesi di pena senza benefici dato che secondo il pubblico ministero, Federico Facchin, ha ritenuto questa violenza “un’azione gratuita mossa da puro odio”.



Mercoledì 9 Febbraio 2011

5 anni di reclusione e 1500 euro di multa sono stati dati a Aziz Moussine il ventunenne che ha compiuto una doppia rapina a danni di due anziani uomini gay che si recavano sulle grave del Piave per avere degli incontri. La dinamica era la stessa: adescarli per poi rapinarli e minacciarli per non far raccontare a nessuno l’accaduto.



Giovedì 10 Febbraio 2011

Si dice che i bambini non potrebbero capire due gay o due lesbiche che si baciano e se non fosse così? Dall’america arriva una notizia che ha come fattori principali un bambino, i gay e i diritti negati. Il piccolo Michael  sentendoun giorno alla radio ha appreso della situazione in fatto di diritti e anche di violenze in cui vertono le persone GLBT e così ha deciso di appoggiare la campagna delle associazioni gay e lesbo americane, mandando  140 dollari in una busta a cui ha allegato pure una lettera in cui ha scritto:
“Sto mandando questi soldi a voi perché non penso che sia giusto che le persone omosessuali non siano trattati equamente“.
Forse se a volte si ascoltassero di più i bambini e i grandi restassero in silenzio, non ascolteremo certi discorsi assurdi.



Venerdì 11 Febbraio 2011

”Non sono favorevole all’iscrizione dei gay ne La Destra. Non per discriminazione, ma perché iscrivendo dei gay al partito daremmo un cattivo esempio all’immaginario collettivo, di una condivisione di valori che nel nostro dna non abbiamo. Intendiamoci, incontrerei questa e gli spiegherei perché sarebbe sbagliata una simile scelta e che un partito deve avere le sue colonne d’Ercole. Altrimenti non sarebbe un partito, ma un contenitore vuoto come tanti ce ne sono oggi. Gli spiegherei che siamo contrarissimi ai matrimoni omosex e ancor di più alle adozioni, quindi gli direi che non sarebbe opportuno. Inutile essere ipocrita per avere qualche voto in più. Detto questo, difenderei un gay e mi batterei perché venga rispettato”.
Pur non condividendo il suo pensiero politico non si può dire che l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio Teodoro Buontempo non sia coerente con le sue idee. In un clima polito in cui acquasanta e diavolo e diavolo e acquasanta cercano di fondersi pur avendo radici completamente opposte per mandare a casa l’attuale governo, almeno uno che mantiene le proprie idee mettendoci la faccia c’è ed è Buontempo. Sinceramente io credo che chi entra in un partito politico vi entri perché si riconosce nel programma che porta avanti e non perché non l’hanno voluto da nessun altra parte, quindi se una persona coerente sa che nelle idee di un partito non può riconoscersi è inutile pretendere di entrarvi, non avrebbe senso e in questo momento nel paese troppe cose senza senso stanno avendo il sopravvento sui fatti concreti da risolvere.



Sabato 12 Febbraio 2011  

Palermo: Si può essere cacciati da un locale solo perché non si è ancora intenzionati a bere? Questo è ciò che è successo ad un gruppo di ragazzi che non appena entrati nel locale, mentre ancora stavano prendendo posto e alcuni di loro erano ancora in piedi, vengono raggiunti dal cameriere il quale ha chiesto quale fossero le ordinazioni, ma  il gruppo di amici, ancora impegnati a prendere posto, lo invita a passare dopo e così il ragazzo va per tornare letteralmente 30 secondi dopo e quando ha riformulato la domanda e due dei componenti del gruppo hanno risposto “per il momento nulla, grazie, magari fra poco”, il cameriere ha detto “l’ordinazione è obbligatoria, mi spiace...”. Sentendo questa frase con il tipico tono di chi vuole dirti “o ordini o esci fuori”, uno dei ragazzi risponde indispettito si è alzato andando via seguito da tutti gli altri e così il cameriere ha perso l'incasso virtuale dei cocktel già ordinati. 
Chi deve decidere quando bere qualcosa in un locale? Uno deve ordinare quando ancora non s’è ancora ambientato oppure ha il diritto di scegliere quando farlo? Una serata che doveva essere allegra in un locale dove si fa karaoke s’è conclusa in questa maniera. Se vi capita di passare davanti un locale nei pressi di Via Sant’Onofrio dove si fa karaoke sappiate che o odiante subito, e quando dico subito intendo dire proprio non appena varcata la soglia della porta, o vi cacciano alla faccia della scritta NO OMOFOBIA che hanno appeso sul muro.



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