Un nuovo mondo - La nuova stagione - 68^ puntata

Anteprima
Quando ho iniziato a scrivere le avventure di Fabrizio e Andrea non avrei mai pensato che dalle 10 puntate previste sarei arrivato a pubblicarne già 67. Oggi si riparte con la puntata 68 che riprende il  nuovo corso iniziato a settembre e che adesso continuerà per vedere come si svilupperanno le dinamiche lasciate in sospeso durante la pausa invernale.
Per ricordarvi cosa è successo fino al primo dicembre eccovi un "riassunto delle puntate precedenti" piccolo piccolo:


Dopo mesi di indecisione Fabrizio decide di ritornare con Andrea, preferendolo a Biagio. 

Il rapporto Fra Daniel e Manu va alla grande, ma l’arrivo inaspettato di Riky, fratello illegittimo di Manu, rischia di creare nuovi problemi dato che il diciassettenne sembra nascondere qualcosa.

Alberto intanto cerca di andare avanti dopo la morte di Luca e per cambiare aria decide di partire per  due mesi e andare a casa dei suoi, ma una discussione con il fratello Felix, lo spingerà a ritornare a casa sua seguito dai suoi genitori

Intanto una nuova scoperta rischia di compromettere il rapporto fra Fabrizio e Andrea, quest’ultimo infatti viene raggiunto da Matteo che gli confessa di essere sieropositivo.

Ecco le premesse con cui si riprende questa stagione di Un nuovo mondo che spero possa appassionarvi come ha fatto fino ad ora.

Francesco Sansone




68 ^ Puntata
Andrea

-          Andrea?
-          Matteo sei di nuovo qui?
-          Devo parlarti
-          Non mi interessa
-          Ascoltami è importante
-          Non credo minimamente che tu possa dire qualcosa di importante
-          HO l’AIDS.
-          Cosa?
-          Sono sieropositivo!
-          C-cosa stai dicendo? – dico avvertendo un senso di freddo scorrere lungo tutta la schiena. Il sangue credo non scorra più nelle vene e quelle sue due parole sembrano rimbombarmi nella testa.
-          Mi dispiace Andrea. Anch’io l’ho scoperto da pochi giorni.
-          Ma – ma io e te quella volta abbiamo usato il preservativo, quindi non corro rischi, giusto?
-          Sì, questo è vero, però ti invito a fare delle analisi e a chiamare tutti quelli con cui hai scopato in questi mesi.
-          Con cui ho scopato in questi mesi? Sai che dopo di te, non ho fatto sesso se non quella volta con Fabrizio.
-          Credo che tu debba dirglielo.
-          Ė – è assurdo! Ma è mai possibile che ogni volta che ti incrocio, la mai vita va a puttane?
-          Mi dispiace!
No! Non dispiacerti, risparmiami la tua mortificazione. Ti sono grato per avermelo detto, ma fammi un piacere, da oggi in poi sparisci dalla mia vita e questa volta per sempre.
-          Ma…
-          Niente  ma, maledico te, me e quella volta che non ho saputo tenermelo nei pantaloni. Spero tu muoia presto in modo da non poter fare più del male a nessuno.
-          Sei ingiusto adesso – in effetti mi rendo conto di aver esagerato con le mie parole, neanche so il perché le abbia dette – So che non ti frega un cazzo di me, ma sappi che ho paura, una fottuta paura di morire così giovane e per di più solo. Mi sono creato il vuoto attorno per via del mio sentirmi superiore a tutti e ora nessuno ha compassione di me e tu sei l’ultima dimostrazione di quanto abbia sbagliato tutto nella mia vita. Ora me ne vado e sparirò per sempre dalla tua vita. Se sono venuto qui oggi è perché prima di morire volevo fare qualcosa di buono.
-          Aspetta!
-          Cosa c’è ancora? Non ti basta quello che mi hai augurato?
-          Volevo chiederti scusa per le mie parole, non le pensavo veramente?
-          E perché? Fossi in te, io le penserei
-          Io e te siamo diversi e anche se non hai fatto altro che complicarmi la vita, quella volta non mi hai costretto a venire con te, ho fatto sesso con te perché lo desideravo. Quindi non potrei mai desiderare che qualcuno, anche un figlio di puttana come te, muoia.
-          Grazie. – E dai suoi occhi inizia a scendere una lacrima. Lui, Matteo, l’uomo sicuro di se’ che crede di sentirsi un dio, adesso si ritrova a piangere come un adolescente di fronte a me.
-          I medici che ti hanno detto?
-          Purtroppo l’HIV ha iniziato diffondersi. Non sono semplicemente un sieropositivo, sono un malato HIV. Da ieri ho iniziato la terapia, però…
-          Però, cosa?
-          Ho poche possibilità di arrivare al mio trentesimo compleanno. – e sorride
-          Perché sorridi adesso?
-          Perché solo ora che te l’ho detto ho pensato a quando dicevo a tutti che a 30 anni mi sarei ucciso piuttosto che diventare uno di quei vecchi gay commiserato da attraenti giovani ragazzi, e adesso che sono vicino a quest’età, la vita mi sta dando quello che volevo: morire.
-          Non dire così?
-          Non dirmi che ora provi pena per me?
-          Non è pena.
-          Andrea sei un bravo ragazzo che ha avuto la sfortuna di incontrare un lucignolo qualunque che ti ha complicato la vita. Tuttavia vorrei tanto che la mia impronta malefica si fermi ai fatti finora vissuti e non continui a opprimerti.
-          Grazie.
-          Ora me ne vado e al più presto dillo al tuo Fabrizio. Io non so se siete ritornati insieme oppure no, ma davvero eravate una bella coppia
-          Lo siamo di nuovo.
-          Allora mi correggo, siete davvero una bella coppia e si vede che vi amate, solo un essere come me ha potuto intromettersi fra di voi. Spero mi potrai perdonare prima o poi.
-         
-          Adesso vado, mi aspetta un cocktail a casa.

Quando si allontana, vengo assalito dalla paura di dover dire a Fabrizio che rischiamo di essere sieropositivi e vorrei tanto avere Luca accanto per potermi consigliare. Non posso neppure rivolgermi ad Alberto, non posso dargli quest’altra preoccupazione in un momento come questo e benché abbia un’amicizia di lunga andata con Daniel, non ho una grande confidenza con lui da confessargli una cosa del genere. Mi sento avvilito, non so che fare e non so a chi rivolgermi.  Mi dirigo alla moto. Mi viene in mente chi chiamare. Compongo il numero.
-          Pronto? Andrea, sei tu?
-         
-          Come stai?
-          Ho bisogno del tuo aiuto. Ti prego vieni appena puoi. Ho paura.

Continua…

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani