Un nuovo mondo - La nuova stagione - 69^ Puntata




69^ Puntata
Andrea
-          Ti ringrazio per essere venuto  subito.
-          Ma di cosa mi ringrazi?
-          Sei l’unico con cui posso affrontare questa situazione.
-          Ma che è successo? Per telefono sei stato così laconico.
-          Massimo, ho paura.
-          Vieni, andiamo a prendere un caffè al bar – e passeggiamo nell’aeroporto in cerca di un bar dove sederci. – Ecco! Qui va bene. Due caffè per favore – dice Massimo al barista mentre ci accomodiamo. – Allora cosa ti ha spinto a chiamarmi e a farmi prendere il primo aereo?
-          Mentre tu eri a Londra sono successe molte cose fra me e Fabrizio e solo adesso ci siamo ritrovati.
-          Come mai?
-          L’ho tradito con il mio ex capo.
-          Tu lo hai tradito?
-          Sì, non ne vado fiero, ma l’ho fatto.
-          Ma adesso, a quanto mi dici avete chiarito tutto, quindi dove sta il problema.
-          Ci arrivo. Ieri sera Matteo, l’ex capo, mi ha raggiunto e mi ha confessato di essere HIV positivo.
-          Mio Dio, ma è terribile. E tu…?
-          In teoria no, perché quella volta abbiamo usato il preservativo, però mi ha consigliato di fare delle analisi.
-          A Fabrizio lo hai detto?
-          No, ancora no. Per questo ti ho detto di venire qui, ho bisogno del tuo appoggio. Da quando siamo tornati assieme ancora non abbiamo fatto sesso, però qualche mese fa, quando ancora eravamo separati,  dopo il suo esame sono andato da lui e lo abbiamo fatto.
-          Quindi temi che anche lui possa correre rischi?
-          Esatto. Massimo, non so che fare. Sono nel pallone. Ho paura che questa ulteriore scoperta, possa compromettere il nostro rapporto.
-          O forse possa unirvi ancora di più
-          Dici?
-          Sì. Lo so che manco dalla vostra quotidianità da parecchio tempo, però vi conosco bene e voi proprio nel momento di bisogno vi avvicinate di più, e sono certo che anche questa volta sarà così.
-          Io devo tornare al negozio, adesso sono il responsabile di un negozio di abbigliamento. Ti accompagno a casa e poi alla chiusura ti andrebbe di accompagnarmi da Fabrizio per parlargli di questa cosa?
-          E me lo chiedi? Io lo so che prima che partissimo ci siamo un po’ allontanarti per via di Giulia e tutto quello che è seguito, ma prima di partire ci eravamo trovati ed eravamo tornati i tre di una volta, pronti ad aiutarci sempre e comunque. Pertanto certo che verrò con te e ti starò vicino.
-          Te ne sono grato.
-          Non dire sciocchezze. S’è fatto tardi, è meglio se andiamo.
-          Sì. Sai che sei maturato molto in questi anni a Londra?
-          Dici? Diciamo che a Londra ho avuto modo di maturare più di quanto potessi immaginare. Forza, non perdiamo altro tempo.

***

-          Massimo tra poco dovrò  dire la verità a Fabrizio e se reagisse male?
-          Penso che la sua reazione sarà forte, ed è comprensibile che sia così, ma sono certo che questo non comprometterà il vostro rapporto.
-          Speriamo sia come dici tu.
-          Finiscila con ‘ste menate mentali, forza suona il campanello, o lo faccio io.
-          Sì, meglio farlo subito
-          E poi ci sono io qui, non aver paura.
-          Grazie Massimo
-          Su, su non indugiare, suona.
-          Ok, ok. Mamma mia come sei diventato pressante.
-          Non sono diventato pressante… è che… ho capito quanto sia stupido perdere tempo prezioso per via dei timori
-          Cosa?
-          Sì. Se ci fai caso spesso evitiamo di fare o dire certe cose a causa dei nostri timori senza renderci conto che il tempo non ci aspetta. Il tempo passa e quando troviamo il coraggio, a volte è troppo tardi.
-          Sì, hai ragione. Ok! Suono – e spingo il campanello.
-          Chi è? – sentiamo risponderci dal dietro della porta
-          Io, Andrea
-          Ehi che ci fai qua… Massimo sei tornato? Ma è fantastico! Quando sei arrivato? Potevi avvisarmi ti sarei venuto a prendere io. Immagino tu sapevi tutto.
-          In realtà… dico titubando
-          Cosa?
-          Ho chiesto io a Massimo di venire, perché avevo bisogno che lui fosse qui
-          Perché che è successo?
-          Possiamo entrare? – chiedo
-          S –sì, ovvio. Venite
-          Fabrizio, come ti diceva Andrea sono tornato perché mi ha chiamato lui. Andrea ha scoperto qualcosa che in qualche modo potrebbe essere grave e che potrebbe condizionare per sempre la vostra vita.
-          Così mi spaventate.
-          Ho rivisto Matteo.
-          Matteo?
-          Sì. L’altro giorno è venuto al negozio, ma l’ho mandato via, però la sera è ritornato.
-          E che voleva?
-          Mi ha detto che è sieropositivo
-          Cosa?
-          Sì, hai capito bene. Mi ha detto che sarebbe meglio se facessi delle analisi e che…
-          E cosa?
-          Sarebbe meglio che anche tu le facessi.
-          O mio Dio, non posso crederci.
-          Non preoccuparti, non ci dovrebbero essere dei rischi perché quella volta con Matteo ho usato il preservativo, però è sempre bene fare degli accertamenti.
-          S- sì, sì è vero.
-          Mi dispiace averti messo in questa situazione
-          Non dire scemenze. Non potevi saperlo.
-          Non vorrei che questo compromettesse di nuovo il nostro rapporto.
-          Ma che dici? Andrea io ti amo e ho deciso di ritornare con te e pertanto supereremo questa situazione assieme, come abbiamo sempre fatto.
-          Dici davvero?
-          Certo che sono serio. Cosa pensavi, che ti avrei mandato al diavolo?
-          Ne avresti avuto tutti i diritti
-          No, invece.
-          Hai visto che tutto è andato come ti avevo detto? – mi dice sorridendomi Massimo
-          Già.
-          Allora sono venuto per nulla.
-          No, Massimo. La tua presenza qui è stata fondamentale. Se non ci fossi stato tu qui, non so se sarei riuscito a dire a Fabrizio tutto subito.
-          Se è così, ho fatto bene a lasciare Londra. Allora domani andiamo a fare queste analisi e ci togliamo il pensiero, va bene?
-          Sì – rispondiamo io e Fabrizio
-          Bene, adesso vado. Vi passo a prendere domani verso le 9:30, prima vengo da te Andrea e poi insieme veniamo qui a prendere te Fabri’, va bene?
-          Ma come vai via di già?
-          Sì sono stanco morto.
-          Come vuoi. Ci vediamo domani – e salutandoci se ne va

***

-          Salve, vorremo fare degli esami del sangue.
-          Sì – ci risponde cordialmente la segretaria della clinica
-          In realtà vorremo fare le analisi per sapere se siamo o meno sieropositivi.
-          Ah! Capisco. Accomodatevi, tra tre minuti vi raggiungerà il dottore.
-          Grazie mille. Dai sediamoci – dico a Fabrizio e a Massimo
-          Non fatevi prendere dall’ansia, vedrete che tutto andrà per il verso giusto.
-          Ragazzi, accomodatevi, il dottore vi aspetta – ci dice la segretaria dalla sua scrivania
-          Grazie.
-          Prego accomodatevi. Tutti e tre dovete fare le analisi?
-          No, solo noi due – rispondo indicando con la mano me e Fabrizio.
-          Come mai avete richiesto queste analisi?
-          Perché abbiamo paura di poter essere contaminati. L’altro giorno una persona con cui sono stato a letto, mi ha detto che è sieropositivo.
-          Capisco. E tu? – dice rivolgendosi a Fabrizio
-          Be… veramente…
-          C’è rischio che possa esser stato io a contaggiarlo
-          Siete una coppia?
-          Sì.
-          Bene…
-          Però ci tengo a dirle che quando ho fatto sesso con quel ragazzo, abbiamo usato le precauzioni.
-          Questo è positivo. Forza iniziamo a fare i prelievi

***
-          Ecco fatto.
-          Dottore mi scusi, ma quando avremo i risultati? – Chiede Fabrizio
-          Solleciterò il laboratorio e per questo pomeriggio li avrete.
-          Così presto? – esclamo incredulo
-          Sono un padre e ho due figli più o meno della vostra età e so quanto siate ansiosi a quest’età, quindi diciamo che vi sto trattando come tratterei i miei figli e voglio evitarvi una lunga attesa.
-          Grazie mille.
-          Allora vi aspetto verso le 16.
-          Perfetto. A dopo – e andiamo via.
-          Ragazzi io devo raggiungere il negozio.
-          Ci vediamo a pranzo? – mi domanda Fabrizio
-          Certo. Dai scappo.

***
-          Vi stavo aspettando ragazzi.
-          I risultati sono arrivati?
-          Sì, qualche minuto fa.
-          La prego non ci tenga sulle spine. Ci dica l’esito – quasi lo supplico con la voce
-          Siete negativi
-          Oh – o Dio grazie, grazie – e mi giro verso Fabrizio per abbracciarlo
-          Amore hai visto, che tutto è andato bene?
-          Sì, sì. Non riesco a crederci. Dottore mi scusi per questa reazione
-          Non preoccupatevi, è comprensibile. Il fatto che tu abbia usato il preservativo è stato fondamentale per evitare il contagio. Bene immagino vogliate andare a festeggiare la notizia
-          Può giurarci.
-          Bene allora vi lascio liberi. – e salutando e pagando il conto alla segretaria, andiamo via dalla clinica
-          Stasera dobbiamo festeggiare, chiama anche tutti gli altri e prenota un tavolo al ristorante. Massimo tu sarai dei nostri, vero?
-          Certo, come potrei non festeggiare con voi.
-          Però dobbiamo dirti che tutto il nostro nuovo giro è fatto da ragazzi gay – gli sottolineo
-          E quindi? Non mi sono scandalizzato finora e dovrei farlo ora?
-          No, no, certo che no.
-          Ah, ma tu non sai di Daniel. – gli dice Fabrizio
-          Daniel? Il nostro ex compagno di squadra?
-          Sì, lui
-          Lui fa parte della nostra compagnia.
-          Sarò contento di rivederlo.
-          Allora lo chiamo e glielo dico subito
-          Sì, farlo così poi torno a lavoro
-          Sì Andrea, lo chiamo. Ehi Daniel, come va?
-          Diciamo che non è proprio un bel momento
-          Perché cosa è successo?
-          Ho discusso con Manu per via di Riky.
-          Perché?
-          Una storia lunga, magari se passi te la racconto. Intanto ti anticipo che ancora una volta, mi ha cacciato via.
-          Arrivo subito

Continua…

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani