Omofobia dilagante. Nuove vittime dell’odio.

Rubrica: Francesco Sansone
Grafica: Giovanni Trapani
Se lunedì scorso vi ho parlato di una storia positiva, ossia quella di Fabio e Leonardo, oggi, purtroppo, non posso non scrivere degli attacchi omofobi che hanno segnato le ultime settimane.
Se da una parte c’è chi continua a dire che non c’è bisogno di una legge contro l’omofobia, dall’altra ci sono le vittime che hanno subito violenza e hanno incontrato la morte per mano di gente senza scrupoli che,in nome di una superiorità suprema (quale, poi?).

Lo trovi qui 

Iniziamo dalla vicenda che si è consumata nel padovano, per l’esattezza a San Giorgio Pertiche, dove Tiziano Gallo,  padre (lo si può chiamare così?) di Alessia, una ragazza lesbica di trentatré anni,  ha premuto il grilletto prima contro la figlia, della quale non accettava la sua omosessualità, e poi si è tolto la vita. (Fonte: Mattino di Padova)

A Roma, invece, che negli ultimi anni è stata una delle principali città in cui si sono verificati casi di omofobia, Roberto, un ragazzino di quattordici anni, si è ucciso gettandosi dal terrazzino del suo palazzo nel quartiere Torraccia. Vittima di un gruppo di bulli che ogni giorno lo prendeva di mira alla fermata dell’autobus, Roberto ha ritenuto che l’unico modo per porre termine agli attacchi fosse quello di uccidersi. (Fonte: Leggo.it)

Scendiamo lungo lo stivale e arriviamo a Palermo, Ivan, di soli diciasette anni, è stato picchiato a sangue da un gruppo di coetanei. Per fortuna, il ragazzo, oltre agli ematomi, non ha subito gravi danni e ha voluto raccontare la sua storia, tramite una lettera al sito Bitchy, affinché si sappia quello che ancora succede a un ragazzo gay in Italia. (Fonte: Bitchy – qui per leggere la lettera di Ivan)

http://www.ibs.it/code/9788897309215/sansone-francesco/oltre-evidenza-racconti.html
Adesso anche in ebook. Qui

Dopo queste tre notizie credo ci sia ben poco da dire, eppure una cosa mi sento di scriverla a tutti quei geni che dall’alto delle loro convinzioni scagliano il dito contro le persone LBTQ: negare l’evidenza, girando lo sguardo pur di non vedere quello che succede nel Paese, e continuare a gridare le vostre tesi su lobbies e azioni atte a minare la stabilità della cosiddetta famiglia tradizionale, vi fa stare meglio? Riuscite a guardarvi allo specchio dopo che diffondete il vostro odio dando, di fatto, l’autorizzazione a chi è ottuso a picchiare, violare, uccidere un altro essere umano in quanto omosessuale?

Marco Travaglio, una volta ha detto: “Politica non è un mestiere, è un servizio. Ma nel senso di servire, non di servirsi.” e questo lo vorrei ricordare ai vari Buonanno, Salvini, Alfano, Renzi e a tutti coloro che hanno nelle proprie mani il destino di questa nazione. Non si può continuare a fare una guerra contro degli innocenti solo per acquisire potere, notorietà in tv o sui socials, privilegi. Dovete agire per il bene di tutti e questo “tutti” include le persone LGBT che non chiedono altro che il diritto di essere se stessi nella più totale libertà e sicurezza.
Nel mondo non esistono pensieri giusti o pensieri sbagliati, esistono solo pensieri e tutti, ma propri tutti, vanno rispettati soprattutto per tutelare le vite dei più giovani.