Le cronache di P

Prologo
Come vi avevo detto venerdì scorso, questa settimana ci sarebbe stato uno sconvolgimento di "programmazione" nel blog. Il primo doveva essere lunedì, ma a causa dei problemi tecnici, il pillot della rubrica è saltata ( a gennaio però verrà testato durante la prima settimana). Il secondo invece è quello di questa sera. Come vi ho anticipato ieri, "L'angolo di P" va in pensione, ma non per questo Gianni smetterà di collaborare con Il mio mondo espanso.
La rubrica, come avete avuto modo di leggere, si intitola "Le Cronache di P", uno spazio in cui il nostro amico commenterà una notizia di cronaca che riguarda il mondo gay con quel suo stile che avete apprezzato nei mesi precedenti.
Naturalmente come ogni nuova rubrica che si affaccia nel blog, non poteva non esserci una locandina realizzata da Giovy, che questa volta a mio avviso ha superato se stesso.
Non mi resta che salutarvi, dandovi appuntamento a domani con l'ultimo appuntamento dell'anno,  e augurarvi una buona lettura.
Francesco Sansone


Locandina realizzata da Giovanni Trapani.Tutti i diritti riservati

La nuova rubrica a cura di Gianni

Ho trovato questa notizia la scorsa settimana in un sito poco noto in effetti. Volevo aprire cosi questa nuova rubrica per dare anche un taglio critico a ciò che accade nel mondo sulle angherie che troppo spesso supponiamo ma che poco spesso leggiamo sul mondo LGBT. Questa settimana ho visto che stava già divulgandosi questa storia che ha dell’inverosimile ma che purtroppo è più che reale, ma per chi non avesse avuto l’opportunità di leggere un’atrocità del genere datemi il dispiacere di potervi informare. Quando si parla di angherie, soprusi, violenze verso i gay si è ben poco proiettati a dare risalto nazionale a questi fatti. Mi ha sempre destabilizzato questo comportamento, perché uno dei modi per combattere l’omofobia forse è proprio quello di affrontarla denunciandola. Il massimo che i media nazionali sanno fare, pensando di dare gradi notizie, è quello di sbandierare l’omosessualità presunta o confessata di VIP come se questo bastasse a dare supporto a chi come loro vive “disagi”. La notizia che vi sto per scrivere in effetti avrebbe fatto sconcertare anche l’animo più forte credo. Questa vicenda è accaduta a Troina un paesino della Sicilia, in provincia di Enna. Si tratta del consueto accanirsi di un branco su un individuo singolo, oggetto di scherno e passatempo facile per farsi due risate alle spalle di una persona che probabilmente già di suo deve affrontare i suoi turbamenti. Risate, scherni, spintoni chissà magari qualche accenno di violenza sessuale, ma il branco in questione non si è limitato a ciò se vi state facendo già delle considerazioni personali. Sembra il normale copione di una scena di città della nostra cara e amata “modernità” non credete? Un insieme di teenager che non sa che fare e che individua un anello debole, quale miglior occasione per scacciare la noia se non importunare l’anello fino a romperlo? Peccato che il branco era composto da ragazzi con un’età che va dai 20 ai 30 anni…si può pensare siano individui già formati cerebralmente, ma probabilmente in un mondo dove la pazzia sembra risieda nell’ acqua che beviamo come fosse un virus non è sempre cosi. Quando il ragazzo decide un giorno di fermare le continue azioni fastidiose del branco, il branco stesso si muove per far capire al loro coetaneo preso di mira che a questo non si può sfuggire. Cosi decidono di rinchiuderlo in un officina, si dice sia quella dove lavorava, e lo hanno violentato con il tubo di un compressore, azionando l’aria compressa a forte pressione e provocandogli la distruzione di parte dell’intestino eliminato dall’equipe medica che gli ha prestato i soccorsi…

La notizia è iniziata a circolare solo in un blog e solo in questi ultimi giorni ho potuto notare un incremento di discussioni in internet riguardo questo episodio terrificante. La cosa più sconcertante è che il fatto in sé è accaduto ad ottobre, quindi la mia domanda sembra porsi quasi naturalmente: come può un fatto cosi atroce essere taciuto dai media nazionali? Si sta parlando di un ragazzo che non solo ha dovuto subire gli insulti di suoi coetanei per chissà quale comportamento anomalo, ma ha anche perso parte del suo intestino per poter reclamare il suo diritto alla libertà. Ne ho davvero sentite tante ma questa mancava alla mia collezione, e scusatemi se è poco, avrei preferito non arricchire questa collezione con una notizia del genere. Sta quasi nel paradossale dover dire che ce ne vuole per “digerire” una notizia simile. I ragazzi coinvolti in questa violenza inaudita, inumana e gratuita sono stati denunciati ovviamente dai genitori per lesioni gravi. Sento dire da moltissime persone e anche io stesso ogni tanto lo dico, che per certa gente sarebbe il caso di rinchiuderli in una cella e buttare via la chiave… beh ogni tanto mi chiedo perché non attuano una pratica del genere. Quello che mi chiedo anche è: quale mente deviata arriva a partorire un insano piano che preveda un compressore e la lesione di un intestino di un essere umano? Come si fa a concepire un’idea del genere senza nemmeno pensare che rovinerà la vita di un povero ragazzo? Come può l’essere gay o “diverso” in qualsiasi modo scatenare tutto questo odio da eliminare dalla faccia della terra questo “diverso”? domande che la storia si ripropone e risposte sempre più sconcertanti che l’attualità ci propone è vero, ma razionalmente non riesco a trovare un nesso a quello che ho letto perché razionalmente non posso concepire un tale odio verso una persona da sfociare in azioni cosi disumane. Fosse anche solo per puro spirito di divertimento, sarebbe anche peggio. Fosse anche solo per incoscienza sarebbe ingiustificabile. Fosse anche solo che… quel povero ragazzo sarà segnato per sempre da questa vicenda portandosi i segni tangibili di questa esperienza tanto tremenda quanto inenarrabile.

Gianni