Vittoria Schisano a Giovanni Scifoni:"quando mi sento dire certe cose, posso dimostrare che gli attributi ce l’ho ancora"
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte: Davide
Maggio/ Facebook/ Pomeriggio5
Lo scorso 9 settembre il blog di Davide Maggio ha intervistato l’attore
Giovanni Scifoni ripercorrendo un po’ la sua carriera e parlando anche del ruolo
gay nella fiction di Rai1 ‘Mio figlio’, con
Lando Buzzanca nel quale recitava al fianco di Vittoria Schisano, all’epoca
ancora Giuseppe. Alla domanda “Che effetto
ti fa aver recitato con un attore che adesso è un’attrice?”, l’attore ha
risposto “Ah, Vittoria Schisano, ex Giuseppe. Mah, si incontra
tanta gente stramba, noi siamo un coacervo di umanità in questo gran pentolone
che è il mondo degli attori. L’ho incontrato dopo tanti anni, gli ho detto 'Oh,
sei molto cambiato!'. E lui: 'no, solo una botta di coerenza'. E sul fatto che
dopo l’intervento per cambiare sesso la Schisano ha lavorato poco ha detto: “E’
un discorso di talento, di capacità, è più complesso. Credo sia molto complesso
reinventarsi; può funzionare come exploit, come fatto di cronaca ma poi il
mestiere è fatto di artigianato, di talento, di lavoro, di fatica. Il caso dopo
un po’ finisce, le famose meteore degli anni ‘80.”
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Un'immagine tratta da 'Mio figlio' |
Intervenuta nella puntata odierna d Pomeriggio5, Vittoria Schisano
torna sull’argomento per rispondere all’ex collega di set, sebbene su Facebook
aveva già avuto modo di dargli la sua personale risposta scrivendo: “Caro Giovanni Scifoni, mio ex collega, attore e
preciso maschio eterosessuale.... […]
Inizio con il sottolinearti, cosa che tu hai notato benissimo l’unica volta che
ci siamo incontrati, che sono una DONNA e il maiuscolo non è un caso, quel tipo
di FEMMINA che tu puoi solo sognare e non avere al tuo fianco perché sei un
ometto e non la meriti. […] Sappi che il mio percorso di transizione è finito e
quindi l’etica, la morale, la buona educazione, e anche la legge vorrebbe che
tu ti rivolgessi a me al femminile e non al maschile come hai fatto, inoltre
vorrei ricordarti che un personaggio pubblico dovrebbe fare molta attenzione a
come parla, con le sue parole entra a casa di chi lo segue e non dovrebbe
alimentare violenza, razzismo, omofobia; viviamo in un momento molto delicato
per il nostro Paese e chi ha la possibilità di parlare dovrebbe sensibilizzare
l’opinione pubblica al rispetto degli individui e non accrescere la superbia
degli stupidi. […] Soltanto Dio sa della sofferenza e il coraggio che ho dovuto
provare per essere quella che sono oggi: una DONNA! E con queste righe spero di
poter dar voce a chi voce non ha contro stupidità e leggerezza di chi esprime
concetti sulla vita di altri, senza conoscerne l’essenza!”
Durante il suo
intervento dalla D’Urso ha ribadito più o meno lo stesso concerto, aggiungendo:
“ Un personaggio pubblico deve fare attenzione a quello che dice perché entriamo
nella casa degli italiani, gli italiani ci ascoltano e bisogna dare i giusti
messaggi. Quando questo signore parla di stramberie, che stramberie non sono
perché non stiamo parlando di una scelta, ma di un dato di fatto, probabilmente
si tutela e si dà il diritto a delle persone di fare la risatina, di dire la
battutina. Ancora oggi, purtroppo,vediamo ragazzi che vengono malmenanti, vengono
derisi e nei casi più gravi si uccidono.
Ricorderei all’attore Giovanni Scifoni che deve dare i giusti messaggi.”
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La D’Urso ha
cercato di difendere l’attore per ora in forza a Mediaset con la fiction ‘Squadra
antimafia’: “Forse non se n’è accorto è stato un po’ leggero nelle sue
risposte,no? Parlare di stramberie non va bene. Quindi sono certa che Giovanni
saprà chiederti scusa perché forse non s’è accorto di essere stato leggero. Sono
certa.” Ma la Schisano l’ha fermata affermando che l’attore ha già chiesto
scusa sostenendo che stesse "cazzeggiando": “Io non credo si 'cazzeggi' su questi
argomenti. Io, in tutta onestà, non riesco a stare calma perché quando mi sento
dire queste cose, posso anche dimostrare al signor Scifoni che gli attributi ce
l’ho ancora io anche se maschio non lo sono."
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