Minacciava di rivelare la sua omosessualità. Donna condannata a 7 anni
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Lucrezia Renati, trentaseienne di Casarile, è
stata condannata per aver costretto un cinquantenne a versarle dei soldi per
non rivelare la sua omosessualità.
Per mesi la donna ha minacciato l’uomo
riuscendo a farsi versare fino a 7 mila. Dopo l’ultima richiesta di 2 mila euro, l’uomo, però, si è rivolto al commissariato di Vigevano
raccontando la vicenda fatta di ricatti, minacce di morte e persecuzioni.
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È così scattato il piano per prendere la donna in flagranza di
reato. L’uomo le ha dato appuntamento per consegnarle il denaro e
quando la Renati ha afferrato la busta, la polizia è intervenuta arrestandola.
Il pubblico ministero Ilaria Perinu aveva chiesto 4 anni di pena, ma alla fine del processo,
svolto con rito abbreviato, il giudice Anna Maria Oddone ha stabilito sette
anni di reclusione.
Il figlio della donna, un
ragazzo di 17 anni presente durante il ritiro del denaro, si ritrova sotto
accusa e ora spetta al tribunale dei minori di Milano stabilire le sue
eventuali responsabilità.
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