'Amy' - Arriva in Italia il film documentario sulla Winehouse [Trailer]
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Resterà
nella sale italiane soltanto per tre giorni, dal 15 al 17 settembre, ma ‘Amy’,
il film documentario sulla cantante londinese morta, a soli 27 anni, l’11 luglio 2011, farà sicuramente parlare di
sé.
Asif
Kapadia, il regista del documentario che verrà presentato fuori concorso al prossimo cinema di Cannes, ha deciso di raccontare la storia dei una delle artisti che ha fatto parlare di sé per la sua graffiante voce e per la
sua tormentata vita personale come solo pochi sono riusciti. Un montaggio
di immagini e filmati d’archivio con l’intento di fornire della Winehouse una
descrizione a 360 gradi. Anche le sue canzoni saranno parte fondamentale del
progetto, in fondo lei non le cantava soltanto, ma le scriveva, le pensava. “Tutto
quello che dovevamo fare era svelare i
testi (delle canzoni ndb). Tutti sanno come cantava, ma non forse solo pochi si
rendono conto di quanto scrivesse bene. Ha scritto testi e musica: tutto era
suo.” Afferma il regista e come dargli torto. Canzoni come ‘Black to black’, ‘Rehab’, e ‘You know I'm no good’
resteranno per sempre nella storia della musica mondiale, suscitando, a ogni ascolto, un
misto di malinconia ed emozione.
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Nel film si parlerà anche della complicata storia d’amore con il marito, il cantante
Blacke Fielder-Civil, colpevole per molti di averla
iniziata all’uso delle droghe e di averla spinta nell’inferno dal quale non si è
più ripresa, e del suo rapporto con i genitori, incapaci di affrontare il disturbo
alimentare prima e la dipendenza dopo della figlia.
'Amy', dunque, non è un memorial, ma è una sorta di indagine, una ricostruzione dei fatti per mostrare che, dietro al personaggio pubblico che si presentava ubriaca ai concerti e che sbraitava contro i giornali, c'era una ragazza che, se aiutata da chi le voleva bene, forse, non sarebbe morta a 27 anni.
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