Su Twitter Renzi conferma che la legge sulle unioni civili si farà
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Dal suo
account twitter il premier, Matteo Renzi, ha confermato che la legge sulle
unioni civili è una priorità del suo
organico. “La legge sulle unioni civili è una questione i civiltà. Andrà in
Senato dopo la riforma della costituzione e prima del bilancio.” Con questo
breve messaggio, Renzi rassicura tutti coloro che da tempo, troppo, aspettano
che il governo italiano agisca al fine di porre sullo stesso piano i cittadini,
indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Bisognerà aspettare che il
Senato discuta e approvi la riforma della costituzione.
Lo trovi qui |
Non è la
prima volta che l’attuale organico lo promette, ma, ogni volta che si era vicini
alla discussione del disegno di legge
firmato da Monica Cirinnà, la questione è passata in secondo piano. Basti pensare
che l’ultima data fornita prima dell’attuale, confermava che si sarebbe
arrivati a una soluzione prima della pausa estiva. Intanto il disegno di legge,
modificato per evitare rischi di costituzionalità, è stato approvato in
commissione Giustizia, al Senato, ma le critiche continuano a sorgere e i
soliti noti continuano a remare contro. Carlo Giovanardi, NDC –UDC, noto più per le sue affermazioni omofobe che per i suoi meriti politici, si è astenuto dal
voto affermando che è “un voto che vale come un voto contrario”. Secondo
il capogruppo PD in commissione Giustizia Giuseppe Lumia, tale atteggiamento è “un errore, che non porta risultati”, invitandoli “ancora una
volta al dialogo perché si possano trovare le migliori soluzioni”. Ma è
ancora Giovanardi a rispondergli
dicendo che l’emendamento “non risolve i nodi della reversibilità,
dell’utero in affitto e delle adozioni”, insomma aria fritta. Per Maurizio Sacconi, invece, “la
definizione delle unioni civili come ‘specifica formazione sociale’ appare come
un disperato espediente causidico
per distinguerle dal matrimonio ma, come abbiamo più volte detto, se un animale
abbaia come un cane ragionevolmente
è un cane. […] Tanto sarebbe utile una legge unanime sul comun denominatoredei diritti di mutuo
soccorso materiale e morale tra conviventi quanto sarà dannosa per la nazione una legge che la lacera sui principi fondativi. Il presidente del
Consiglio Renzi rifletta su
questa fondamentale differenza”.
Il senatore del M5S, che assieme
al PD ha votato a favore del disegno di legge della Cirinnà, Enrico Capelletti
parla di “anacronistico ostruzionismo” per spiegare l’atteggiamento del NDC e
di buona parte di FI che “sta bloccando e facendo slittare di fatto l’esame di
provvedimenti altrettanto importanti quali la ‘Class Action’ a prima firma
Movimento 5 Stelle, quella sull’impignorabilità della prima casa e la riforma
della prescrizione tanto invisa ai corrotti”.
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Per concludere, vediamo cosa prevede il decreto Cirinnà per capire quali diritti otterranno le coppie
LGBT che può essere letto per intero qui.
Innanzi tutto non è un matrimonio,
ma comunque ne darà gli stessi diritti e doveri, anche se la coppia LGBT non
potrà adottare alcun figlio esterno alla coppia, ma nel caso uno dei due
coniugi sia già genitore, l’altro potrà richiederne l’adozione. Per quanto riguarda il regime giuridico, ovvero diritti e
doveri reciproci, residenza,
concorso negli oneri, abusi familiari, interdizione, scioglimento dell'unione si applicano gli articoli del codice civile.
Inoltre alla coppia saranno riconosciuti i diritti di assistenza sanitaria,
carceraria, unione o separazione dei beni,
subentro nel contratto d'affitto, reversibilità della pensione e i doveri previsti per le coppie sposate.
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