Aggressione omofoba a Roma ai danni di un ventiseienne
A cura
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
''Ieri nel tardi pomeriggio un giovane di 26 anni nel quartiere di
Primavalle a Roma nei
pressi di via Bembo, stava per salire in macchina, peraltro otto giorni prima
nello stesso parcheggio gli era stata bucata una ruota della macchina, quando si sono avvicinati due ragazzi di circa 30 anni che hanno iniziato ad
insultarlo al grido 'frocio di m...' e
subito dopo gli insulti sono iniziate le percosse con pugni sul viso''. Parla
così Fabrizio Marrazzo per riferire della nuova aggressione omofoba che si è
consumata ieri nella Capitale nella più totale indifferenza dei presenti. ”Nonostante
ci fossero molte persone in zona nessuno
lo ha aiutato neanche quando gli aggressori se ne sono andati. La segnalazione
ci è giunta dagli amici che hanno contattato il servizio di ‘Gay Help Line’,
numero verde contro l'omofobia 800 713 713. Al giovane, con cui siamo in
contatto, abbiamo offerto il supporto legale e psicologico''.
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Il ragazzo, un giovane di 26 anni ha riportato ecchimosi sul viso
ed è stato curato al pronto soccorso dell’ospedale Gemelli, in cui gli è stata
rilasciata una prognosi di 4 giorni, per poi recarsi dalle forze dell’ordine
per raccontare quanto gli era capitato da poco.
Anche Simone, un amico della vittima, le cui iniziali sono P. R., denuncia l'accaduto su Facebook
scrivendo uno stato sul suo diario un minuto dopo le 23:00: “Poi pensi che non ti possa mai toccare da vicino e
invece nel 2015 a Roma si viene pestati nel parcheggio sotto casa, in pieno
giorno, al suono di ‘frocio di merda’. Nessuno ha mosso un dito. Poi ora
venitemi a fare i vostri discorsi imbecilli tipo l’omofobia non esiste. Fatevi
i selfie con Salvini, poi vi rispondo io.”
La rabbia dell’amico è comprensibile perché è
inaudita la violenza che sta prendendo sempre più piede ai danni delle persone
LGBT in tutta Italia. Da Agrigento a Ferrara, passando per Bellizzi e Genova, nessuno è
salvo quando si trova nel mirino di qualche omofobo e dello stesso avviso è
anche Fabrizio Marrazzo: “Purtroppo il clima di
odio che certe parti sociali e politiche stanno creando verso i gay, alimentando spesso sentimenti di paura con
fantomatiche teorie inesistenti come quella 'gender' e la completa mancanza di
riconoscimento di diritti sul piano legislativo, rendono i gay socialmente
sempre più vulnerabili. Serve un salto di qualità. Servono campagne di
sensibilizzazione, di educazione, di comunicazione, servono leggi, serve non
bloccare i programmi in corso dell'Unar come quelli verso le scuole. “Il
giovane di Primavalle preso a pugni è l’ennesimo episodio che dimostra come sia
urgente mettere in campo azioni concrete. Una legge sulle unioni civili, una
legge di contrasto all’omofobia, sono i paletti imprescindibili di una seria
strategia contro le discriminazioni e la violenza e invece si continua a
rinviare. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi agisca e non temporeggi''.
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Imma Battaglia, consigliera comunale di SEL, rimarca “come
sia oggi necessaria e urgente una legge contro l’omofobia, ormai completamente
dimenticata e cancellata dall'agenda politica del Governo”, mentre il
vice-capogruppo del Pd capitolino Giulia Tempesta e il consigliere capitolino
Marco Palumbo si “auspichiamo che i vili autori dell'aggressione siano quanto
prima individuati dalle forze dell'ordine e chiamati a rispondere del loro
operato davanti ad un giudice. Serve una risposta decisa e concreta contro il
ripetersi di questi inaccettabili episodi.” E ancora il capogruppo del Pd,
Fabrizio Panecaldo da Twitter scrive: “A Roma registro esiste già, ma urge
legge su unioni civili per cambiare verso su intolleranza.” Per concludere anche il Presidente della
Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sempre tramite il social network esprime la
vicinanza al ragazzo ribadendo che “nostro impegno va avanti con ancora più
forza, per lui e per tutti coloro che subiscono discriminazioni”.
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