A Bologna un modulo scolastico riservato alle famiglie omogenitoriali
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
L’amministrazione comunale bolognese ha deciso di istituire per gli
asili nidi e le scuole materne un modulo semplificato che permetterà alle
coppie omogenitoriali di raggirare i limiti dati dalla mancanza di una legge
che le legittimi.
Nel modulo sarà possibile indicare il genitore biologico e quello
di fatto dando a entrambi le stesse responsabilità sul bambino. Entrambi,
infatti, potranno prelevarlo all’uscita della scuola, firmare le
liberatorie e le autorizzazioni per le gite. Basterà soltanto compilare l’autocertificazione
e inviarla all'Istituzione Scuola del Comune, chiarendo lo stato di famiglia
del nucleo. A darne notizia è stata la referente regionale delle Famiglie
Arcobaleno, Elisa Dal Molin, durante la Festa dell’Unità tenutasi ieri in cui
era presente anche il sindaco Virginio Merola che ha commentato l’iniziativa
come una decisione rivoluzionaria utile alle famiglie omogenitoriali per “superare
gli avvilenti problemi quotidiani”.
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Il centro destra non ci sta e Fratelli d’Italia ha già annunciato
di scendere in campo contro questa decisione dell’amministrazione bolognese.
Contrario è anche il Nuovo Centro Destra che, tramite la consigliera comunale e
portavoce nazionale, Valentina Castaldini, consiglia al sindaco di occuparsi, piuttosto, degli
“800 bambini in lista d'attesa nei nidi o la situazione poco chiara sulla
refezione scolastica.” “Nel momento in cui il Parlamento sta discutendo di un
tema molto delicato, - afferma la Castaldini - fare una corsa in avanti di
questo tipo ha il sapore dell'ideologia. Il modulo presentato da Merola è fuori
dalle leggi dello Stato. Il nostro ordinamento tratta in modo molto seria
l'anagrafe: questa ne è una alternazione, un atto grave.” La consigliera
chiosa, infine, definendo nulla l’utilità del modulo dato che “all'inizio
dell'anno scolastico viene comunque chiesto chi fa le veci del genitore.”
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