Carlo Giovanardi ancora contro le unioni gay
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte:
Ansa.it
"Da parte nostra non c'è nessuna
disinformazione ma la precisa volontà di contrastare un testo sulle unioni
civili che prevede reversibilità, adozioni e utero in affitto per le coppie
gay. La relatrice rimuova questi macigni e sull'evitare ogni discriminazione e
garantire pienamente i diritti di chi fa parte della coppia l'accordo si può
trovare in un minuto". A parlare è ancora una volta il senatore di Area
Popolare Carlo Giovanardi che ha tenuto a precisare la sua contrarietà contro
il ddl Cirinnà.
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Non è la prima volta che Giovanardi chiede di
modificare il testo, ma quello che lascia basiti è che uno dei punti su cui si
accanisce è il ‘fattore reversibilità’, gli altri manco li consideriamo perché si commentano da soli.
Per chi non sapesse, la reversibilità della
pensione è stata introdotta negli anni ’80 per tutelare i coniugi che non
avevano una pensione propria e che spesso avevano un reddito al di sotto della
soglia di povertà dopo la morte del coniuge. Quindi, per farla breve, si
tratta di dare una parte della pensione del coniuge defunto a quello rimasto in
vita per evitare che possa riscontrare problemi economici. Ricordiamo pure che
la pensione è una sorte di salario
differito che viene dato a chi, per motivi di età, conclude la sua carriera lavorativa,
e consiste in una somma accumulata negli anni dal soggetto
che è presa direttamente dagli stipendi al fine di garantirsi una rendita durante
l’anzianità.
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Fatta questa
precisazione, c’è da chiedersi perché una persona omosessuale, che ha lavorato
per tutta la vita, non possa dare alla morte parte dei soldi alla persona con
cui ha condiviso la vita solo. Davvero una vedova o un vedovo eterosessuale ha
più diritto di una vedova o un vedovo gay?
A quanto pare sì.
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