Lorella Cuccarini parla delle critiche ricevute dalla comunità LGBT
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte: Vanity Fair. it
In vista
del suo debutto come giurato nella nuova edizione di ‘Ti lascio una canzone’,
il programma del sabato sera di Rai1 condotto da Antonella Clerici e in partenza
questa sera in prima serata, Lorella Cuccarini è stata intervistata da ‘Vanity
Fair’ dicendo di essere contenta della nuova avventura e di non aver
sofferto la lontananza dal piccolo schermo perché ha continuato a fare ciò che
le piaceva in teatro.
Inevitabilmente
si è finito ad affrontare l’affairre che
l’ha vista al centro delle critiche per il commento pubblicato sul suo profilo Twitter lo scorso 20 giugno. Nello stato scriveva: "sono favorevole alle
unioni civili ma i figli non sono un diritto. E non si comprano. Punto. Chi non
è d'accordo rispetti le opinioni altrui". In pochi minuti, lo stato ha
fatto il giro del web facendo infuriare molti gay, anche per il fatto che poco prima aveva condiviso il twitter di Manif Pour Tour Italia, l’organizzatore
del ‘Family Day’.
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Alla giornalista Monica Manca ha risposto
che è rimasta male per la violenza delle risposte che le sono piovute addosso: “la cosa che più mi dispiace sono i modi, perché viviamo ancora in un
Paese democratico e la libertà di pensiero e di espressione ce l'abbiamo e la
eserciterò fino alla fine.”
Quando le viene chiesto che in molti hanno affermato che avesse tradito
il suo pubblico omosessuale che da decenni la seguiva e contribuendo a
renderla 'la più amata dagli italiani', la Cuccarini ha detto di non capire il perché dell'accusa: “non capisco perché lo abbia tradito. La mia dichiarazione era un
punto di vista nei confronti di chiunque, non solo degli omosessuali. Ho sempre
combattuto per i diritti dei bambini e loro vengono prima di tutto. Oggi tutto
sta diventando un mercato e continuerò a dirlo e a pensarlo”.
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Infine, concludendo, ha detto che tanti suoi amici gay la “pensano esattamente" come lei: "il
discorso dei figli e della modalità per averne possono generare perplessità. A
volte ci sono delle discussioni, ma ben vengano: i diversi punti di vista
arricchiscono sempre”.
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