La funzionaria che si rifiutava di rilasciare le licenze alle coppie gay è stata scarcerata.
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Continua a
tenere banco la vicenda di Kim Davis, la funzionaria del Kentucky, che dopoessersi rifiutata di rilasciare le licenze matrimoniali alle coppie gay, erastata invitata dalla Corte Suprema a svolgere il suo lavoro se non volevafinire in prigione per la violazione della legge. La donna, nonostante l’ordine,
ha continuato a portare avanti il suo rifiuto in nome del suo credo religioso e
la scorsa settimana è stata arrestata.
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Oggi, però,
la donna è ritornata a casa. Infatti, l’ufficio presso il quale presta servizio
ha assicurato al giudice che a registrare le nozze gay ci penseranno gli altri
impiegati e così la magistratura non ha trovato obiezioni e ha scarcerato la
Davis, imponendole di non interferire in alcun modo per impedire ai suoi
colleghi di unire in matrimonio le coppie gay che si rivolgeranno all’ufficio.
La Davis è
diventata una sorta di paladina per tutti quegli americani, e non solo, che
ancora oggi non vedono di buon occhio le unioni gay e lesbo. All’uscita dalla
prigione, infatti, ad accoglierla c’era una folla di persone che, sbandierando
croci e intonando le note di ‘Eye of the tiger’, le ha dimostrato il suo
sostegno. Ad attenderla c’era anche il candidato presidenziale Mike Huckabee che
l’ha invita a salire sul palco montato in strada, per ringraziare quanti erano
lì per lei.
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