Andrea e Dario - genitori a metà per colpa della legge (Video)
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte:
La7.it
Durante la puntata andata in onda ieri su La7 di ‘L’aria d’estate’,
condotto da Andrea Pancani, è stato
mandato in onda il servizio, realizzato da Mariagrazia Gerina e che avete visto
in apertura, in cui Andrea Rubera e Dario De Gregorio hanno parlato della loro
storia e della loro famiglia arcobaleno. Un servizio che ha un’efficacia
comunicativa maggiore dei tanti discorsi preelettorali che i politici ripetono, ormai, a copione e che difficilmente, poi, trasformano in dati concreti.
I due uomini nel 2009 sono andati in Canada a posarsi per
poi tornarci per mettere al mondo i loro figli tramite la ‘gestazione per altri’.
Così la loro famiglia si è allargata prima con l’arrivo della piccola
Artemisia, che adesso ha 3 anni e mezzo, e poi dei gemelli Cloe e Iacopo, di 9
mesi. “I nostri figli ci chiamano ‘papi’
e ‘papo’ in maniera del tutto normale.” Confessano tranquillamente, dimostrando
come i dubbi di chi si appella alla confusione che i bambini potrebbero riscontrare nell'essere cresciuti da una
coppia dello stesso sesso, sono infondati e puramente demagogici.
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Quando la Gerina, chieda com’è la loro vita in Italia, i due
rispondono: “A Toronto siamo un coppia sposata con tre bambini in cui entrambi
siamo genitori. In Italia siamo: io il papà di Artemisia e Dario papà di Iacopo
e Cloe, e che casualmente conviviamo nello
stesso appartamento.” Insomma difficoltà dovute all’ostruzionismo di gente incapace
di vedere che il Paese ha la necessità di tutele e di leggi che permettano a
quei bambini di cui loro si sentono paladini gli stessi diritti di quelli nati da
una coppia eterosessuale e vedere riconosciuti i loro genitori come tali ovunque e non solo in casa.
E sulle promesse di Renzi dicono: “Lo ribadiamo, il nostro obiettivo è ottenere
il matrimonio egualitario. Detto questo, chiaramente, se la legge Cirinnà fosse
approvata così come nelle intenzioni della relatrice, semplicemente solo con l’adozione
incrociata dei nostri figli, noi saremo genitori a tutti gli effetti anche in
Italia.”
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