Per Putin i gay in Russia non sono perseguitati e vivono serenamente. Sarà vero? (Video)

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Durante il suo intervento nella trasmissione della CBS,  ‘60 Minutes’, il Presidente russo Vladimir Putin ha affermato che nel suo Stato i gay non vengono perseguitati e che vivono come gli altri cittadini. “Lavorarono, vivono in pace e ottengono delle promozioni” dice difendendo la sua legge contro la propaganda omosessuale. “Non vedo niente di anti- democratico in questo atto giuridico”, la Russia vuole solo dare ai bambini “la possibilità di crescere e aiutarli a capire chi sono e decidere per se stessi. Si considerano un uomo e una donna? Un maschio o una femmina? Vogliono vivere in un matrimonio normale o uno non tradizionale? Non vedo alcuna violazione sui diritti degli omosessuali”.
Durante l’intervista, Putin si è scusato anche per lo scherzo fatto a Elthon John da parte di due dj russi dopo che la rockstar aveva affermato di volerlo incontrare per parlare deidiritti LGBT. Scuse che aveva già espresso personalmente al cantante chiamandolo veramente e accettando di incontrarlo.
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Putin potrà pure dire che la situazione in Russia per la comunità LGBT non è pericolosa eppure, prendendo un articolo de ‘La Repubblica’ del 15 dicembre 2014 si legge: 
Le autorità russe hanno fallito nel loro obbligo di prevenire e perseguire la violenza omofoba. Lo denuncia Human Rights Watch  (HRW) in un rapporto pubblicato oggi. Un numero crescente di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono stati attaccati e perseguitati in tutta la Russia, dopo l'adozione delle misure anti-LGBT  sancite da una legge federale del giugno 2013. La legge ha effettivamente legalizzato la discriminazione contro le persone LGBT, lasciando che fossero percepiti come cittadini di seconda classe.”
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Forse Putin dovrebbe osservare attentamente ciò che accade nel suo Paese. Se lo facesse, vedrebbe, come testimonia il video di Nikita Rozhdestv,  che due ragazzi che camminano mano nella mano rischiano di essere picchiati dal primo venuto. Se questo vuol dire vivere in pace...