Per la prima volta in Italia, a Napoli trascritto atto di nascita del figlio di due donne
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte:
Retenews24
“Questa notizia dimostra che
Napoli, per quel che concerne i diritti delle persone LGBT è oggi una città
all’avanguardia in Italia, dotata di un tessuto amministrativo e sociale
profondamente inclusivo e lungimirante. E questo conferma sia una tradizione di
inclusività della città, sia il grande lavoro svolto negli ultimi anni dalle
associazioni, dal Sindaco Luigi de Magistris e dall’amministrazione comunale”.
Con queste parole il presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino, commenta
la decisione dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Napoli di trascrivere l’atto di
nascita del figlio di due donne sposatesi a Barcellona, Spagna.
Lo trovi qui
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Il Vice Presidente della sede
napoletana dell’associazione gay, Fabrizio Sorbara sottolinea come questo
passo sia la dimostrazione di come l’Italia sia lontana da come è percepita dal
Governo: “Mentre il Parlamento procrastina e ritarda l’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni civili, vicende come questa dimostrano che il paese non
solo è pronto alla legge sulle unioni civili, ma ha una sensibilità che va
perfino oltre e supera di gran lunga proposte e promesse dei partiti e degli
uomini di governo.”
La trascrizione dell’atto di
nascita del bambino delle due donne risale al 30 settembre 2015 ed è avvenuta per
la richiesta che il Consolato italiano di Barcellona ha avanzato agli organi di
competenza di Napoli.
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Quello di Napoli è un passo
importate sul fronte dei diritti civili che può fare scuola, come afferma il
responsabile della cultura di Arcigay Napoli, Claudio Finelli: “grazie alle urgenze dei singoli
e alla sensibilità di coraggiosi rappresentanti delle istituzioni del nostro
paese, assistiamo a posizioni che possono fare “scuola” in termini di civiltà e
rispetto”.
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