“Caro Renzi, i figli delle coppie gay non vanno discriminati” - Claudio Rossi Marcelli scrive al premier
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Fonte: Internazionale.it
Il
giornalista e scrittore, autore fra gli altri del libro ‘Hello daddy’, Claudio Rossi Marcelli, sulle pagine del sito Internazionale.it ha scritto una
lettera pubblica al premier italiano Matteo
Renzi dicendo chiaramente che i figli delle coppie gay non devono essere
discriminati.
“Le istituzioni del nostro
paese ci trattano come merce da dibattito televisivo, moneta di scambio tra
partiti, materiale per strumentalizzazioni politiche e religiose. Ma noi siamo
molto più di questo: siamo una famiglia piena d’amore, come molte altre. E
sull’amore dei genitori per i figli, non si lascia libertà di coscienza. E non
lo si mette ai voti: lo si protegge e lo si tutela, con misure politiche
adeguate. La legge sulle unioni civili del suo governo è al limite della
decenza per noi coppie e famiglie omogenitoriali, ma eravamo pronti ad
accettare la dimostrazione di buona volontà a patto che non fosse stata toccata
la stepchild adoption: la
possibilità di adottare il figlio del proprio partner in assenza di altri
genitori.”
Scrive il giornalista, che adesso vive con la sua famiglia in Danimarca dove,
dice, “qui ci trattano come la famiglia
che siamo. Mentre in Italia, no”. Ricordando, inoltre, a Renzi che “non si può essere europeisti solo quando fa comodo.”
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“Dobbiamo guardare in faccia la
realtà e accettare che questi bambini esistono, diventeranno sempre di più, e
l’Italia ha il dovere di garantirgli uguale dignità e tutela giuridica. Perché
non si può essere europeisti solo quando fa comodo.” Continua Marcelli e per concludere
invita il Premier “a non cedere alle strumentalizzazioni o alle posizioni
ideologiche e sostenere la stepchild adoption in nome di tutti
quei bambini che hanno bisogno che i loro genitori lo siano anche di fronte
alla legge.”
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