Adozioni gay: Il no di Monsignor Cacucci e del democratico Fioroni
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Fonte: La
Garzetta del Mezzogiorno/intelligonews.it
“La famiglia fondata sul matrimonio e sull'incontro dell’uomo
e della donna che possono generare i figli, diventa una verità fedele alla
sacra scrittura e al Vangelo. E su questo non ci può essere dibattito”. Con questa
parole Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo della diocesi di Bari –
Bitonto, risponde a chi gli chiede un’opinione sulla possibilità da parte delle
coppie gay di adottare figli.
Continua sotto...
Lo trovi qui
|
Intanto anche la politica torna sull’argomento e questa volta
tramite Giuseppe Fioroni, dell’area cattolica del PD, che in un’intervista a
intelligonews.it espone la sua opinone sul ddl Cirinnà. “ Questa è una
legge che occorre fare bene e non solo farla di corsa. Siamo tutti d'accordo
sulla regolamentazione delle unioni civili, ma non può essere una legge
all'insegna del vezzo tutto italiano "fatta la legge trovato l'inganno. Ci devono essere parole chiare:
un conto sono i matrimoni e un altro conto sono le unioni civili. E sulle
adozioni gay ci deve essere una presa di posizione contraria, senza inventarci
sotterfugi". Alla
domanda del giornalista Marco Guerra su cosa intende per sotterfugi, il
deputato dice: “Ipotizzare l'esigenza dell'utero in affitto
significa minare alla base il diritto dell'uomo ad avere la madre. È un crimine
contro l'umanità l'utero in affitto. E' il mercimonio della madre, senza se e
senza ma".
Continua sotto...
Adesso anche in ebook qui |
Infine
invita i colleghi “a una riflessione attenta che
ruoti intorno a questi due punti fissi, l'etica è un patrimonio indisponibile
delle nostre singole coscienze. In Italia le forze politiche che volevano fare
l'etica con la tessera di partito hanno fatto sfaceli", e ribadisce il suo “no alle adozioni
gay e sì a una netta distinzione tra matrimonio e unione".
Nessun commento:
Posta un commento