The Danish girl e lo sconcerto dei moralizzatori da tastiera
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Penso che, a parte la Signora Cozzolino citata sempre da
Barbara D’Urso, non c'è nessuno che non sappia che ieri su Canale 5 è andato in onda The Danish Girl, il film vincitore del QueerLion 2015.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI ALLA
NUOVA PAGINA FACEBOOK
Poco dopo aver visto la scena di nudo, con tanto di pene in
evidenza, sul mio account Facebook ho scritto:
E così è stato.
Non solo non mi hanno deluso, ma hanno
palesato i must dei loro più famosi topic.
Continua sotto...
Su Twitter, dove l’hashtag è entrato nelle
tendenze con 23.120 tweet, non si sono letti soltanto i testi di chi si è
commosso e di chi si è complimentato con l’ammiraglia Mediaset per non aver
applicato alcuna censura (anche se su Facebook qualcuno ha sostenuto il
contrario), ma anche quelli dei miei tanto amati moralizzatori da tastiera,
pronti sempre a mettere in mezzo i bambini e ad appellare un film a tematica
LGBT come pornografico (rispetto a Cinquanto sfumature di grigio, The Danish
girl è un film per educande, così per dire).
Ed ecco dunque alcuni dei più belli, nella loro assurdità:
«Sarà arte, ma i bambini a quest’ora sono ancora svegli e
teoricamente un film a bollino rosso non va bene.»
«Che poi non ho niente contro i gay e i transgender,
assolutamente. Ma vedere un film su questo argomento è davvero strano.»
«MA POI LORO CHE DANNO STI FILM A QUEST’ORA NO? Io basita.»
«Io mi chiedo perché un film porno gay/trangender abbia avuto l’Oscar (o gli Oscar, boh) e non
l’abbia avuto Titanic. Boh.»
Continua sotto...
Non ci sarebbe motivo di rispondere, ma una cosa la si deve
dire a chi mette sempre in mezzo i bambini: nelle tv di nuova generazione c’è la possibilità di mettere
il parental control. Se non si vuole far vedere qualcosa ai bambini, lo si
applica con un semplice click. In questo modo i figli di costoro saranno salvi e la gente potrà godersi un
film senza quelle orrende censure, applicate per accontentare chi è così pigro da non spiegare
alla propria prole che la vita è bella perché varia.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI ALLA NUOVA PAGINA FACEBOOK
Questi dalla tastiera compulsiva danno ragione ad Umberto Eco ......
RispondiElimina