Dodicenne blocca manifestazione omofoba – Fotografo e ragazzino sono diventati vittime di minacce e bullismo
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Ricorderete la foto di quel ragazzino che si è posizionato di fronte ai manifestanti della protesta contro il riconoscimento ugualitario per le coppie gay a Celaya, Messico. L’immagine,
catturata dal fotoreporter Manuel
Rodriguez, ha fatto il giro del mondo in poco tempo, diventando un simbolo
della lotta contro l’omofobia.
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Bene, sappiate che ci sono stati degli sviluppi e per nulla
piacevoli. Il ragazzino è stato preso di mira da alcuni bulli che gli stanno
rendendo la vita impossibile, mentre Rodriguez
ha ricevuto diverse minacce sia al telefono sia sui socials.
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«In una chiamata che
ho ricevuto martedì mi è stato dato del comunista e del frocio, e mi è stato
detto che me la faranno pagare per aver offuscato [con la mia foto, ndb] la
manifestazione.» ha spiegato Rodriguez, il fotoreporter che si
trovava per strada e che ha postato l’immagine sul suo profilo Facebook come
ricordo personale. Da lì la foto è stata presa dalla pagina Celaya Sin Censura senza chiedergli il
permesso,. Per Rodriguez non è stato un problema fino a quando non è stato inondato dalle minacce. Ora è spaventato perché non sa quanto poco seriamente deve prendere queste minacce.
Come dicevamo che anche il ragazzino non sta avendo vita
facile dopo quello scatto. Secondo quanto dichiarato da una zia del dodicenne a
El Universal, il ragazzino sarebbe
diventato il mirino di alcuni bulli che gli dicono di essere omosessuale e di
aver fatto quel gesto per se stesso. Inoltre la donna ha dichiarato che si è
trattato di un fraintendimento e che non c’è nessuno zio gay:
«È una bugia perché non ha parlato con nessuno e non ha
nemmeno uno zio gay.»
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In merito alle dichiarazioni della zia, Manuel Rodriguez ha affermato che «forse i famigliari negano quanto affermato dal ragazzino per paura di
qualche reazione da parte del Fronte Nacional por la Familia e dalle persone
che sono favorevoli a quel tipo di manifestazione.»
Qualunque sia la verità, sta di fatto che l’intera vicenda
ha dello sconcertante. Un fotografo viene minacciato, un ragazzo diventa
vittima di bullismo e l’omofobia continua a farla franca, vincendo ancora una
volta sul’amore.
Fonte: universogay .eluniversal.com
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