Lucy Lawless parla di unioni gay: «Una società pluralistica è una cosa importante e salutare.»
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Lucy Lawless è
una delle attrici più amate dal pubblico gay di tutto il mondo sia per il suo
ruolo di Xena, la principessa
guerriera dell’omonima serie tv degli anni novanta, sia per il personaggio di
Lucretia nella fantastica serie ‘Spartacus’.
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Intervenuta alla seconda edizione della Palermo Comic Convetion, l’attrice, che ha parlato quasi tutto il
tempo in italiano, ha dichiarato di amare il nostro paese, prima di affrontare
il tema dell’omosessualità, o meglio delle unioni fra le persone dello stesso
sesso.
Partendo dal rapporto fra Xena e Olimpia, l’attrice
inizialmente scherzato sul cambio di nome che quest’ultima ha subito in Italia:
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«In Nuova Zelanda, in
America, Australia, Inghilterra si chiama Gabrielle. Questo nome, Olimpia… chi
è ? non l’ho mai incontrata.» dice ridendo facendo una piccola pausa per
poi soffermarsi sull’importanza che Xena ha avuto nella comunità LGBT. «Credo che la comunità gay a New York abbia
sottolineato l’importanza di questa serie… era controversa, innovativa.»
La Lawless ha
dichiarato di non aver avuto alcun problema a interpretare un personaggio gay
perché nel suo paese, la Nuova Zelanda,
essere omosessuali non è mai stato un tabù:
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«Non ero preoccupata
non è una cosa strana nel mio paese. In Nuova Zelanda i gay si possono sposare
e questo non toglie nulla al mio matrimonio.» ha affermato prima di
apprendere la notizia che anche in Italia adesso le coppie gay possono unirsi
civilmente: «Veramente? Non lo sapevo…
auguri. Una società pluralistica è una cosa importante e salutare. Bene.»
Fonte: tvserial.it
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