Cliente si lamenta: «troppa gente gay». Ristoratrice risponde: «non venire più»

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
A Minneapolis è avvenuta una storia che ha dell’incredibile, ma che è da considerare normale quando si ha a che fare con gli omofobi. Eric si è recato con la sua famiglia al ristorante Hell’s Kitchen, ma non ha apprezzato che al suo interno ci fossero troppi gay.

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«Troppa gente gay» è il testo del commento lasciato da Eric su Google review, assegnando una sola stella al ristorante.. Cynthia Gerdes, responsabile di Hell's Kitchen, ha deciso di rispondergli tramite una lettera aperta su Facebook, dove lo invita a non tornare più:
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«Scriviamo in risposta a una recensione che hai pubblicato su Google qualche minuto fa. Diceva semplicemente “troppa gente gay”. Ti chiediamo di non tornare più a Hell’s Kitchen. Chi lavora qui, che sia gay o non, vede Hell’s Kitchen come la propria casa. Ogni mattina apriamo le nostre porte facendo il possibile per far sentire ogni cliente a casa sua. Facciamo ciò che possiamo affinché il cliente si senta il benvenuto, facciamo ciò che possiamo per creare un ambiente che gli dia l’opportunità di strare bene in compagnia dei suoi amici, facciamo ciò che possiamo per creare un ambiente blindato da ogni forma di pregiudizio e facciamo ciò che possiamo per creare un ambiente che sia sicuro. Sono questi gli “obiettivi del locale” che ognuno dei 166 membri della famiglia di Hell’s Kitchen ha nel proprio DNA. Tu sei libero di pubblicare il commento che vuoi su di noi, noi siamo ugualmente liberti di dirti di non mettere più piede in casa nostra.»
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Dopo aver letto la risposta Eric, rendendosi conto della figuraccia, ha cancellato il suo commento omofobo. A comunicarlo è stata la stessa Gerdes, che si è detta disposta a dargli una seconda occasione:
«Abbiamo appena saputo che questo giovane e la sua famiglia hanno cancellato il commento, comprendendo il danno causato. A Hell’s Kitchen è capitato che alcuni di noi abbiano detto cose che avrebbero desiderato non dire e commesso degli errori che hanno ferito altri… crediamo realmente nel pentimento [di Eric, ndb] e rispettiamo quella gente che riconosce di aver ferito gli altri con le sue parole e azioni. Apprezziamo il gesto di questo giovane e siamo disposti da dargli l’opportunità di conoscerci affinché possa sapere perché ci sentiamo più forti delle sue parole.»

Fonte: universogay
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