Renzi firma il decreto sulle unioni civili. Ecco cosa succede adesso
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Anche Monica Cirinnà è entusiasta per l’attuazione immediata della legge, senza dover aspettare il ‘vacatio legis’.
Grafica di Giovanni Trapani
Matteo Renzi ieri, venerdì 23 luglio 2016, ha posto la firma sul decreto del presidente del Consiglio dei ministri che adotta le disposizioni trnasitorie per la tenuta dei registri negli archivi dello stato civile, sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso stesso.
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La firma sul decreto, controfirmato anche dal ministro di Giustizia Andrea Orlando e dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, fa sì che da adesso la legge sulle unioni civili sarà pienamente operativa dal momento in cui verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Non ci sarà, dunque, il bisogno di aspettare la tradizionale ‘vacatio legis’ di quindici giorni e nemmeno i 5 giorni necessari al Ministero dell’Interno.
Entusiasta, Ivan Scalfarotto su Twitter scrive, pubblicando la foto di Renzi mentre firma il decreto, che si tratta di «una firma che cambia l’Italia».
Una firma che cambia l'Italia. https://t.co/XU7CKNrcW6— Ivan Scalfarotto (@ivanscalfarotto) 23 luglio 2016
Anche Monica Cirinnà è entusiasta per l’attuazione immediata della legge, senza dover aspettare il ‘vacatio legis’.
#unionicivili ecco il decreto Non c'e' vacatio legis Operativo subito con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 🌈🍀💚 https://t.co/RGfcumoqSR— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) 23 luglio 2016
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Inoltre la senatrice ha dichiarato: «La firma del governo sul decreto attuativo sulle unioni civili segna in modo definitivo e storico il corso dei diritti civili del nostro Paese. La legge diventa così pienamente operativa e tutti i Comuni sono ora in grado, nel giro di pochi giorni, di celebrare le prime unioni. È il punto di arrivo di una riforma epocale, attesa da troppo tempo, che consentirà finalmente piena cittadinanza a tante coppie. Da oggi la stagione dei diritti, voluta con tenacia dal governo Renzi, è una realtà insindacabile e, con una certa emozione, auguro tanta felicità a tutti quegli uomini e quelle donne che vorranno e, finalmente, potranno vedere riconosciuto il loro amore.»
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