Sindaco leghista sulle unioni gay: «Le leggi sono leggi e vanno applicate»

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
In queste settimane, da quando la legge sulle unioni civili è stata emanata, molti sindaci della Lega Nord hanno tenuto a precisare che, mai e poi mai, celebreranno cerimonie per unire le coppie dello stesso sesso. Eppure in questo coro di voci, però, oggi ne risalta una che va contro corrente. Si tratta del sindaco i Montebelluna,in provincia di Treviso, Marzio Favero.
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Il sindaco leghista, infatti, non ha dubbi su come si comporterà di fronte a una coppia gay che richiederà di unirsi civilmente:
«Le leggi sono leggi e vanno rispettate e applicate. Non mi sono posto le questione perché finora non c’è stata alcuna richiesta di unione civile tra persone dello stesso sesso, ma dovrò comportarmi in modo civile e corretto. Prima di prendere posizione devo fare una riflessione che sia rispettosa delle diverse sensibilità.»
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Favero continua a spiegare che il compito di un primo cittadino è quello di applicare la legge per come è, altrimenti non si rispetterebbe il presupposto del vivere civile:
«C’è una legge, approvata dal Parlamento e questa legge va rispettata, piaccia o no. Se non si rispettano le leggi salta il presupposto del vivere civile, è un fatto di cultura e, nel tempo, di civiltà giuridica. Le leggi si rispettano, se si considerano sbagliate, casomai si lotta per modificarle, ma finché sono in vigore un sindaco deve attenersi a esse.»
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