Quindicenne preso a calci e pugni da tre omofobi col viso coperto
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Jamie Watson, un
bisessuale di soli quindici anni, è stato vittima di un’aggressione omofoba da
parte di tre ragazzi, che lo hanno pestato causandogli la rottura di alcune
costole e la frattura di un braccio.
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L’episodio, avvenuto a Birmingahm (Inghilterra) alle quindici e trenta del
22 luglio scorso, è iniziato con degli
insulti che i tre aggressori hanno rivolto al giovane mentre camminava per
strada. Solo dopo sono passati all’aggressione fisica colpendolo con una tale
rabbia che gli hanno fatto temere di morire:
«L’aggressione è
durata cinque minuti.» racconta Jamie
al Birmingham Mail.«Sono stato spinto e sono caduto per terra,
dove sono stato preso a calci e a pugni su tutto il corpo, compresa la testa. È stato terrificante e ho temuto per la mia
vita. Erano in tre e indossavano una maschera.»
Quando i tre ragazzi sono andati via lasciandolo a terra, Jamie si
è alzato in piedi e, barcollando e ricorperto di sangue, ha raggiunto la propria
abitazione.
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Il ragazzo ha dichiarato che questa non è la prima volta che viene
preso di mira per via del suo orientamento sessuale e spera solo che i suoi
aggressori vengano arrestati al più presto. Anche sua madre, Sharron
Patrick, è preoccupata per la sorte del
figlio e ha deciso di mandarlo dai nonni, anche se sa che si tatta di una
soluzione momentanea. Jamie, infatti, resterà a casa dei genitori della madre
per tutta la durata delle vacanze estive, ma , dice, «almeno potrà andare fuori di casa senza
sentirsi minacciato.»
La polizia, intanto, ha lanciato un appello a tutti coloro che
hanno assistito all’episodio, definito dagli
stessi investigatori come “veramente orrendo”, per cercare di
rintracciare i tre aggressori.
Fonte: pinknews
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