Bullismo omofobo in una scuola di Pavia
A cura di
Francesco Sansone
Grafica di
Giovanni Trapani
Più volte su
queste pagine ci siamo occupati di scuola e omosessualità e quasi mai,
purtroppo, ne mai abbiamo parlato in maniera positiva. La scuola è, forse, il
luogo in cui ricadono le colpe di un paese privo di diritti e di rispetto verso
la comunità LGBT e a pagarne le conseguenze sono ragazzi in crescita che ancora sono alla ricerca della propria strada.
Il nuovo
caso di bullismo omofobo arriva da un istituto superiore di Pavia e a darne
notizia e l’Arcigay locale. La vittima è un ragazzo gay che si è candidato come rappresentate d’istituto.
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Durante lo sfoglio
delle schede, sono stati riscontrati diversi insulti omofobi rivolti al giovane
candidato provenienti tutti dai ragazzi di una stessa classe. I colpevoli, dopo
aver ammesso di essere gli autori di quegli insulti, sono stati sospesi dalle attività
scolastiche.
La preside
ha preso questa decisione per dimostrare che certi gesti non sono tollerati
nell’istituto e ha deciso, su suggerimento di alcuni rappresentanti degli
studenti, di implementare i progetti per educare al rispetto e alle differenze,
che già da tempo sono stati avviati in collaborazione con l’Arcigay, ed evitare
che episodi del genera si ripetano.
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Alberto Irone della Rete degli Studenti Medi ha commentato la notizia
dicendo che:"questo episodio di bullismo a sfondo omofobo è un fatto
assai grave. È evidente che ancora oggi nelle scuole non si possa stare al
sicuro da discriminazioni e bullismo. La propaganda di coloro che sventolano il
fantasma della teoria gender non fa altro che alzare un clima di tensione nei
confronti di tante studentesse e studenti lesbiche, gay, bisessuali e trans che
frequentano le nostre scuole. È positivo che la scuola approvi l'idea di
avviare progetti con Arcigay che insegnino agli studenti il rispetto di tutte
le differenze. Crediamo infatti che una scuola che sia in grado di
accogliere tutte e tutti sia una palestra di cultura civica importante."
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